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Apocalisse anno 2030 a Elysium romanzo apocalittico di fantascienza by Grullo

Il mio romanzo Apocalittico presenta un messaggio positivo e ottimista sul futuro dell’umanità, nonostante le difficoltà e le sfide che l’attendono… La storia esplora temi come la sopravvivenza, la speranza, la collaborazione, il coraggio e la responsabilità.. Spero vi piaccia…. G. G.

Apocalisse anno 2030 romanzo Apocalittico

L’alba del Nuovo Mondo

Anno 2030. Il mondo è sull’orlo del baratro. Il cambiamento climatico ha sconvolto il pianeta, causando carestie, siccità e inondazioni di proporzioni bibliche.

Le risorse scarseggiano, le tensioni sociali aumentano e i governi crollano uno dopo l’altro.

In questo scenario apocalittico, un gruppo di sopravvissuti, guidati dalla volitiva scienziata Dr. Evelyn Walsh, cerca disperatamente un rifugio sicuro.

Tra di loro c’è il Grullo, un giovane ingegnere tormentato dal suo passato, e Nadia, una dottoressa coraggiosa e determinata.

Inseguiti da bande di predoni e ostacolati da una natura ormai ostile, il gruppo si avventura verso l’ignoto, alla ricerca di una leggendaria città sotterranea chiamata Elysium, che si dice sia sopravvissuta alle catastrofi.

Durante il loro viaggio, incontreranno altri sopravvissuti, alcuni amichevoli, altri ostili. Dovranno imparare a fidarsi l’uno dell’altro, a mettere da parte le differenze e a collaborare per sopravvivere.

Lungo la strada, scopriranno che l’apocalisse del 2030 non è stata solo un evento casuale, ma il culmine di anni di sfruttamento sconsiderato del pianeta da parte dell’uomo.

Dovranno confrontarsi con questa dura realtà e decidere che tipo di futuro vogliono costruire per le generazioni a venire.

Elysium, se esiste davvero, potrebbe rappresentare la loro salvezza, ma anche l’inizio di una nuova era.

Un’era in cui l’uomo dovrà imparare dai propri errori e vivere in armonia con la natura.

Il romanzo si conclude con l’arrivo del gruppo ad Elysium, lasciando al lettore il dubbio se questo paradiso sotterraneo sia la vera salvezza o solo un’illusione effimera in un mondo ormai condannato.

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L’alba del Nuovo Mondo: Capitolo 1 – I sopravvissuti

Anno 2030. Italia settentrionale.

Il vento ululava tra le rovine di quello che un tempo era stata una fiorente metropoli.

La dottoressa Evelyn Walsh si strinse il cappotto logoro attorno al corpo magro, cercando riparo dalla gelida aria autunnale.

Accanto a lei, Grullo e Nadia osservavano la desolazione che li circondava con occhi pieni di rassegnazione.

“Non possiamo rimanere qui”, borbottò il Grullo, calciando un pezzo di cemento sbriciolato. “Le scorte stanno per finire e non è sicuro.”

Evelyn annuì. “Hai ragione. Dobbiamo trovare un posto più sicuro dove stare.”

Nadia guardò verso l’orizzonte, dove una sottile striscia di luce rosata annunciava l’alba. “Forse dovremmo cercare Elysium”, suggerì.

Elysium.

Un mito sussurrato tra i sopravvissuti, una città sotterranea costruita secoli fa per sfuggire a una catastrofe simile a quella che aveva colpito il mondo.

Un luogo leggendario, forse inesistente, che rappresentava l’unica speranza di salvezza.

“Elysium è solo una favola”, obiettò Alex con sarcasmo. “Non esiste un posto del genere.”

Evelyn scosse la testa. “Non lo sappiamo. Potrebbe essere la nostra unica possibilità.”

La dottoressa aveva dedicato gli ultimi anni a studiare le leggende su Elysium, raccogliendo indizi e mappe incomplete.

Era convinta che la città sotterranea fosse reale, e che potesse essere la chiave per la sopravvivenza dell’umanità.

Dopo una breve discussione, il gruppo decise di seguire le tracce di Elysium.

Si misero in viaggio all’alba, armati di zaini pieni di provviste e di una speranza quasi disperata.

Il loro viaggio li portò attraverso un mondo devastato.

Città fantasma, strade dissestate, campi bruciati. Incontrarono altri sopravvissuti, alcuni pacifici, altri ostili.

Affrontarono pericoli e sfide inimmaginabili, combattendo contro la fame, la sete e le intemperie.

Un giorno, mentre attraversavano una foresta rigogliosa, si imbatterono in un gruppo di persone che vivevano in armonia con la natura.

Erano guidati da un vecchio saggio che raccontò loro di una rete di città sotterranee collegate tra loro da tunnel segreti.

