Nessuno dovrebbe stare da solo mentre soffre.
Affrontare la morte di un genitore è una delle esperienze più traumatiche che una persona possa vivere.
Se da un lato non sarai mai davvero in grado di superarla, sono molti i passaggi che puoi seguire con il fine di onorare la sua memoria e procedere con la tua quotidianità
Il modo migliore di aiutare qualcuno a superare un lutto è stargli vicino, ascoltarlo anche nei suoi momenti di silenzio e aspettare che torni a sorridere. Ci vorrà tempo, ma succederà.
È importante sapere cosa ci si deve aspettare quando si viene travolti dalla morte, una cosa più forte di noi, che arriva improvvisamente e che invade i nostri pensieri ricolmandoli di paura e sofferenza.
Suggerimenti per superare un lutto Perdere una persona amata, un genitore, un caro amico, porta con sé tristezza, dolore e cambiamenti importanti nella vita di chi resta a fare i conti con un vuoto interiore che inizialmente sembra incolmabile.. Ecco alcuni pensieri per “tirare avsnti…. TIRIAMO A INGOLLÀ diceva sempre mio padre.
Come superare un lutto
non trascurarti, prenditi cura di te.
lasciati aiutare e cerca aiuto.
vivi le emozioni, anche quelle dolorose.
crea dei rituali di separazione.
concediti 4 piaceri al giorno.
Cosa NON dire a chi sta cercando di superare un lutto.
Prenditi cura di te stesso
Cerca di essere un po’ più comprensivo del solito nei tuoi confronti.
Ritagliati del tempo per rilassarti, prova a trovare distrazioni costruttive e, per ora, metti da parte le autocritiche.
Per quanto il dolore sia così grande da impedirti di pensare al tuo benessere, è importante dormire almeno sette-otto ore a notte, consumare tre pasti sani al giorno e muoverti per almeno 30 minuti, quotidianamente.
È probabile che avrai bisogno di energia a causa della perdita, e mantenere il corpo in forma ti aiuterà a non sentirti tanto apatico.
Rivolgiti a uno psicoterapeuta
Alcuni di questi professionisti si specializzano per aiutare i pazienti ad affrontare una perdita.
Se senti che il dolore ti sta intrappolando e ti sta impedendo di andare avanti, ti conviene contattare un esperto per farti aiutare.
Riconosci che cosa accentua il dolore
Potresti aver bisogno di trascorrere del tempo in più con i tuoi cari… . Sapere cosa scatenerà una sofferenza maggiore ti aiuterà a prepararti, per non restare da solo in questi momenti.
Non prendere grosse decisioni
La morte di un genitore potrebbe farti capire che il tuo matrimonio è ormai finito, che la tua carriera non ha senso o che dovresti mollare tutto e… . , dovresti evitare di agire d’impulso e prendere decisioni di cui potresti pentirti, non farlo finché non sarai in grado di ragionare con calma. Decidere di cambiare vita non ti aiuterà a farti passare più velocemente il dolore, e potresti finire con l’avere rimorsi.
Parla con un vero amico
Quando devi affrontare la perdita di un genitore, potresti voler trascorrere del tempo da solo, rinchiuso in una bolla.
Non è un problema preferire la solitudine per qualche tempo, ma poi dovresti sforzarti per vedere alcuni dei tuoi amici. Questo ti aiuterà a socializzare, a distrarti e ad avere qualcuno che ti darà una mano a gestire meglio i tuoi sentimenti.
Cerca di vedere quegli amici che ti vogliono bene, non allontanarli.
Cosa dire a un amico in lutto? Aiutare un amico o parente in lutto
Fatevi sentire il prima possibile. …
Non minimizzate la perdita, non cercate di consolare. …
Non dovete per forza dire qualcosa. …
Ascoltare. …
Permettete l’espressione dei sensi di colpa. …
Permettete ogni espressione del dolore. …
Mantenete i contatti. …
Prendete iniziative concrete…..
