Santa Rita da Cascia ogni 22 maggio di ogni anno, madre dei dolori, vero esempio di virtù, fede e amore per Cristo, scopri le suppliche, le preghiere, le Invocazioni, intercessione nei casi disperati…. scopri dettagli, links, rosario ricerche, preghiere e video supplica a Santa Rita per chiedere una grazia urgente….
È considerata la santa degli impossibili perché si ricorre alla sua intercessione nei casi che sembrano disperati. Il 22 maggio ricorre la memoria liturgia di Santa Rita da Cascia, «donna, sposa, madre, vedova e monaca» Come ogni anno le celebrazioni del 22 maggio, festa liturgica di santa Rita si accompagnano a un ricco calendario di iniziative.
Santa Rita, religiosa, che, sposata con un uomo violento, sopportò con pazienza i suoi maltrattamenti, riconciliandolo infine con Dio; in seguito, rimasta priva del marito e dei figli, entrò nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia in Umbria, offrendo a tutti un sublime esempio di pazienza e di compunzione.
SANTA RITA DA CASCIA Nata a Roccaporena (Roccaporena è una frazione del comune di Cascia, in provincia di Perugia.) nel 1381 muore a Cascia il 22 maggio 1457 oggi è una delle sante più venerate. esempio vissuto nella quotidianità della sua vita semplice.
Oggi 22 maggio ricordiamo anche….
Alessandro Manzoni poeta muore il 22 maggio 1873
Renzo Montagnani (attore e doppiatore italiano) nato il 11 settembre 1930, muore a Roma il 22 maggio 1997
Victor Hugo poeta scrittore morto 22 maggio 1885
Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti, è stata una religiosa italiana del monastero eremitano di Santa Maria Maddalena.
Il vero nome della nostra Santa è Margherita Lotti, figlia di Antonio Lotti e Amata Ferri
La piccola Margherita di Roccaporena, frazione a 5 km da Cascia, sboccia nel 1371, altri ritengono la data del 1381. Le ipotesi sono due: per la nascita 1371 o 1381, per il trapasso (rispettivamente) 1447 o 1457.
Beatificata da papa Urbano VIII nel 1628, è stata proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900.
Nascita: 1381 a Roccaporena
Morte: 22 maggio 1457 a Cascia
Venerata da: Chiesa cattolica
Luogo di sepoltura: Basilica Santa Rita da Cascia, Cascia
Figli: Giangiacomo Antonio Mancini, Paulo Maria Mancini
Genitori: Amata Ferri, Antonio Lotti.
All’età di sedici anni, Rita sposa Paolo di Ferdinando Mancini, un uomo dal carattere aspro, che l’amore e la vicinanza di Rita aiutano a vivere un’esistenza più cristiana.
L’unione viene benedetta dalla nascita di due figli, forse gemelli, Giangiacomo e Paolo Maria, e grazie alla sua perseveranza nel rispondere con dolcezza alla violenza, Rita riuscì a trasformare con il tempo il carattere del marito, rendendolo più docile.
I figli crebbero educati dalla mamma secondo i principi che le erano stati trasmessi dai suoi genitori, ma essi purtroppo assimilarono anche gli ideali e le regole della comunità casciana, che fra l’altro riteneva legittima la vendetta.
Il matrimonio viene però spezzato duramente dopo diciotto anni quando Paolo viene ucciso in un’imboscata lungo il fiume Corno.
Fu opera senz’altro di qualcuno che non gli aveva perdonato le precedenti violenze subite. Ai figli ormai grandicelli, cercò di nascondere la morte violenta del padre.
Da quel drammatico giorno visse con il timore della perdita anche dei figli, perché aveva saputo che gli uccisori del marito erano decisi ad eliminare gli appartenenti al cognome Mancini.
Nello stesso tempo i suoi cognati avevano deciso di vendicare l’uccisione di Paolo e quindi anche i figli sarebbero stati coinvolti nella faida di vendette che ne sarebbe seguita.
Nel suo cuore e nelle sue preghiere, Rita perdona gli assassini di suo marito, e questo le costa il risentimento della famiglia Mancini. Inoltre, un dolore ancora più grande la affligge, quello di vedere i suoi figli macchiarsi del peccato della vendetta e prega Dio perché ciò non accada.
