Con la Befana si chiudono le feste natalizie e si torna alla “normalità” fino a Carnevale, la Befana simboleggia l’anno vecchio che deve essere gettato via... ecco curiosità ricerche e video…..

Le persone che esponevano fuori delle loro case il suo pupazzo, di solito lo vestivano con abiti sporchi e vecchi per poi bruciarlo con lo scopo di lasciare il vecchio alle spalle e sperare in un nuovo e prosperoso anno.
L’usanza era molto diffusa soprattutto nei piccoli centri dell’Italia centrale e meridionale.
Il 6 gennaio arriva la Befana, e la sera prima di andare a dormire, i bambini preparano le calze, che sperano di trovare piene di dolcetti e regalini il mattino al loro risveglio.
Nella tradizione cristiana, il 6 gennaio si celebra l’Epifania, che ricorda l’adorazione dei Re Magi diretti a Betlemme per festeggiare la nascita di Gesù portandogli in omaggio dei preziosi doni, ma non in tutto il mondo si festeggia allo stesso modo.
La parola Epifania significa rivelazione improvvisa
Epifania deriva dal greco ἐπιφαίνω, epifàino (che significa “mi manifesto”).
Quella del 6 gennaio non è l’unica “Epifania” del culto cattolico.
Le altre due sono il battesimo di Gesù e il primo miracolo alle nozze di Cana in cui venne trasformata l’acqua in vino.
L’Epifania è una festa cristiana che nelle confessioni di tradizione occidentale celebra la manifestazione di Dio incarnato in Gesù Cristo al mondo. La stessa festa nelle Chiese di riti orientali è nota con il termine equivalente di Teofania.
LA BEFANA
La Befana è tradizionalmente vista come una vecchina che va in giro su una scopa volante, di notte.
Una vecchina brutta, forse una strega e questo fa scaturire una serie di battute (a volte anche battutacce!) sulle donne.
Una frase spiritosa ci può stare, ma cerchiamo di non calcare troppo la mano perché la linea tra l’essere simpatici e diventare offensivi è molto sottile.
Vestita di stracci e dall’aspetto non esattamente avvenente, la figura della Befana è tipica della nostra cultura.

Da dove provviene e perché sia tanto brutta la befana?
Si tratta di un personaggio fortemente simbolico.
Questa vecchina, infatti, rappresenta l’anno appena trascorso, e le sue fattezze poco piacevoli sono il simbolo di tutti gli eventi negativi del passato.
La Befana, corruzione lessicale di Epifania attraverso bifanìa e befanìa, è una figura folcloristica legata alle festività natalizie, tipica di alcune regioni italiane e diffusasi poi in tutta la penisola, meno conosciuta nel resto del mondo.
La festa unisce tre eventi della vita di Cristo. L’adorazione di Gesù da parte dei Magi, il battesimo di Cristo nel Giordano e il suo primo miracolo eseguito durante le nozze di Cana.

In Francia, l’ Epifania è detta Le Jour des Rois (il giorno dei re) o la Fête des Rois.
Volare a bordo della sua scopa permette alla vecchietta di spazzarli via metaforicamente
Non sempre la Befana è stata una nonnina dall’aspetto poco gradevole, vestita di stracci
Per gli antichi romani era una dea portatrice di cibo e ricchezze
La chiesa cattolica ne ha modificato le caratteristiche per sostituirsi alle tradizioni pagane.
In Spagna, i bambini riempiono le scarpe di paglia o di grano per far mangiare gli stanchi cammelli dei Re Magi e le appendono sui balconi o davanti la porta di casa.
La Befana in Russia. Secondo il calendario ortodosso, in Russia il 7 gennaio è il giorno in cui si celebra il Natale.

