Ho scoperto perchè ho mal di schiena! Secondo il dottor Ellis, gli esseri umani soffrono di mal di schiena a causa della nostra specie che si è evoluta inizialmente su un altro pianeta, avendo un peso molto inferiore.
Siamo alla ricerca di vita aliena, non sapendo che siamo in realtà gli alieni della Terra, manipolazione genetica da parte di forme di vita aliene
Gli esseri umani non sono della Terra, una nuova teoria portata avanti da uno studioso americano.
Gli esseri umani non si sono evoluti insieme ad altre forme di vita sulla Terra.
In realtà, l’uomo non si è evoluto da quel particolare ceppo di vita, ma la specie umana si è evoluta altrove ed è stata poi, trasportata sulla Terra (Homo sapiens) fra i 60.000 e 200.000 anni fa.
Gli esseri umani non sono della Terra
Una nuova teoria proposta dal dottor Ellis Argento afferma che ci sono parecchi segni rivelatori presenti nella razza umana che suggeriscono l’ipotesi che gli esseri umani non si sono evoluti insieme ad altre forme di vita sulla Terra, per dirla breve siamo gli alieni che abbiamo cercato per tutto questo tempo.
Il libro chiamato: Gli esseri umani non sono della Terra, titolo originale ” Humans are not from earth” avanza l’ipotesi scientifica basata su prove contro un’evoluzione dell’uomo sulla terra.
Nel libro, il leader ambientalista ed ecologista dottor Ellis Argento, passa attraverso una valutazione delle tredici ipotesi principali e diciassette fattori che suggeriscono che gli esseri umani non sono della Terra.
Aggiungendo ai misteri, il dottor Ellis indica che è strano che i neonati hanno grandi teste e rendono difficile per le madri partorire, provocando incidenti mortali sia per la madre che per il bambino.
Secondo il dottor Ellis, nessuna altra specie sulla Terra ha questo problema.
Ma oltre alle numerose teorie controverse ” che il dottor Ellis propone, suggerisce anche che gli esseri umani non sono ‘progettati‘ per essere esposti al sole in quanto sono qui sulla Terra, dal momento che sono in grado di ‘prendere il sole‘ per poco più di una settimana o due rispetto ad altre specie sulla Terra.
L’uomo è come la lucertola, non può essere esposto al sole ogni giorno senza avere problemi.
Gli ” Elohim ” termine plurale originale sostituito con Dio che troviamo nella Bibbia, ne erano perfettamente consapevoli e, in effetti, avvertirono Eva ( non si tratta di una condanna ma di una constatazione ) di un fatto che sarà per lei inevitabile (Gn 3,16);
“Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai figli. Verso tuo marito sarà istinto, ma egli ti dominerà.”
L’evoluzione naturale ha operato mantenendo equilibri dinamici in grazia dei quali ogni specie si sviluppa all’interno di limiti che le sono imposti da elementi a lei esterni che sono con lei in competizione: l’ambiente stesso, altre specie viventi, il clima e in genere vari fenomeni naturali.
Rileviamo che ogni ambiente naturale ha i suoi esseri viventi (animali e vegetali) perfettamente adattati e, di riflesso, ogni essere vivente (animale e vegetale) dispone di un ambiente cui è perfettamente integrato.
Nella sua naturale nudità fisico-anatomica l’essere umano non è adatto ad alcuno degli ambienti naturali: non c’è nicchia ecologica che l’evoluzione abbia costruito per lui e nella quale possa vivere senza necessità di un qualche tipo di intervento da parte sua.
Non abbiamo peli di protezione (i capelli che crescono all’infinito – peculiarità che appartiene unicamente alla nostra specie – costituiscono addirittura un ostacolo pesante e pericoloso in molte situazioni, e la natura, grazie al meccanismo della selezione, avrebbe certo eliminato un carattere fenotipico tanto dannoso), non abbiamo artigli, non abbiamo zanne, non abbiamo nessuno dei sensi sviluppato al punto da garantire vantaggi, non siamo agilissimi nella corsa e nel superare ostacoli, siamo più difettosi della grande maggioranza degli altri animali sotto vari punti di vista, ci ammaliamo più facilmente, siamo molto vulnerabili ad attacchi virali e batteriologici.
Osserviamo l’uomo e rileviamo immediatamente una situazione totalmente diversa.
L’umanità è presumibilmente la specie più sviluppata del pianeta, eppure è sorprendentemente inadeguata e mal equipaggiata per l’ambiente della Terra: si danneggia alla luce del sole, ha una forte avversione naturale per gli alimenti e con alti tassi di malattie croniche.
Il dottor Ellis spiega che che gli esseri umani sono quasi sempre malati e questo potrebbe essere perché il nostro orologio del corpo, è programmato per passare 25 ore in un giorno, e non 24, come dimostrato da numerosi ricercatori del sonno.
Il dottor Ellis dice che questa non è una condizione moderna; gli stessi fattori possono essere ricondotti guardano indietro nel tempo attraverso la storia del genere umano sulla Terra.
Dati questi aspetti così negativi, questi elementi cosi imperfetti e scarsamente funzionali, ritengo di poter usare un termine magari poco tecnico ma sicuramente molto efficace per descrivere la nostra difficile situazione: a causa di tutte le proprie mancanze, l’umanità si è sempre dovuta “arrangiare“, procurandosi o costruendosi ciò che le occorreva per poter vivere.
L’intelligenza data alla nuova creatura attraverso l’impianto delle sequenze geniche ne ha dunque garantito la sopravvivenza, che sarebbe stata per natura impossibile a causa dell’ambiente circostante per lo più molto poco ospitale, quando non decisamente ostile.
Non a caso, la presenza del cosiddetto “uomo delle caverne” è documentata dal ritrovamento di numerosi utensili “tecnologici”, costituiti ad esempio da più o meno rudimentali coltelli di selce, punte di lancia o di freccia, aghi di osso per confezionare abiti con cui difendersi dai rigori del clima ( i Tuareg si devono coprire per il troppo sole e gli Esquimesi sono costretti a farlo per il motivo opposto ), bracieri in cui far cuocere il cibo ecc..