Ma di li a poco, è una grave malattia a spegnere la vita dei due ragazzi. Sola e chiusa nella sofferenza, Rita si rifugia nella preghiera, tanto da maturare con forza il desiderio di diventare sposa di Cristo.
All’età di 36 anni, privata dei suoi affetti più cari, Rita si rivolse alle Suore Agostiniane del monastero di S. Maria Maddalena di Cascia per essere accolta fra loro.
Fu respinta per tre volte. I motivi non sono chiari, ma sembra che le suore temessero di essere coinvolte nella faida tra famiglie del luogo.
Solo dopo una riappacificazione, avvenuta pubblicamente tra i fratelli del marito ed i suoi uccisori, ella venne accettata in monastero. Per la tradizione l’ingresso avvenne misteriosamente nell’anno 1407: si narra che una notte Rita, come al solito, si era recata a pregare sullo Scoglio e qui ebbe la visione dei suoi tre Santi protettori (Sant’Agostino, San Giovanni Battista e San Nicola da Tolentino) che la trasportarono a Cascia, introducendola nel monastero dentro al Coro.
La nuova vita di suor Rita dura per ben quarant’anni, durante i quali ella professa la preghiera, la penitenza, la carità e l’obbedienza.
Anche l’umiltà è una caratteristica del suo animo e la dimostra già dai primi tempi, quando da novizia viene messa alla prova dalla Madre Badessa, che le comanda di piantare e innaffiare un arido pezzo di legno.
Così fa Rita ed è Dio il primo a lodare la sua fedele servitrice facendo sbocciare una vite rigogliosa.
Ecco spiegato il valore simbolico della vite, che nella vita e nel messaggio di Santa Rita, richiama i valori dell’umiltà, dell’amore e della pazienza.
Negli anni di clausura, Rita raccoglie anche gli insegnamenti preziosi degli amati genitori e continua la loro missione, adoperandosi come paciera.
Negli anni il dolore di Rita non scompare e, sempre nell’amore di Dio e secondo l’educazione agostiniana, la suora lo vive ogni giorno innalzandolo alle sofferenze di Cristo per l’umanità.
Questa unione è così profonda, che nel 1432, assorta in preghiera, Rita chiede al Signore di renderla partecipe delle sue sofferenze.
In quel momento un bagliore di luce e una spina dal Crocifisso, tutt’ora visibile in Monastero, le si conficca nella fronte, donandole un vero e proprio sigillo d’amore, che Rita portò per ben 15 anni, fino alla morte.
La ferita, sanguinante e dolorosa, si chiude inspiegabilmente una sola volta, quando Rita sta per intraprendere il suo primo viaggio fuori Cascia, recandosi in pellegrinaggio penitenziale a piedi a Roma.
La piaga, torna a riaprirsi con il suo ritorno nel Monastero.
Oltre alla stigmate in fronte, Rita si avvicina alla fine della sua vita provata da una grave malattia, che la costringe a letto nella sua cella per lunghi periodi.
Un giorno, una parente le fa visita e Rita, il cui cuore non aveva mai dimenticato Roccaporena, le chiede di recarsi al suo vecchio orto per cogliere per lei due rose e due fichi.
Il fatto che fosse gennaio e che ci fosse neve e gelo, fa pensare ad un delirio causato dalla malattia, ma la parente si reca lo stesso all’orto di Roccaporena e trova quei frutti della terra, l’ultimo dono d’amore di Dio che aveva esaudito i desideri di Rita.
Per questo la rosa è da sempre il simbolo ritiano per eccellenza.
Solo dopo pochi mesi, nella notte tra il 21 e il 22 maggio del 1447, Rita sale al cielo e la tradizione racconta che, mosse da mani invisibili, le campane iniziarono a suonare, chiamando la cittadinanza, che subito accorse ad onorare Rita, per il popolo già Santa.
Divenuta Beata nel 1627, è invece dal 1737 che gli agostiniani spingono per la canonizzazione, che avverrà dopo un lungo e travagliato processo.
E’ infatti il 24 maggio del 1900, quando Papa Leone XIII proclama la suora di Cascia, Santa Rita. Successivamente, poi, capendo lo sconfinato e sempre crescente amore che i fedeli dimostravano a Rita con continui pellegrinaggi, fu l’allora Badessa Madre Maria Teresa Fasce a volere la costruzione di una nuova Basilica e di un’Opera che seguisse gli insegnamenti di Rita, chiamata Alveare di Santa Rita, che ancora oggi accoglie le “apette” bambine in difficoltà.