In caso di difficoltà
Se con il passare del tempo la persona in lutto non sembra avere recuperato un certo benessere e mostra ancora sensi di colpa, rabbia, depressione acuta, tendenze suicidarie o all’opposto non c’è alcuna manifestazione di dolore, è bene suggerire un aiuto professionale e trovare nuove vie per far fronte alla situazione.
Molti temono di risvegliare il dolore dei superstiti, di affrontare una conversazione che potrebbe essere pesante sia per sé che per gli altri e di trovarsi di fronte ad una sofferenza per la quale non ci sono parole che possano portare rimedio o consolazione…. continua sul sito….
Cosa NON dire a chi sta cercando di superare un lutto:
• la domanda “Come stai?”: la risposta potrebbe sembrare ovvia
• frasi fatte, motivazionali, citazioni, consolazioni banali
• incoraggiamenti a uscire, a rifarsi una vita, a smettere di pensare al proprio dolore
• paragonare la propria esperienza a quella della persona interessata.
Quando ad andarsene è un genitore
Per quanto un figlio possa prepararsi, per tutta la vita, a dire addio ai propri genitori, quando arriva il momento non sarà mai abbastanza preparato a farlo.
È un momento di passaggio che segna inevitabilmente e in modo indelebile la vita di una persona.
Perdere un genitore sancisce un passaggio obbligato, anche se non voluto, a un’età interiore che va oltre ciò che si potrebbe definire “età adulta” o “autonoma”.
Per la prima volta ci si trova obbligati a sentirsi gli unici responsabili di ciò che si è, del proprio comportamento, delle proprie scelte quotidiane.
Quanto dura il lutto per un genitore?
Solitamente, nella sua fase acuta, viene completato entro 6-12 o anche 24 mesi in caso di perdite di figure relazionali primarie (genitori, figli, partner, fratelli/sorelle), anche se non sono infrequenti possibili sequele per periodi successivi; si deve comunque tenere conto che il processo di elaborazione.
Cosa si prova quando si perde un genitore?
Quando si verifica la morte di una figura significativa (un genitore, un figlio, un fratello, un amico particolarmente caro), l’assenza fisica crea una intensa sensazione di mancanza e una acuta sofferenza sia psicologica che fisica, che si può esprimere con la chiusura psichica….
Affronta il dolore nel rispetto dei tuoi tempi.
Non esiste un tempo oggettivo di elaborazione del lutto, ma occorre tenere a mente che il lutto è un processo, non una condizione immutabile.
Accetta che il genitore perduto voglia che tu continui a vivere.
Sembra facile a dirsi, ma più difficile a farsi.
Ma il punto fondamentale è quello di non lasciare che il ricordo del tuo genitore ti faccia sentire in colpa per non riuscire a rimetterti in piedi.
Ricorda il tuo genitore
Sarà sempre una parte importante della tua vita, in ogni caso, anche adesso che è andato via.
Scrivi i ricordi che hai di lui, perché, con il passare del tempo, non vorrai dimenticare quei momenti. Devi sapere che non lascerà mai il posto che ha nel tuo cuore.
Consolati grazie alla memoria, senza ossessionarti perché non riesci a ricordare ogni piccolo dettaglio. Fai quel che puoi.
Accetta che tuo padre o tua madre voglia che tu continui a vivere.
Sebbene sia normale deprimerti, ricorda che ti voleva bene e che non vorrebbe che questo accadimento danneggiasse la tua vita per sempre. Mentre elabori la perdita, cerca di recuperare quello che ti piaceva fare prima che succedesse
“i dolori, le delusioni e la malinconia non sono fatti per renderci scontenti e toglierci valore e dignità, ma per maturarci.” Herman Hesse
Insomma il punto non è quanto si soffre o chi si perde ma in che modo la mancanza può arricchirci e maturarci.