Elysium, secondo lui, era la più grande e importante di queste città, il cuore pulsante di un mondo perduto.

Rinvigoriti da questa nuova informazione, il gruppo proseguì il suo viaggio con rinnovato entusiasmo.

Seguendo le indicazioni del saggio, attraversarono montagne impervie, fiumi impetuosi e deserti sconfinati.

Affrontarono prove che misero a dura prova la loro forza fisica e mentale, ma la loro determinazione a trovare Elysium non vacillò mai.

Dopo mesi di viaggio, giunsero finalmente all’ingresso di una caverna nascosta tra le rocce.

Il cuore batteva forte nel petto, si avventurarono al suo interno, seguendo un sentiero illuminato da fiaccole tremolanti.

Dopo quello che sembrò un’eternità, arrivarono in una grande sala sotterranea. Davanti a loro si apriva una vista mozzafiato: Elysium.

La città era un’oasi di luce e vita in un mondo devastato.

Campi coltivati, case ordinate, persone sorridenti.

Un luogo dove l’uomo viveva in armonia con la natura, utilizzando tecnologie sostenibili e rispettando l’ambiente.

Evelyn, Grullo e Nadia erano increduli.

Elysium era reale, e rappresentava la speranza per un futuro migliore. Erano sopravvissuti all’apocalisse e avevano trovato un nuovo inizio.

Ma la loro gioia era destinata ad essere effimera.

Un’ombra oscura incombeva su Elysium, una minaccia che poteva mettere a repentaglio l’esistenza stessa della città sotterranea.

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L’alba del Nuovo Mondo: Capitolo 2 – La Minaccia

Elysium

Evelyn, Grullo e Nadia furono accolti calorosamente dagli abitanti di Elysium. La città era un’oasi di pace e prosperità in un mondo devastato.

Le persone vivevano in armonia con la natura, utilizzando tecnologie sostenibili e rispettando l’ambiente.

Evelyn era affascinata dal loro modo di vivere. Aveva dedicato la sua vita alla ricerca di un futuro migliore, e finalmente lo aveva trovato. Elysium rappresentava la speranza per l’umanità, un modello da seguire per ricostruire il mondo dopo l’apocalisse.

Ma la loro quiete fu presto turbata.

Un gruppo di nomadi, provenienti dalle desolate terre esterne, si presentò alle porte di Elysium chiedendo asilo.

Erano guidati da un uomo brutale di nome Drago, che non esitava a usare la violenza per ottenere ciò che voleva.

Il Consiglio di Elysium, guidato dalla saggia Anziana Maya, era diviso sul da farsi.

Alcuni membri erano contrari all’accoglienza dei nomadi, temendo che potessero portare caos e disordine nella loro pacifica comunità.

Altri, tra cui Evelyn, sostenevano che non potevano abbandonare altri esseri umani al loro destino, soprattutto dopo aver vissuto gli orrori del mondo esterno.

Alla fine, il Consiglio decise di accogliere i nomadi, ma a condizione che si sottomettessero alle regole di Elysium e rinunciassero alle loro abitudini selvagge. Drago accettò a malincuore, ma in cuoio covava rancore e risentimento.

Nei giorni seguenti, i nomadi crearono non pochi problemi. Rubavano cibo e provviste, litigavano con gli abitanti di Elysium e non mostravano alcun rispetto per le loro leggi. Drago non faceva nulla per calmare i suoi uomini, anzi, li incitava alla rivolta.

Evelyn cercò di dialogare con Drago, di capire le sue ragioni e di trovare un terreno comune. Ma Drago era irremovibile.

Odiava Elysium e tutto ciò che rappresentava, e non era disposto a coesistere pacificamente con i suoi abitanti.

Un giorno, la tensione esplose. I nomadi attaccarono Elysium, seminando il caos e la distruzione. Evelyn, Grullo e Nadia si ritrovarono in prima linea a difendere la città che avevano imparato ad amare.

La battaglia fu dura e sanguinosa. Molti abitanti di Elysium persero la vita, tra cui anche l’Anziana Maya.

Evelyn fu gravemente ferita, ma Alex e Nadia riuscirono a salvarla e a respingere l’assalto dei nomadi.

Drago, sconfitto e umiliato, fuggì con i suoi uomini nel deserto, giurando vendetta. Elysium era salva, ma a un caro prezzo.

La città era ferita, ma non spezzata. Gli abitanti, uniti nel dolore e nella determinazione, si rimboccarono le maniche e iniziarono la ricostruzione.

Evelyn, guarita dalle sue ferite, si rese conto che la pace era fragile e che Elysium era sempre in pericolo. Doveva trovare un modo per fermare Drago e per proteggere la città da future minacce.

Sapeva che non poteva farlo da sola. Aveva bisogno dell’aiuto del Grullo, Nadia e di tutti gli abitanti di Elysium.