Fu venerata come santa subito dopo la sua morte come è attestato dal sarcofago ligneo e dal Codex Miraculorum, documenti che sono entrambi del 1457.
Terminati i lavori del nuovo Santuario, nel 1947, è il 18 maggio quando il corpo di Rita viene definitivamente spostato, all’interno dell’urna d’argento e cristallo realizzata già nel 1930, a sua volta custodita nel Santuario, dove ogni giorno giungono fedeli e dove il 22 maggio di ogni anno si celebra la festa in onore della Santa.
Le sue ossa dal 18 maggio 1947 riposano nel Santuario nell’urna di argento di cristallo eseguita nel 1930. Recenti ricognizioni mediche hanno affermato che sulla fronte a sinistra vi sono tracce di una piaga ossea aperta ( osteomielite ).
Il piede destro ha segni di una malattia sofferta negli ultimi anni, forse una sciatalgia, mentre la sua statura era di cm 157.
Il viso e le mani ed i piedi sono mummificati, mentre sotto l’abito di suora agostiniana vi è l’intero scheletro.
Figlia unica, fin da giovane Rita avrebbe voluto consacrarsi a Dio. Su insistenza della famiglia, però, sposò un uomo violento, che lei con pazienza riuscì a “convertire”. Dopo la morte del marito e dei due figli, Rita potè seguire la via alla consacrazione, entrando nel monastero dell’Ordine di Sant’Agostino a Cascia.
Il corpo di Rita, dal 18 maggio 1947, riposa nella Basilica Santa Rita a Cascia, dentro l’urna d’argento e cristallo realizzata nel 1930.
Indagini mediche hanno accertato la presenza di una piaga ossea (osteomielite) sulla fronte, a riprova dell’esistenza della stigmata.
La figura di santa Rita è collegata al dono di una rosa 🌹
Particolare che si spiega con un episodio della sua vita, quando ormai prossima alla morte era costretta a letto e si nutriva pochissimo. Ricevendo la visita di una parente le chiese una rosa dall’orto.
La visitatrice obiettò che si era in pieno inverno ma Rita insistette. Così rientrata a casa la parente, con grande stupore, trovò una bella rosa che colse portandola alla santa la quale la consegnò alle consorelle.
Alcuni Consigli utili di Santa Rita da Cascia per aumentare la consapevolezza e vivere meglio
L’amore proprio è miserabile, e partesi dalla giustizia, e commette le ingiustizie, e ha uno timore servile, che non gli lassa fare giustamente quello che debbe, o per lusinghe o per timore di non perdere lo stato suo.
Ponetevi per obietto Cristo crocifisso, nascondetevi nelle piaghe di Cristo crocifisso, annegatevi nel sangue di Cristo crocifisso. E non indugiate, né aspettate il tempo, perché il tempo non aspetta voi
Dio è sommo medico, e fa e può e vuole darci le nostre necessità, e la medicina che ci bisogna alla nostra infirmità.
Dalla superbia nasce l’amore proprio, e dall’amore proprio la superbia; perché subito che l’uomo s’ama di cosifatto amore, presume di sé medesimo, e li frutti suoi generano tutti morte, togliendo la vita della Grazia nell’anima che li possiede.
Ogni gran peso diventa leggero sotto questo santissimo giogo della dolce volontà di Dio, senza la quale non potresti piacere a Dio, anzi gusteresti l’arra dell’inferno.
La carità è quello dolce e santo legame, che lega l’anima col suo creatore: ella lega Dio nell’uomo, e l’uomo in Dio.
Adunque ci conviene tollere da noi quella cosa che ci tolle il lume, cioè l’amore proprio, che è una nuvola che non ci lascia cognoscere nè vedere la verità di quello che dobbiamo amare.
State, dunque, state contento in ogni tempo, in ogni luogo; perché tutti vi sono conceduti dallo eterno Amore.
Suppliche Preghiere e Invocazioni a Santa Rita da Cascia avvocata dei casi disperati per chiedere una grazia e aiuto 🆘 🛐
O Dio onnipotente ed eterno, che in Santa Rita
da Cascia ci hai dato un luminoso esempio
di unione a te nella preghiera
e di servizio e amore ai fratelli,
fa che superando per sua intercessione
il nostro egoismo e la pigrizia,
possiamo imitarla per sperimentare nella prova
il tuo amore misericordioso
e la sua fraterna protezione.
