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Latte e i suoi derivati burro ricotta formaggio yogurt ecc.

Il 1° giugno ricorre il World Milk Day, la Giornata mondiale del latte che si celebra dal 2001

La ricorrenza voluta dalla Fao si celebra il 1° giugno o in questo periodo in quasi tutto il mondo per ricordare un alimento consumato da 6 miliardi persone nel mondo.

Il latte è il primo alimento di cui l’essere umano si ciba.

World Milk Day Giornata mondiale del latte

Si tratta di un alimento specie specifico (cioè che cambia con il variare delle necessità biologiche di mamma e bambino) da cui fatichiamo a staccarci. C’è chi continua a berlo puro anche in età adulta.

In cucina resta un cibo dal gusto insostituibile, nonostante le numerose bevande vegan create per offrire un’alternativa all’ingrediente di origine animale.

Anche se il vostro allattamento è finito da un pezzo, siete sicuri di sapere davvero tutto del latte?

Legame tra latte e latticini e aumento del rischio oncologico

Si basa sul contenuto di grassi saturi e calcio in questi alimenti.

Un elevato consumo di latte e derivati può aumentare i livelli di IGF-1 (insulin-like growth factor-I), una molecola che è risultata coinvolta nell’aumento, seppur moderato, del rischio di alcuni tumori.

Ricercatori dello studio EPIC hanno osservato un aumento del rischio di tumore della prostata in chi consuma molto latte e latticini e ha livelli di IGF-1 elevati.

1° giugno World Milk Day Giornata mondiale del latte che si celebra dal 2001

Latte crudo fresco o pastorizzato

Se il latte intero, parzialmente scremato e scremato fanno riferimento al quantitativo di grassi contenuti, ci sono altri tipi di latte in commercio il cui nome varia in base al trattamento subito per eliminare la carica batterica di questo alimento.

Nel banco frigo posso trovare il latte crudo, fresco o pastorizzato. Il primo non subisce alterazioni al di sopra dei 40 °C e presenta una flora batterica differente.

Per legge viene prodotto seguendo le sole normative della stalla.

Dopo esser stato acquisito crudo, il latte viene sottoposto a un trattamento termico (circa 15 secondi a 72 °C) entro e non oltre 48 ore dalla mungitura: ciò crea il latte fresco pastorizzato.

Il latte microfiltrato subisce un processo di eliminazione della maggior parte dei microbi, oltre alla pastorizzazione.

In frigorifero dura dai 10 ai 15 giorni.

Il latte pastorizzato subisce un processo termico a metà strada tra quello fresco e quello a lunga conservazione.

L’obiettivo: garantire una maggiore conservazione senza alterare le caratteristiche dell’alimento originale.

Dietro la sigla UHT, che sta per Ultra High Temperature, si nasconde un latte portato ad altissima temperatura (135-140 °C) per 2-5 secondi. Ogni forma batterica è eliminata e porta questo latte a durare dai 3 ai 5 mesi.

Solitamente questo tipo di latte lo troviamo a scaffale ed è perfetto per chi non fa la spesa tutti i giorni.

Infine c’è il latte sterile, che subisce un trattamento termico finale di sterilizzazione a contenitore sigillato. A temperatura ambiente arriva a durare anche 6 mesi.

Latte vegetale. Per chi ha scelto un regime alimentare vegano, il latte di origine animale in tutte le sue forme è off limits.

Benefici latte di soia

Perché il latte è bianco. Questa può sembrare una domanda banale. Il latte è bianco perché è costituito per l’87% di acqua e per il 13% da grassi vari e proteine, che costituiscono la parte solida del latte.

Latte senza lattosio. Per gli intolleranti al lattosio non c’è bisogno di scegliere solo ed esclusivamente un prodotto di origine vegetale. .

Latte fieno. Un tipo particolare di latte, figlio dell’Alto Adige e in seguito anche del Trentino, è il latte fieno.

Dal latte si ricava la panna e dalla panna puoi fare il burro a casa.