Cosa si può mettere nella calza della befana?
Dolcetti, caramelle, biscotti, regali, torroncini, l’immancabile carbone dolce e anche qualcosa che porti fortuna come ad esempio le monete di cioccolato e le noci che sono di buon auspicio. Frutta secca,arance, mandarini hanno una benevole funzione propiziatorio.
I negozi ormai pullulano di calze preconfezionate, pronte per essere appese senza fare il minimo sforzo.
Eppure non ci vuole molto per trasformare la cucina in una piccola fabbrica di dolciumi. Un tempo si usava riempire la calza della Befana con dolci, frutta secca e agrumi.
Ai bimbi cattivi, invece, toccava il carbone.
Frasi Filastrocche e detti sulla befana
Frasi spiritose per la Befana
Amore mio per il 6 gennaio non serve che ti travesti: sei perfetta così!
Auguri a tutte quelle donne che, con una semplice scopa, sanno spazzare via i problemi. La vera donna è questa, nella realtà e nelle favole.
Auguri Befana… ops! volevo dire buona Epifania a te…
Befanina, Befanina, fa che io trovi domattina, né regali né balocchi, ma il colore dei tuoi occhi, che mi dicon con calore: “È sol per te tutto il mio amore”.
C’è chi la chiama strega, c’è chi la chiama pazza: lei è semplicemente una vecchietta con un cuore da bimba che torna una volta all’anno per premiare chi sogna. Buona Befana.
A chi in lei ancora crede auguro di trovare realizzato quel piccolo sogno: una calza piena di doni. A tutti gli altri semplicemente buona Epifania.
Abbiamo letto il Suo curriculum e preso visione della Sua foto e, ritenendola idonea alla mansione, La preghiamo di passare entro il 6 gennaio a ritirare la scopa. È assunta!

RICETTE PER L’EPIFANIA PIATTI PER LA BEFANA Cosa mangiare il 6 gennaio?
Il menu pranzo della befana perchè come dice il famoso detto …l’Epifania, tutte le feste si porta via e allora perchè non pensare a un menù apposta per il pranzo della befana che piace tanto ai bambini e che vi permetterà di avere ancora una scusa…l’ultima…per mangiare…
I secondi piatti di carne: il cappone e lo spezzatino della Befana. Anche per l’Epifania sulla tavola c’è molta carne, ma ci sono ancora anche il baccalà e il capitone. Sempre il Liguria si porta in tavola il cappon magro, mentre a Milano il cappone è proprio d’obbligo.
Oltre a dei frollini a base di rhum e agrumi, i cosiddetti “befanini”, ricoperti di granella colorata. Questi sono tipici delle zone di Viareggio e Lucca. Passando al Veneto, durante il giorno della befana si usa mangiare la pinsa, una specie di pizza di polenta fatta con frutta secca e farina di mais.
4 idee per una calza della Befana fai da te e qualche suggerimento
A volte basta davvero poco per trasformare la propria cucina in una piccola fabbrica di dolciumi. E il momento migliore per farlo è in vista dell’arrivo della Befana
Regali scartati, panettoni mangiati, bottiglie di bollicine stappate. Manca ancora una cosa per concludere in dolcezza il bailamme delle feste: la calza della Befana. I negozi ormai pullulano di calze preconfezionate, pronte per essere appese senza fare il minimo sforzo. Eppure non ci vuole molto per trasformare la cucina in una piccola fabbrica di dolciumi. Un tempo si usava riempire la calza della Befana con dolci, frutta secca e agrumi. Ai bimbi cattivi, invece, toccava il carbone. Per decidere cosa preparare si può quindi partire da una rivisitazione della tradizione.
Tutorial Nocciole e mandorle caramellate
Una ricetta facile e rapida, utile anche per riciclare la frutta secca avanzata dai pranzi delle feste. Bastano un bicchiere di nocciole e uno di mandorle, un bicchiere di acqua e uno di zucchero. Far bollire a fuoco lento in un tegame antiaderente l’acqua e lo zucchero.
Quando questo si è sciolto, togliere dal fuoco e aggiungere la frutta secca. Mescolare con un cucchiaio di legno, fino a che le nocciole e le mandorle non saranno avvolte dallo zucchero. Rimetterle sul fornello e farle caramellare, mescolando continuamente.
Una volta pronte, disporle su un piano ricoperto di carta forno, facendo in modo di separarle le une dalle altre con una forchetta prima che si raffreddino del tutto.
Links alle fonti video Youtube e ricerche Google sull’Epifania e la festa della Befana…
https://it.wikipedia.org/wiki/Epifania
Ricette per l’Epifania menù befana
Epifania su Google….
Befana su Google…
Befana curiosità su Google…
Festa della Befana su Google…
Menù della Befana su Google…
Ricette befana su Google…
Ricette Epifania su Google….
Calza della befana su Google…
Cosa ne pensi sull’epifania? Conoscevi queste curiosità su Epifania e Befana? Lascia un commento…
con l’augurio che la Befana ci porti una calza piena di pace amore serenità. Grullo Grulli