Per il nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio,
che è Dio, e vive e regna con Te, nell’unità dello
Spirito Santo, per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
(Preghiera a Santa Rita)
Vieni in soccorso a chi combatte ogni giorno
malattia e sofferenza…
Santa Rita che ben conosci il soffrire!
Intercedi per noi!
(Preghiera a Santa Rita)
Mia venerata santa protettrice, Continua ad aiutarmi, perché io impari sempre di più ad amare come tu hai amato, a perdonare come tu hai perdonato, ad accettare come tu hai accettato. Nel giorno della tua festa voglio solo ringraziarti, le mie parole non vogliono essere né una supplica né un addio, ma semplicemente una promessa d’amore
(Preghiera a Santa Rita)
Ogni stagione del mondo,
attraversa una notte,
e l’uomo sempre si sente,
smarrito e bambino,
sente bisogno di stelle,
segni d’amore nel cielo,
e il Signore le accende,
nel cielo lassù
(Inno a Santa Rita)
Rita, Santa dei casi impossibili, aiutaci
ad affrontare ogni prova
con la certezza di non essere abbandonati.
Santa del dialogo e della famiglia,
proteggici e accompagnaci sempre
nel nostro cammino.
(Preghiera a Santa Rita)
O cara Santa Rita,
nostra Patrona anche nei casi impossibili e Avvocata nei casi disperati,
fate che Dio mi liberi dalla mia presente afflizione…,
e allontani l’ansietà, che preme così forte sopra il mio cuore.
Per l’angoscia, che voi sperimentaste in tante simili occasioni,
abbiate compassione della mia persona a voi devota,
che confidentemente domanda il vostro intervento
presso il Divin Cuore del nostro Gesù Crocifisso.
O cara Santa Rita,
guidate le mie intenzioni
in queste mie umili preghiere e ferventi desideri.
Emendando la mia passata vita peccatrice
e ottenendo il perdono di tutti i miei peccati,
ho la dolce speranza di godere un giorno
Dio in paradiso insieme con voi per tutta l’eternità.
Così sia.
Santa Rita, patrona dei casi disperati, pregate per noi.
Santa Rita, avvocata dei casi impossibili, intercedete per noi.
(invocazione a Santa Rita per i casi impossibili)
Feste in onore di Santa Rita da Cascia ogni 22 maggio
Umbria
Cascia
Corteo storico di Santa Rita a Cascia
Farnetta di Montecastrilli (TR)
Nella chiesa di San Nicola da Bari nel piccolo paese di Farnetta ha luogo annualmente, il 22 maggio, la festa con la benedizione delle rose portate dai fedeli, dei mezzi agricoli e delle automobili con una processione solenne per le vie del paese.
Spoleto
Nella chiesa parrocchiale di santa Rita, retta dai Padri agostiniani, il 22 maggio si celebrano messe nell’intera giornata, con la benedizione delle rose portate dai fedeli. In serata, solenne processione per le vie della città con trasporto della statua della Santa.
Marche
Civitanova Marche
Santa Rita viene festeggiata nella parrocchia di San Gabriele dell’Addolorata il 22 maggio di ogni anno con devozione e partecipazione. Alle 18,30 viene celebrata una Santa Messa. Al termine c’è la benedizione delle rose e a seguire, davanti alla piazza la benedizione delle automobili.
Fiuggi (FR)
La festa di santa Rita si svolge nella parrocchia dedicata a santo Stefano nel centro storico della città termale. I festeggiamenti si compongono di un triduo e di due messe il 22 maggio. Il giorno di santa Rita, infatti, si celebrano due messe: una messa la mattina seguita dalla supplica, e una il pomeriggio seguita dalla processione, accompagnata dalla banda musicale Città di Fiuggi. Dopo entrambe le celebrazioni, si distribuiscono le rose benedette ai fedeli. All’interno della chiesa è presente una reliquiario contenente un brandello della veste di santa Rita, che in occasione della festa viene esposto alla venerazione dei fedeli che possono, al termine delle messe, avvicinarsi e baciarlo.