Anche gli uccelli producono il latte

Non solo i mammiferi, perché ci sono uccelli, come i piccioni, che producono il cosiddetto latte del gozzo per nutrire i piccoli.

Perché il latte si chiama latte?

L’etimologia della parola “latte” deriva dal latino lac, lactis e dal corrispondente greco γάλα (gàla): entrambe le forme derivano dall’antichissima radice glu, gla, gal, gar che indica, mimandone il suono, il deglutire del neonato mentre viene allattato.

L’importanza del latte come nutrimento per l’umanità è infatti riconosciuta fin dall’antichità: si pensi, ad esempio, al mito di Zeus, re degli dei, cresciuto nell’isola di Creta dal latte di una capretta bianca, Amaltea.

Sembra quasi che la parola latte, insieme alla conoscenza di questo specifico alimento, sia nata simultaneamente all’uomo.

La Lombardia è la prima regione italiana per la produzione del latte

Supera, da sola, il 40% del totale nazionale, con 4 mila imprese coinvolte; tenete presente che, in tutto, in Italia ce ne sono 41 mila. 

Non tutti i latti hanno lo stesso sapore

Provate ad assaggiare prima un latte scremato e poi una di alta qualità, intero, e sentirete la differenza.

Proteine del latte

Il latte vaccino contiene tra i 3,2 e i 3,5 grammi di proteine di alto valore nutritivo; ne esistono di due tipi: circa l’80% delle proteine del latte è costituito da caseina – una proteina a cui è legato il calcio – e il restante 20% dalle sieroproteine.

Ciò che rende il latte tanto speciale è proprio la possibilità, da parte del nostro organismo, di assimilarne le proteine fino al 95%. Quando questo non è possibile e il nostro sistema immunitario riconosce come estranee le proteine del latte, si parla di allergia. Attenzione però a non confondere tale fenomeno (potenzialmente molto pericoloso) con l’intolleranza al lattosio: quest’ultimo non è una proteina, ma il principale zucchero del latte; può creare problemi di digestione, ma non sarà mai causa di uno shock anafilattico.

Il latte crudo non va bevuto così

Non è pastorizzato, quindi non sono stati eliminati i potenziali batteri pericolosi per la salute: fatelo bollire prima di consumarlo.

Ricotta

Chi non conosce la ricotta? Quel buonissimo, versatile, magro, fresco, spalmabile… no, non è formaggio! La ricotta è più propriamente un “prodotto caseario” perché non viene prodotta attraverso la cagliatura come tutti i “veri” formaggi, bensì è un derivato delle sieroproteine, cioè delle proteine del siero, il liquido che si separa dalla cagliata quando si fa il formaggio.

Anedotto sul latte

Il latte e i suoi derivati sono conosciuti, prodotti e consumati fin dalle più antiche civiltà: sono moltissimi i miti e leggende sulla “scoperta” del formaggio.

Una delle più diffuse nella cultura antica narra che un mercante arabo, durante un lungo viaggio attraverso il deserto, decise di conservare il latte nello stomaco di un capretto appena nato che aveva precedentemente sacrificato.

Durante il tragitto, per via delle alte temperature e di un enzima – la rennina – presente nello stomaco di agnelli, vitelli e capre lattanti, il latte coagulò rapidamente, separandosi dal siero: al suo arrivo il giovante mercante scoprì le delizie del formaggio e da allora iniziò a venderlo insieme a stoffe e spezie preziose.

Come si fa il formaggio partendo dal latte?

Basta unire il caglio al latte, per farlo coagulare e ottenere una pasta che poi diventerà formaggio.

Come si fa il latte ad alta digeribilità?

E’ ottimo per chi è intollerante al lattosio e si ottiene dal latte normale che è predigerito, grazie a un particolare macchinario che inietta nel latte gli enzimi digestivi che scompongono il lattosio nelle componenti base.