Dovevano unirsi e formare una resistenza, pronta a difendere la loro casa a qualsiasi costo.

Mentre Elysium si leccava le ferite, Evelyn iniziò a pianificare il contrattacco. Sapeva che Drago non si sarebbe arreso, e che presto sarebbe tornato per reclamare la sua vendetta.

Ma questa volta, sarebbe stato pronto ad affrontarlo.

L’alba del Nuovo Mondo 2030 La Resistenza

L’alba del Nuovo Mondo: Capitolo 3 – La Resistenza

Elysium

Dopo l’attacco dei nomadi, Elysium si trovò in una situazione precaria.

La città era stata ferita, il morale degli abitanti era basso e la minaccia di Drago incombeva ancora. Evelyn, Grullo e Nadia sapevano che dovevano agire in fretta per difendere la loro casa.

Evelyn convocò una riunione del Consiglio di Elysium.

Propose la creazione di una resistenza, un gruppo di volontari addestrati a combattere e a proteggere la città.

La sua proposta fu accolta con entusiasmo.

Gli abitanti di Elysium, stanchi di vivere nel terrore, erano pronti a difendere la loro pace.

Evelyn, Grullo e Nadia si assunsero la responsabilità di addestrare la resistenza. Insegnarono loro tecniche di combattimento, uso delle armi e strategie di guerriglia. I cittadini di Elysium, provenienti da ogni ceto sociale, si dimostrarono abili studenti e presto la resistenza divenne una forza da non sottovalutare.

Nel frattempo, Evelyn cercò di capire i piani di Drago.

Inviò spie nel deserto per raccogliere informazioni e monitorare i suoi movimenti. Scoprì che Drago stava radunando un esercito di nomadi e mercenari, con l’obiettivo di conquistare Elysium e sfruttare le sue risorse.

Evelyn sapeva che non poteva permettere che questo accadesse.

Doveva trovare un modo per fermare Drago prima che raggiungesse Elysium.

Un’idea le balenò in mente: utilizzare la tecnologia avanzata di Elysium per creare un’arma in grado di sconfiggere l’esercito di Drago.

Con l’aiuto di alcuni scienziati di Elysium, Evelyn iniziò a sviluppare un prototipo di drone armato.

Il drone era dotato di un sistema di puntamento laser e di missili in grado di neutralizzare i veicoli e le armi dei nomadi.

Mentre Evelyn lavorava al drone, Grullo e Nadia guidavano la resistenza in missioni di ricognizione e sabotaggio.

Attaccarono i convogli di rifornimenti di Drago, distrussero i suoi accampamenti e diffusero discordia tra i suoi uomini.

Drago, infuriato dagli attacchi della resistenza, intensificò la sua marcia verso Elysium.

Era determinato a schiacciare la città e a vendicare la sua sconfitta.

Evelyn e la resistenza si prepararono per la battaglia finale.

Sapevano che erano in inferiorità numerica, ma erano determinati a difendere la loro casa a qualsiasi costo.

Il giorno dello scontro, l’esercito di Drago arrivò alle porte di Elysium.

La battaglia fu cruenta e sanguinosa. I nomadi, nonostante il loro numero superiore, non erano preparati alla tecnologia avanzata di Elysium e alla ferocia della resistenza.

Il drone di Evelyn si rivelò un’arma letale. Distrusse i veicoli blindati dei nomadi e seminò il caos tra le loro fila. Drago, furioso e disperato, cercò di raggiungere Evelyn per eliminarla personalmente, ma fu intercettato da Grullo e Nadia.

In un duello all’ultimo sangue, Grullo e Nadia sconfissero Drago e lo uccisero.

La sua morte segnò la fine della battaglia. I nomadi, demoralizzati e senza leader, si ritirarono in disordine.

Elysium era salva. La resistenza aveva trionfato e la pace era stata restaurata.

Gli abitanti della città esultarono per la loro vittoria, celebrando Evelyn, Grullo e Nadia come eroi.

Ma Evelyn sapeva che la pace era fragile e che la minaccia di nuovi nemici era sempre dietro l’angolo. Dovevano rimanere vigili e preparati a difendere Elysium in qualsiasi momento.

Guardando l’orizzonte, Evelyn pensò al futuro. Avevano superato una grande sfida, ma il loro viaggio era appena iniziato.

Dovevano ricostruire il mondo, un passo alla volta, diffondendo i valori di pace, armonia e rispetto per l’ambiente che avevano reso Elysium un’oasi di speranza in un mondo devastato.

Fine

Continua…per ora sono stanco di scrivere…. aggratis .. e mi fuma la melonera…. se volete altri romanzi….. Bè…… si vedrà…..

Grullo Grulli 3 maggio 2000

Apocalisse anno 2030 Elysium romanzo Apocalittico

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