Valmontone (RM)
La festa di santa Rita si svolge nella parrocchia dedicata a san Sebastiano, nel quartiere Villaggio Rinascita di Valmontone. La parrocchia festeggia il 22 maggio la santa di Cascia che ne è la co-patrona, con una festa solenne di antica tradizione; molto probabilmente la Santa fu scelta perché effettuare dei festeggiamenti a gennaio, in occasione della festa di san Sebastiano, era particolarmente complicato per la comunità a causa del clima invernale, preferendo così rimandarli ad un periodo con un clima più mite, ed assumendo santa Rita come simbolo religioso della festa, anche perché la comunità ha per la Santa un forte senso di devozione. Musica, intrattenimento, gastronomia, esposizioni, tornei, eventi religiosi, questo il sunto della festa.
Itri (LT)
Nella chiesa della Madonna delle Grazie, sita nell’omonimo quartiere, ogni 22 maggio si festeggia la santa di Cascia con una processione pomeridiana che ripercorre varie strade e rioni della cittadina fino al ritorno in chiesa dove, al termine della messa, vengono distribuiti ai fedeli rose e panini benedetti.
Liguria
Savona [Chiesa di N.S. Consolazione in S. Rita] (SV)
Nella chiesa di Santa Rita, retta fino al 1994 dai padri agostiniani e successivamente assegnata in comodato d’uso alla Confraternita della SS. Trinità, il 22 maggio si celebrano messe nell’intera giornata, con la benedizione delle rose portate dai fedeli o donate in cambio di un’offerta da versarsi a favore della chiesa. Durante tutta la giornata si svolge per le vie del quartiere una fiera. La festa è particolarmente sentita e partecipata. Provengono infatti in questo giorno migliaia di fedeli anche dal basso Piemonte. All’interno della chiesa è presente una reliquia che in occasione della festa viene esposta alla venerazione dei fedeli che possono, al termine delle messe, avvicinarsi e baciarla.
Celle Ligure Convento dei Padri Agostiniani (SV)
Durante tutta la giornata si svolgono messe e vengono benedette le rose portate dai fedeli. Anche in questo piccolo paese la festa è sempre sentita e partecipata.
Friuli-Venezia Giulia
Udine
Nella chiesa di San Pietro Martire è viva la devozione alla Santa, di cui si celebra la memoria il 22 maggio, con grandissimo concorso di popolo. Vengono celebrate le messe con grande partecipazione e benedette le rose, come da tradizione.
Piemonte
Torino Santuario di Santa Rita
Il 22 maggio, durante le messe, vengono benedette le rose presentate dagli innumerevoli fedeli. La sera parte la processione dal Santuario, che si svolge nell’omonimo quartiere situato a sud-ovest della città.
Veneto
Albaredo d’Adige (VR)
Festa in onore di santa Rita la domenica successiva al 22 maggio presso la contrada Valle con la benedizione delle rose.
Verona
La festa in onore di santa Rita viene tradizionalmente celebrata il 22 maggio presso l’antica chiesa di Santa Maria Antica alle Arche Scaligere, nel centro medievale della città. Alla benedizione delle rose accorrono fedeli dai vari quartieri della città e dalla provincia.
Lombardia
Brescia
La chiesa di San Faustino in Riposo, situata nella zona centrale della città, viene anche popolarmente chiamata la chiesa di Santa Rita vista la forte devozione nei suoi confronti in quel luogo.
Al suo interno vi si trova un quadro rappresentante la Santa, una statua a grandezza naturale situata in un altare e una notevole quantità di ex voti a lei dedicati. Il 22 maggio si celebra la festa di Santa Rita, con messe e la benedizione di rose.
Milano
Il santuario di “Santa Rita” di Milano, nel quartiere Barona, è il santuario più grande d’Europa dedicato alla Santa di Cascia. All’interno del santuario, alla fine degli anni ’70, è stata inaugurata la Cripta ove è esposta alla venerazione dei fedeli la Reliquia Insigne dell’anulare di S. Rita .
Nel santuario i festeggiamenti in onore della santa si svolgono per parecchi giorni nel mese di maggio.
Processione per le vie del rione, benedizioni degli automobilisti, benedizione delle rose, concerto d’organo.
I devoti di santa Rita il 22 maggio arrivano dai luoghi più lontani; il santuario, che per grandezza è secondo solo al Duomo di Milano, rimane affollato per tutto il giorno.