Fa bene alla dieta

Il latte intero contiene in media il 4% di grassi. Sì, avete capito bene: esistono diversi studi che garantiscono che il latte non interferisce affatto con diete ipocaloriche. Nessun collegamento tra latte e obesità; nessuna relazione diretta tra latte e aumento di peso. I colpevoli, semmai, sono diete squilibrate e un’attività fisica non adeguata alle calorie assorbite; non certo il bicchiere di latte mattutino. L’imputato è assolto!

Latte vaccino Mungitura della mucca 🐮 🥛

Spremiamo le mammelle o spremiamo il pianeta?

Parliamo di sostenibilità ambientale: quanto impatta sul pianeta la produzione, la trasformazione e la distribuzione del latte e dei suoi derivati?

La risposta, purtroppo, non è molto incoraggiante. L’intera industria del latte è responsabile di almeno il 4% di tutte le emissioni di gas serra, tra cui il famigerato biossido di carbonio (CO2); di queste più della metà è dovuta al solo trasporto. Ovviamente i singoli governi e la comunità internazionale stanno cercando soluzioni sempre più urgenti per limitare questa ulteriore fonte di inquinamento; ma c’è ancora molto da fare. Il primo passo spetta al singolo cittadino: ad esempio, preferendo il piccolo produttore locale alle grandi catene di distribuzione.

Latte e mucche al pascolo

Tipi di latte

Ecco un elenco di animali che producono latte: mucche, capre, pecore, bufale, cavalli, asini… uccelli! No, non è uno scherzo: anche alcuni uccelli producono latte. Si tratta di una secrezione prodotta – ancor più straordinario – non solo dalle femmine, ma anche dai maschi, che serve a nutrire i piccoli nei loro primi giorni di vita. Se non ci credete provate a chiederlo a piccioni, fenicotteri e pinguini.

Volendo restare tra le tipologie di latte “commestibile” per l’uomo, ricordiamo anche quello di renna, particolarmente diffuso in Lapponia, quello di zebù in Madagascar e quello di cammello in Medio Oriente.

Chi beve più latte?

Gli italiani non sono accaniti bevitori di latte: con i loro 54 litri pro capite consumati in media ogni anno, si attestano ben sotto i 153,6 litri degli irlandesi. Numeri da record anche per i finlandesi, gli inglesi e gli australiani, che sfondano il muro dei 100 litri, seguiti da canadesi, americani e brasiliani. I francesi – in questa metaforica gara – finiscono in parità con gli italiani, ma schizzano al primo posto nella classifica dei maggiori consumatori (e produttori) di formaggio: c’era da aspettarselo!

Il latte “ad alta digeribilità” è già digerito!

Ormai gli scaffali dei supermercati lo conoscono bene: è il latte altamente digeribile, studiato appositamente per intolleranti al lattosio e per gli stomaci più delicati. Ma come si ottiene il latte “ad alta digeribilità”? Semplice: è un prodotto che contiene al suo interno gli enzimi digestivi necessari alla scomposizione del lattosio. Ecco quindi un latte prêt-à-porter, o meglio, prêt-à-boire anche per chi non dispone di uno stomaco particolarmente tollerante.

Bicchiere di Latte e mucca

Links alle fonti video Youtube e ricerche Google sul latte latticini e giornata sul latte 1 giugno

https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/lesperto-risponde/latte-e-latticini-quanti-ne-possiamo-consumare

https://www.agrodolce.it/2019/09/06/10-cose-che-ancora-non-sapevi-sul-latte/?amp

https://www.informacibo.it/il-primo-giugno-ricorre-la-giornata-mondiale-del-latte-il-world-milk-day/

https://en.wikipedia.org/wiki/World_Milk_Day

https://www.dissapore.com/alimentazione/latte-vaccino-5-domande-per-sfatare-miti/

https://www.italiangourmet.it/10-cose-che-non-sai-sul-latte/

https://www.italiangourmet.it/10-cose-che-non-sai-sul-latte/

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Giornata del latte su Google…

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Cosa fai il primo giugno Giornata mondiale del latte 🥛?

Ti piace il latte?

Hai consigli idee ricette? Scrivile nei commenti.. Un abbraccio G.G. ❤ 😘

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