Con la Terra nel bel mezzo di una crisi climatica, mandare miliardari nello spazio non è proprio la cosa più eco-friendly da fare.
Il turismo spaziale ha i suoi costi ambientali. Compagnie come SpaceX, Virgin Galactic e Space Adventures vogliono rendere il turismo spaziale alla portata di tutti e alla gente la prospettiva non dispiace.
Se pensavate di aver visto tutti i possibili modi di inquinare l’ambiente, è arrivato il momento di ricredersi. I tentativi di diverse compagnie di avviare un programma di turismo spaziale creeranno, secondo un nuovo studio, una quantità di agenti inquinanti, primo fra tutti la fuliggine emessa dai razzi, tanto da incidere fortemente sul cambiamento climatico globale nei prossimi decenni.
I ricercatori della The Aerospace Corporation di El Segundo, in California, hanno notato che una rapida crescita del mercato del turismo spaziale suborbitale potrebbe svilupparsi nel corso del prossimo decennio, ed hanno esaminato l’impatto sul clima delle emissioni di biossido di carbonio e fuliggine dei circa 1.000 voli suborbitali a razzo che si stima possano partire in un anno.
Il numero è approssimativo ed è quello pubblicizzato durante le recenti campagne di promozione del turismo spaziale.
Nel 2018 il miliardario giapponese Yusaku Maezawa ha pagato a SpaceX una cifra considerevole e mai rivelata per un viaggetto intorno alla Luna.
Qualcuno ha pagato 28 milioni di dollari per volare con il New Shepard di Blue Origin in compagnia del proprietario dell’azienda, il miliardario di Amazon Jeff Bezos, e suo fratello, Mark Bezos.
Il turismo spaziale consiste in capsule, che orbitano a 450 Km dalla Terra viaggiando a 30.000 Km/h, con la possibilità di ospitare a bordo ospiti e astronauti-piloti.
Gli ospiti dell’hotel spaziale potranno trascorrere notti nello spazio, (ad esempio si parla di un costo con una alla cifra esorbitante di 3 milioni di euro), osservando il sole che sorge per 15 volte al giorno e girare attorno al mondo ogni 80 minuti. La quota includerà un corso di addestramento di 8 settimane su un’isola tropicale per i clienti, che a bordo dell’hotel spaziale dovranno utilizzare tute spaziali in velcro che consentiranno loro di muoversi nelle stanze-capsule aderendo alle pareti in stile Spider-Man.
La capsula-albergo sarà raggiungibile dalla Terra con un viaggio di 1 giorno e mezzo e sembra che ci sia grande interesse verso il turismo spaziale, visto che sembra che almeno 43 clienti abbiano già prenotato il proprio viaggio e che almeno 200 persone abbiano mostrato interesse per questo soggiorno galattico. Il Galactic Suite Space Resort è il primo passo verso l’apertura di un genere di turismo che in futuro diverrà comune: a questo proposito ha già visto la luce Spaceport America, il primo impianto costruito specificamente per clienti commerciali nello spazio, realizzato nel New Mexico.
Il costo ambientale dei viaggi spaziali
Per volare i razzi bruciano una quantità esorbitante di propellente al momento del decollo e dell’atterraggio. Può essere il cherosene del Falcon 9 di SpaceX, il metano di Starship o l’idrogeno liquido dell’enorme Space Launch System di Nasa (SLS), ma comunque bruciare questi combustibili ha un impatto sull’atmosfera terrestre.
Non importa insomma il carburante usato, tutti i lanci emettono una grande quantità di calore che attiva l’azoto nell’atmosfera generando i pericolosi ossidi di azoto, come spiega Eloise Marais, docente di geografia fisica allo University College di Londra. Marais studia l’impatto dei combustibili e delle industrie sull’atmosfera.
“A seconda dell’altitudine a cui vengono rilasciati, gli ossidi di azoto possono portare alla formazione o alla perdita di ozono”, dice l’esperta.
Nella stratosfera, dove l’ozono agisce come scudo dalle radiazioni ultraviolette del sole, il calore dei razzi può mangiare parte dell’ozono.
Nella troposfera, che è più vicina al suolo, il calore aggiunge ozono. Ma sfortunatamente a quelle altitudini questo agisce come un gas serra e mantiene il calore.
E ogni combustibile danneggia in maniera diversa l’atmosfera.
“[L’ossido di azoto] è importante, certo, ma i carburanti solidi che vengono bruciati producono cloro” dice Marais. “Il cloro contribuisce alla distruzione dello strato d’ozono ed è molto efficiente in questo”.
Gli idrocarburi come il cherosene e il metano producono anidride carbonica, che è un noto gas serra, ma anche nerofumo, ovvero fuliggine, che assorbe il calore e riscalda ulteriormente la Terra.
Image: Nasa TV
Prima del lancio, la produzione dei propellenti ha già un peso sull’ambiente. Il metano può essere stato ottenuto attraverso il fracking o altri sistemi di estrazione, ognuno con le sue problematiche ambientali, mentre per ottenere idrogeno super freddo si emettono comunque gas serra, a seconda del metodo usato.
Ogni lancio richiede migliaia di tonnellate di propellente per raggiungere lo spazio.
Non è una bella notizia, direte, ma almeno sono pochi i lanci che raggiungono l’alta atmosfera o che vanno nello spazio ogni settimana. Se puntiamo il dito sul calendario ci sono molte probabilità di finire su un giorno che non ha proprio alcun decollo in programma.
Facciamo il paragone con i viaggi aerei. Ci sono ovunque tra gli 80 mila e i 130 mila voli al giorno.
