Significato della Festa della Liberazione Come mai celebriamo il 25 aprile? Da chi ci siamo liberati? Cosa avvenne, veramente, quel giorno? Chi furono gli attori di quel cambiamento epocale? Risposte di un esempio di forza e coraggio.. con links a ricerche e video Vlog youtube…
Che cosa si ricorda il 25 aprile di ogni anno?
La Festa della Liberazione si festeggia ogni anno il 25 aprile, quando si ricorda la liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista del paese.
Torniamo indietro nel tempo, nel lontano 1945, in un’Italia martoriata dalla seconda guerra mondiale con link a blogs video e testimonianze filmate…..
Oggetto della ricorrenza:
Liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista
25 aprile, Festa della liberazione d’Italia: storia e significato del giorno in cui si ricorda e festeggia la liberazione dal nazifascismo e la Resistenza.
La Festa della Liberazione in Italia si festeggia ogni anno il 25 aprile. In questa giornata dall’anno 1946 si ricorda la liberazione d’Italia dal governo fascista e dall’occupazione nazista del paese.
La Festa del 25 aprile è conosciuta anche come anniversario della Resistenza, una festività dedicata anche al valore dei partigiani di ogni fronte che, a partire dal 1943, contribuirono alla liberazione dell’Italia.
In Italia le formazioni partigiane si costituirono infatti nel corso della Seconda Guerra Mondiale, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, per iniziativa di antifascisti e di militari del dissolto regio esercito. Inizialmente composta da poche migliaia di uomini, la Resistenza assunse consistenza grazie alla vasta partecipazione di operai, contadini e dei giovani renitenti alla leva della Repubblica di Salò che portarono nell’esercito partigiano circa 300.000 persone.
Quella mattina del 25 aprile 1945, il CLNAI (di cui faceva parte anche Sandro Pertini, diventato poi presidente della Repubblica negli anni 1978-1985) ha deliberato un ordine di insurrezione generale nei territori ancora tenuti sotto scacco dall’occupazione nazifascista. I maggiori capoluoghi del nord, Milano e Torino, risposero all’appello fermezza e grazie al coraggio e al valore dei numerosi partigiani – molti dei quali, purtroppo, persero la propria vita – si liberarono dagli occupanti.
Solo qualche giorno prima, il 19 aprile, la stessa organizzazione aveva diffuso sui quotidiani un aut-aut: “Arrendersi o perire”.
Il messaggio era chiaro: non si sarebbero prese in considerazione terze ipotesi. La sera stessa del 25 aprile, Benito Mussolini, appurato che la situazione stava volgendo al peggio, provò a scappare da Milano.
Per occultare la propria identità, indossò la divisa da soldato tedesco.
La fuga, però, durò pochissimo. Solo due giorni dopo il fondatore del Fascismo fu smascherato e catturato dalla 52esima Brigata Garibaldi all’uscita di Musso, sul lago di Como. Il giorno seguente, il 28 aprile, fu processato e fucilato insieme alla sua amante, Claretta Petacci.
Gli americani entrarono a Milano il giorno dopo e il 1° maggio a Torino.
A quel punto, tutta l’Italia settentrionale era stata liberata. Bologna torna libera il 21 aprile, Genova il 23 e Venezia il 28. La Liberazione si era compiuta.
Le bande partigiane diedero vita alla resistenza armata contro l’occupazione nazista e contro il collaborazionismo fascista ed è per questo che fu nel contempo una guerra di liberazione contro lo straniero e una guerra civile.
Racconti della nascita di questa festa e della scelta di questo giorno per commemorare la liberazione del nostro paese dal regime nazi fascista.
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia , il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza), proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa : Un pensiero a tutte le vittime di un’assurda ed inutile guerra .
L’anniversario della liberazione d’Italia, ricorrenza conosciuta anche come festa della Liberazione o semplicemente 25 aprile, è una festa nazionale della Repubblica Italiana che ricorre il 25 aprile di ogni anno e che celebra la liberazione dell’Italia dall’occupazione nazista e dal regime fascista.
È un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze armate alleate, dall’Esercito Cobelligerante Italiano ed anche dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943.
Links alle fonti video Youtube e ricerche Google…
Memoriale della Resistenza
https://it.wikipedia.org/wiki/Anniversario_della_liberazione_d%27Italia
https://www.studenti.it/25-aprile-resistenza-partigiana.html
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Noi partigiani. Memoriale della Resistenza italiana Copertina flessibile
innumerevoli brevi racconti di vita vera degli ultimi partigiani sopravvissuti, resoconti di periodi di vita più o meno lunghi e singole azioni isolate che seppure distaccati dalle brigate partigiane ufficiali, fanno annoverare queste persone nell’elenco della Resistenza, col titolo di Partigiani di Italia.
TI colpirà soprattutto il fatto che dal libro ci si aspetta racconti di battaglie, guerre, azioni, morti…. c’è anche questo ma soprattutto si raccontano il modo di vivere, i sentimenti, i gesti e alcuni episodi che da soli, come il semplice (ma mica tanto viste le possibili conseguenze e rischi) recapitare una missiva, sembrerebbero insignificanti, ma che uniti insieme sono come tante gocce che formano un mare, il mare della Resistenza.
Chiunque abbia contribuito con una azione merita di far parte di questo libro e quindi dei Partigiani di Italia. Bellissima raccolta, un omaggio a chi ci ha donato la libertà!
Un libro che testimonia il coraggio delle idee di chi sa di lottare per la libertà, quella vera.
Un libro che aiuta a rinfrescare la memoria ed a ricordarci che i partigiani sono parte integrante della storia del nostro Paese, e direi che a giusto titolo sono il nostro orgoglio nazionale.
Chi disprezza l’operato dei partigiani disonora il nostro Paese ripercorrendo inevitabilmente gli stessi errori di allora.
Per questo è importante la memoria e per questo consiglio questo libro.