Le immagini registrate dalla sonda spaziale SDO della NASA, alle ore 16.57 dell’11 Maggio 2021, hanno rilevato la presenza di un enorme oggetto accanto al Sole, precisamente nella zona della cromosfera solare.
Solar Dynamics Observatory SDO telescopio NASA
L’enorme oggetto, più grande della massa terrestre, era di forma circolare e sembrava proprio attaccato al Sole come se stesse succhiando energia dalla stella.
Gli scienziati della NASA che seguono la missioni SDO e SOHO, non sanno ancora ad oggi interpretare la presenza di questo enorme oggetto planetario. Alcuni parlano di vortici di plasma solare, ma per ora nessuno ha dato una versione credibile sulla presenza di questo oggetto spaziale sferico di enormi dimensioni.
E’ noto in ambito scientifico che il Sole produce particelle di antimateria grazie alle eruzioni solari. La scoperta, presentata nel congresso annuale della Società Americana di Astronomia, si deve al gruppo di ricerca dell’americano New Jersey Institute of Technology (Njit). Il Sole permette di studiare su grande scala un plasma composto di materia e antimateria che non si riesce a produrre nei laboratori terrestri ma che in questa circostanza viene utilizzato da astronavi extraterrestri come propellente.
Anche il fisico Bob Lazar che ha lavorato presso la struttura super segreta AREA 51, Lha dichiarato che l’antimateria (scontrandosi con le particelle normali) crea un’enorme esplosione di energia, che può essere utilizzata per la propulsione. È molto probabile che, ad esempio l’elemento 115, possa anche essere la famosa materia esotica (warp-drive) necessaria per creare wormhole traversabili. Di questo esperimento se ne parla anche in un documento recente dell’Intelligence della Difesa degli Stati Uniti (DIA).
Ecco spigarsi i moltissimi avvistamenti di astronavi extraterrestri nei pressi del Sole. Rammento inotre che, quasi una volta a settimana avviene una singolarità, ovvero un buco nero (worm hole) sul Sole. Civiltà extraterrestri che desiderano un accesso avanzato nel nostro sistema solare, con buchi neri grandi come la Terra, possono farlo attraverso appunto lo STARGATE del nostro Sole.
Redazione Segnidalcielo
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