Pavia
Nella basilica di San Pietro in Ciel d’Oro, il 22 maggio si celebra ogni anno la festa di santa Rita, con la benedizione delle rose, vendute nei pressi della chiesa fino nel viale alberato, via Matteotti, che i fedeli portano per la benedizione in sagrestia, dove si trovano due reliquie contenute all’interno di croci di circa 30 cm.
Il sacerdote impone una benedizione collettiva a rose e persone, al termine della quale è possibile mettersi in fila per ricevere una benedizione speciale, per opera del sacerdote, dalla “santa delle cose impossibili”.
Nel cortiletto è allestito un piccolo altare dove i fedeli possono accendere candele votive ed eventualmente lasciare delle preghiere in mezzo alle rose.
Emilia-Romagna
Bobbio (PC)
Ogni 22 maggio si celebrerà la messa nella basilica dell’Abbazia di San Colombano, dove l’ultima cappella laterale di sinistra è dedicata alla santa patrona degli impossibili, che viene ornata dalle rose dei devoti. Alla fine della celebrazione si svolge la tradizionale benedizione delle rose portate in chiesa dai fedeli.
Castellana di Gropparello (PC)
A Castellana, frazione del Comune di Gropparello, santa Rita è ricordata nella locale chiesa con la messa e con la benedizione delle auto d’epoca. Segue come tradizione un’escursione in auto lungo un percorso sulle colline piacentine.
Piacenza
A Piacenza, nel santuario a lei dedicato sullo stradone Farnese, amministrato dai frati Cappuccini, sono in programma messe e la supplica alla Santa. Durante la giornata i frati sono a disposizione dei fedeli per la benedizione delle rose, vendute in appositi banchetti allestiti sul sagrato della chiesa. Dal primo mattino alla sera inoltrata si tiene la benedizione dei mezzi di trasporto.
Toscana
Chiusdino (SI)
A Chiusdino esiste una veneratissima statua di santa Rita, nella chiesa di San Sebastiano, sede dell’antica Confraternita di San Galgano. È proprio questo sodalizio che organizza il 22 maggio la festa della Santa, con varie celebrazioni liturgiche e la tradizionale benedizione delle rose, intensamente partecipata; particolare solennità assume questa festa quando essa cade di domenica.
Camaiore ( LUCCA )
A Camaiore nella chiesa dei SS. Angeli Custodi il 22 maggio di ogni anno si celebra la festa della Santa con la consueta benedizione delle rose e del pane.
Livorno
Nella chiesa di San Giovanni Battista, la festa della Santa è onorata con due importanti celebrazioni eucaristiche, sempre pomeridiane, che si svolgono il 21 maggio, con la benedizione delle rose e il 23 maggio, con l’esposizione della reliquia della Santa.
Dal 21 al 23 maggio nei locali adiacenti alla chiesa sono distribuite le rose benedette e i petali essiccati, in cambio di un’offerta a favore della chiesa.
In preparazione della festa della Santa vengono inoltre celebrati ogni anno i 15 giovedì di santa Rita.
Bagnaia (Rio nell’Elba, LI)
Nel centro di questa località si erge una chiesetta intitolata a santa Rita, dono del benefattore Amedeo Cacciò…… Wikipedia…..
ALCUNI PENSIERI SU SANTA RITA DA CASCIA
Spero che questo momento di pericolo ci faccia riprendere il controllo della nostra vita, scuota le nostre coscienze addormentate e produca una conversione umana ed ecologica che ponga fine all’idolatria del denaro e metta al centro la dignità e la vita. Papa Francesco
Santa Rita da Cascia è donna, sposa, madre, vedova e monaca e insieme modello di vita più che mai valido anche oggi.
(Papa Francesco)
Come la rosa, Rita ha saputo fiorire, nonostante le spine che la vita le ha riservato.
(Papa Francesco)
Santa Rita è la “santa degli impossibili”, la santa della rosa e della spina, un vero esempio di virtù, di fede e di amore per Cristo.
(Rita Coruzzi)
Continua a scoprire pregare e invocare Santa Rita da Cascia e la sua festa su…
Tutti gli appuntamenti per vivere insieme la grande Festa di Santa Rita
Sito ufficiale Santa Rita da Cascia
http://www.comitatosantarita.it/
https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/rita-la-santa-degli-impossibili
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