Le frasi di condoglianze e Frasi di cordoglio
Il termine condoglianze ha origine dalla lingua latina dal verbo “condolore”, che significa appunto “soffrire insieme” e che sta a descrivere il senso di vicinanza che si prova verso qualcuno che è stato colpito da un lutto.
In occasione di un lutto è necessario dimostrare la propria vicinanza ai familiari del defunto, anche attraverso una frase di condoglianze da scrivere su un bigliettino.
Frasi di cordoglio per riuscire ad essere vicini a qualcuno che ha appena perso una persona cara, in modo discreto ma comunicando al contempo il proprio dolore.
Angeli dei nostri cari defunti e gli indizi da cui potrai capire se un defunto a te caro è vicino alla tua vita terrena
I nostri defunti infatti, abbandonano con il corpo la vita terrena ma con l’anima e sono sempre accanto a noi
Ciascuno di noi ha dei propri cari che hanno abbandonato ormai la vita terrena e il vuoto che hanno lasciato è incolmabile. Sono racchiusi dentro i nostri ricordi e rimarranno per sempre. I nostri defunti però, sono sempre accanto a noi con la loro anima e noi possiamo avvertire i loro segnali. Scopriamo insieme come….
LA VITA DOPO LA MORTE DEL CORPO ESISTE
Serie di indizi che i loro cari sono accanto a noi. Pensa se anche tu hai avvertito questi segnali almeno una volta..
Un angelo ti fa visita nei tuoi sogni
Vedi delle sfere di luce dai colori strani
Avverti un improvviso e dolce profumo
Tuo figlio vede qualcosa che tu non riesci a vedere
Cambiamento improvviso della temperatura
Senti delle voci soffocate
Un suono distante, smorzato potrebbe essere un segnale che il tuo angelo custode sta cercando di comunicare con te. Alcune persone lo sperimentano in circostanze tranquille e questo potrebbe essere il modo dell’angelo per rassicurarti che sta vegliando su di te.
Senti di non essere solo
Formicolio alla testa
Noterai questo strano calore sulla parte alta della testa.
Questa sensazione di formicolio, secondo coloro che credono negli angeli, potrebbe essere semplicemente un sistema del tuo angelo custode per cercare di comunicare con te, rivelandoti la sua presenza.
La vita della coscienza dopo la morte del corpo
La morte della coscienza semplicemente non esiste, è solamente un pensiero di molte persone le quali credono che con la morte del loro corpo essa scompaia. Ma se fosse il compito del corpo quello di ricevere coscienza; quando il corpo muore, la coscienza non finirebbe con la morte fisica, in quanto vi sarebbero due corpi separati: quello fisico e quello astrale.
Conseguentemente a ciò, si potrebbe ipotizzare che un corpo nuovo assorba una nuova coscienza che migra nel nostro universo all’infinito; ovvero, l’energia della coscienza ad un certo punto si trasferirebbe in un corpo nuovo, determinando la sua immortalità… Continua sul sito link sotto..
Sebbene i singoli corpi siano destinati alla morte e al deterioramento, la coscienza viva dell’essere umano – il “chi” sono- esiste sotto forma di energia. Siccome un’energia non si può né creare né distruggere, ma solo trasformare (come afferma anche il Secondo principio della Termodinamica), dobbiamo concludere che questa “energia dell’anima” non può scomparire con la morte del corpo fisico, essendo “indistruttibile”
Altri consigli per superare un LUTTO Links alle fonti frasi di condoglianze siti consigli per affrontare un lutto ricerche Google e video tutorials racconti e ricerche sull’aldilà di video youtube…
http://www.lacruna.it/it/news/writhings/vita-dopo-la-morte/1803
https://www.gruppoeventi.it/aiuto/aiutare-amico-parente-lutto/
https://www.istitutobeck.com/psicoterapia-morte-lutto
https://www.wikihow.it/Affrontare-la-Morte-di-un-Genitore