Le indagini portate avanti dal CSETI (Centro studi intelligenze extraterrestri) sul caso dell’enorme UFO sigariforme fotografato il 21 Giugno 2019 da un satellite della NASA, confermano che non si trattava di un velivolo umano, ma di un oggetto sconosciuto a forma di sigaro di enormi dimensioni che era fermo sulla verticale del Vulcano Raikoke (Russia).
Un’improvvisa eruzione di alto livello cominciò dal vulcano Raikoke, nel Mare di Okhotsk, nelle Isole Curili, in Russia intorno alle 17:50 UTC del 21 giugno 2019.
L’ultima volta che questo vulcano eruttò fu nel 1924 (VEI 4).
Secondo il VAAC di Tokyo, la nube di cenere vulcanica salì a 13,1 km (43000 piedi) sopra il livello del mare alle 21:40 UTC.
Durante la visione delle immagini tratte da un satellite della NASA, un ricercatore si è accorto della presenza di un misterioso oggetto a forma di sigaro che stazionava nei pressi del vulcano Raikoke durante l’eruzione e l’emissione della cenere vulcanica. Qualche ora dopo il misterioso velivolo non era più presente nei pressi del vulcano.
Spesso gli UFO vengono avvistati nei pressi dei Vulcani, come ad esempio il Popocatepetl o il Colima in Messico. Dagli studi più recenti effettuati dal ricercatore Massimo Fratini, i vulcani potrebbero essere sfruttati da civiltà extraterrestri avanzate come portali di accesso verso altre dimensioni, oppure come Stargate per viaggiare verso altri sistemi stellari.
Redazione Segnidalcielo
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