NASA assume sacerdoti preti e teologi per preparare gli umani al contatto con gli alieni

La National Aeronautics and Space Administration ha chiamato un sacerdote e altri esperti religiosi per preparare la Terra a un possibile incontro alieno. Ha lo scopo di rispondere a domande come “Dove tracciamo il confine tra l’umano e l’alieno? Quali sono le possibilità per la vita senziente in altri luoghi?’

La placca attaccata al Pioneer 10 nel 1972 con alcune informazioni sull’uomo rivolte a eventuali intelligenze extraterrestri – Nasa

La NASA ha arruolato i consigli e le competenze di 24 teologi per aiutare a prevedere come varie culture e religioni di diverse parti del mondo avrebbero reagito al contatto alieno .

l gruppo ha valutato come reagiranno gli umani se la vita aliena viene trovata su altri pianeti e come la scoperta avrà un impatto sulle nostre idee sugli dei e sulla creazione Dr Andrew Davison, sacerdote e teologo dell’Università di Cambridge con un dottorato in biochimica a Oxford, è uno dei teologi che Davison crede che ci stiamo avvicinando a trovare la vita su altri pianeti

Nel 2014, il Center for Theological Inquiry (CTI) della Princeton University nel New Jersey ha ricevuto una sovvenzione di 1,1 milioni di dollari, ed è qui che ora si svolgerà la ricerca.

La NASA assume un sacerdote - Università di Cambridge Corpus Christi College/Alamy — Andrew Davidson sacerdote e alieni

Il reverendo Andrew Davidson, sacerdote e teologo britannico dell’Università di Cambridge, è tra i 24 che discuteranno su come la tanto attesa scoperta aliena sarebbe stata accolta dalle diverse religioni in tutto il mondo, riferisce Dazed.

Davidson suggerisce la possibilità che Dio abbia creato altre forme di vita nell’universo nel suo prossimo libro Astrobiology and Christian Doctrine .

Egli afferma:

Anche le persone non religiose sembrano sopravvalutare le sfide che le persone religiose… affronterebbero se si trovassero di fronte a prove di vita aliena.

Secondo il media, CTI ha descritto come costruire “ponti di comprensione convocando teologi, scienziati, studiosi e responsabili politici per pensare insieme – e informare il pensiero pubblico – sulle preoccupazioni globali”.

L’ex capo dell’Astrobiology Institute della NASA, Carl Pilcher, ha spiegato che i teologi sono stati coinvolti per colmare il divario tra scienza e religione, per “considerare le implicazioni dell’applicazione degli strumenti della scienza della fine del XX (e dell’inizio del XXI) secolo a questioni che erano state considerato nelle tradizioni religiose per centinaia o migliaia di anni”.

Pilcher crede che sia “semplicemente inconcepibile” pensare che la Terra sia l’unico pianeta che ospita forme di vita, “quando ci sono oltre 100 miliardi di stelle in questa galassia e oltre 100 miliardi di galassie nell’universo”.