Secondo il dipartimento d’aviazione delle Nazioni Uniti le emissioni di CO2 degli aerei hanno superato le 900 milioni di tonnellate nel 2018 e verranno triplicate nel 2050. Dunque i viaggi aerei contribuiscono anche loro in buona parte al rilascio di ossidi di azoto in atmosfera.
“Se si vive vicino a un aeroporto si respira un’aria molto più malsana di chi è più lontano”, dice Marais.
Paragonato all’effetto di grandi industrie attive 24 su 24, come quella dei trasporti, dell’energia e dell’agricoltura, i viaggi spaziali commerciali non sembrano un gran problema. Per ora.
Negli ultimi 20 anni, solo sette ‘turisti’ sono stati nello spazio, una collaborazione tra la compagnia americana Space Adventures e la russa MirCorp.
Ma se i lanci dei razzi diventano più frequenti, il loro impatto sull’ambiente crescerà di pari passo. Secondo Marais ancora non conosciamo davvero l’effetto dei carburanti per razzi sull’atmosfera e sull’ambiente, perché i ricercatori hanno appena iniziato a studiarlo.
Ma costruire un razzo richiede anche tanto alluminio e acciaio. Per ogni tonnellata di alluminio prodotta, si rilasciano 1,9 tonnellate di CO2. Questo numero sale a 11,5 tonnellate per l’alluminio.
Un modello Starship è fatta da 200 tonnellate di leghe di acciaio. E il conto non include il razzo, che pesa circa altre 300 tonnellate.
È un prezzo salato che possiamo anche pagare in nome della scienza, perché almeno ci sono dei benefici.
Oggetti di tutti i giorni che diamo per scontato, come le le fotocamere dei cellulari, le cuffie wireless, le TAC, il laser per gli occhi e l’isolamento termico delle case hanno la loro origine nei viaggi spaziali.
I programmi spaziali ci hanno insegnato molto sul nostro universo e il nostro pianeta, incluse informazioni importanti su come evolve il meteo e sugli effetti del cambiamento climatico.
Ma immaginiamo un futuro in cui possiamo prenotare un volo spaziale con la stessa facilità con cui organizziamo una gita a Disney World. Il continuo lancio dei razzi renderebbe sempre più evidenti gli effetti negativi.
“Prima di pensare a come sarà il turismo spaziale”, dice Marais, “dovremmo studiare che impatto potrebbe avere sull’ambiente”.
Questo articolo è stato tradotto dall’edizione americana di Mashable.
Secondo lo studio, le particelle di fuliggine emesse dalla flotta dei razzi per il turismo spaziale si accumulerebbero a circa 25 miglia (40 km) di altitudine, tre volte oltre la quota del traffico degli aerei di linea.
A differenza della fuliggine dei jet o delle centrali a carbone, la quale viene iniettata più in basso nell’atmosfera e cade a terra nel giro di poche settimane, le particelle create dai razzi rimangono nell’atmosfera per anni, assorbendo la luce solare in modo più efficiente, impedendo che raggiungano la superficie terrestre. Il risultato è un modello globale di cambiamento spiegato dal ricercatore Michael Mills del National Center for Atmospheric Research (NCAR) di Boulder, Colorado, che lo definisce “sorprendente”.
È stato calcolato che per ogni 1.000 lanci spaziali effettuati la temperatura dei poli aumenterebbero di un grado, il che comporterebbe conseguenze assolutamente disastrose per lo scioglimento dei ghiacci con tutte gli effetti negativi per il clima del nostro pianeta.
Misure per contrastarli devono essere assolutamente trovati prima di mettere in campo dei progetti reali di viaggi spaziali.
Fonti e approfondimenti sul turismo spaziale e l’inquinamento…
Space Perspective https://www.spaceperspective.com
Startup londinese che punta a portare i viaggiatori nella stratosfera in un modo diverso dai competitor. Il progetto di Jane Poynter e Taber MacCallum passa dalla Spaceship Neptune, capsula pressurizzata trascinata da un pallone alto circa 200 metri che ospiterà otto persone più il pilota.
Space Perspective è la prima esperienza di volo spaziale di lusso al mondo, che invita più persone che mai a sperimentare una nuova ed entusiasmante prospettiva che solo lo spazio può offrire. Scortato nello spazio all’interno della capsula pressurizzata dell’astronave Neptune azionata da una mongolfiera ad alte prestazioni, il viaggio di sei ore ultra-confortevole, accessibile e delicato ridefinisce il significato di viaggio nello spazio e nelle meraviglie per il viaggiatore moderno.
L’idea è di guardare il nostro pianeta dallo spazio con una esperienza comoda e indimenticabile, con un viaggio di sei ore che include due ore per arrivare a 30.480 metri di altitudine (punto massimo), altrettante per tornare alla base, individuata nella piattaforma del Kennedy Space Center già utilizzata in passato per gli Shuttle, e altre due ore per navigare sopra l’atmosfera terreste.
Per guardare la Terra dallo spazio – per ammirare le viste stupefacenti e i colori vividi –
è uno spettacolo indimenticabile che gli astronauti chiamano “cambiamento di vita”.
Abbiamo reinventato i viaggi nello spazio.
Invece di allontanarti a razzo dalla Terra ad alta velocità, sali in un viaggio delicato ma emozionante e guardi indietro al nostro pianeta da una prospettiva completamente nuova.
Gli astronauti esclamano che l’esperienza multiforme e trasformativa di vedere la Terra e la linea blu della nostra atmosfera dallo spazio è straordinariamente bella, profondamente avvincente e profondamente commovente. L’accessibilità dell’astronave Neptune apre ai viaggi spaziali, offrendo ai nostri esploratori la stessa straordinaria opportunità degli astronauti: guardare il cosmo e la nostra casa, sperimentando l’espansione meravigliosa della coscienza umana.
https://it.wikipedia.org/wiki/Turismo_spaziale