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Big G Motore di ricerca 🤪 Sai cosa Google conosce di te? Curiosità e navigazione in incognito

Una serie di indirizzi per verificare che profilo di mercato abbiamo per Big G e che informazioni detiene sulle nostre ricerche, o sui nostri spostamenti

Non c’è sempre bisogno di star lì a chiedersi cosa sappiano sul nostro conto i grandi della Rete, senza poter verificare. Ecco una breve guida di link, approntata da Cloud Fender, per sapere quali informazioni Google abbia su di noi. E agire di conseguenza.

https://www.wired.it/internet/web/2015/02/23/6-link-per-conoscere-quello-che-google-sa-di-voi/
Parole
Personaggi
Adiii
Eventi
Come fare?
Cosa significa?
Perché?
Fai da te (per la casa)
Fai da te (per il corpo)

Ogni volta che cerchiamo qualcosa su Google o visitiamo un sito web lasciamo traccia di noi. Sono dati che per i colossi del web hanno una importanza fondamentale. Servono per redarre una sorta di carta d’identità digitale attraverso la quale è possibile tracciare i movimenti, conoscere i vari interessi e studiare il comportamento sul Web. In molti casi i dati sono usati a fini di marketing e venduti ad altre società, oppure possono essere utilizzati per annunci pubblicitari personalizzati. È capitato a tutti di cercare un oggetto da acquistare e poi di trovare pubblicità perfettamente targettizzate ogni volta che si visita un’altra pagina web o semplicemente si accede alla mail.

Perché succede? Perché Google è capace di creare dei profili completi su chi siamo e cosa ci piace in base alle informazioni che noi più o meno implicitamente gli abbiamo concesso. Per vedere cosa Google conosce di noi, basta visitare la pagina Ads Setting e certamente si rimarrà sorpresi dall’accuratezza delle informazioni. Dopo aver fatto il login si possono osservare le categorie di profilazione, dall’età allo stato civile, agli hobby. Non tutto è corretto, per fortuna! Google non sa ancora capire perché stiamo cercando una certa cosa. Quindi, anche se non avete gatti, potreste ritrovarvi associati alla categoria di proprietari di pets, sempre in virtù di qualche ricerca fatta.

Ad attirare l’attenzione sulla questione è stata l’esperta di marketing Trish Kabob su Tiktok,  dove spiega come visualizzare i dati che Google ha raccolto su di noi grazie alle ricerche effettuate. Il video ha totalizzato ben 14 milioni di visualizzazioni.

Se vi fa piacere ricevere annunci pubblicitari personalizzati che vi possono aiutare a fare l’affare del momento, allora tutto bene. Ma se, invece, non vi fa piacere condividere con Google le vostre abitudini allora c’è un modo per non regalargli più i propri dati.

Bisogna selezionare “disattiva personalizzazione degli annunci” nella pagina di Ads Setting. Se le impostazioni non sono mai state modificate, allora la personalizzazione sarà attiva di default. Ma è possibile eseguire una disattivazione personalizzata categoria per categoria.

GOOGLE TAKEOUT

Ci sono altri due modi per proteggere i propri dati, o per lo meno, essere consapevoli di cosa Google sa di noi. Uno di questi è la pagina Google Takeout, un servizio che consente di fare una copia dei dati archiviati nel proprio account Google e in tutti i servizi Google a esso collegati. La funzionalità è duplice: utilizzando il servizio si possono tenere monitorati tutte le informazioni che abbiamo condiviso con Google, per esempio le foto, le mail, il calendar, Maps e Youtube, ma possiamo anche scaricarle sul pc come backup. Dopo aver inserito le proprie credenziali sarà possibile impostare i tipi di dati relativi ai servizi di Google da esportare.

NAVIGAZIONE IN INCOGNITO

Il secondo modo è la navigazione in incognito che permette di non memorizzare le attività di Google Chrome. Quando si naviga in incognito, Chrome non salva la cronologia di navigazione, i cookie e i dati dei siti o le informazioni inserite nei moduli.
I file scaricati e i preferiti creati vengono mantenuti. Le tue attività sono visibili ai siti web visitati, al tuo datore di lavoro o alla tua scuola e al tuo provider di servizi Internet.

Quando si sceglie di aprire una finestra di navigazione in incognito, si possono bloccare anche i cookies di terze parti. Inoltre, alcuni antivirus, come Kaspersky, hanno messo a punto delle tecnologie contro il tracking che permettono di navigare in privato.

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