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ROBOTS fiera robotica mostra rapporto tra uomo e robot The Human Project al Mudec di Milano dal 1 maggio al 1 agosto 2021 Istituto di BioRobotica

Fiera dei robots a Milano Dal 1 maggio al 1 agosto 2021

Dai primi congegni meccanici dell’antica Grecia alle nuove frontiere dell’Intelligenza Artificiale, l’uomo è sempre stato attratto dall’idea di creare un proprio simile artificiale.
Il percorso espositivo racconta la relazione tra l’essere umano e il suo doppio, svelando al pubblico i risultati finora raggiunti, gli straordinari sviluppi tecnologici e le frontiere della robotica e della bionica contemporanea.

Il progetto espositivo, realizzato in collaborazione con i principali istituti di ricerca come l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e l’IIT di Genova, intende offrire una chiave di lettura per il futuro, con un approccio immersivo dal respiro tecnico-scientifico, antropologico e artistico che svela come l’interazione tra uomo e macchina sia sempre più reale.

Quando nasce il concetto moderno di robotica? “I primi segni compaiono negli anni ’30 e ’40”, continua Mazzoni: “ma nella mostra ci sono due prototipi più antichi che hanno influenzato la robotica contemporanea.
L’automa Settala (XV secolo) è un esempio di sincronizzazione tra suono e movimento, che anticipa il tema del coordinamento nei moderni robot.
Poi ci sono le protesi cinematiche di Vanghetti (inizio ‘900) che sono un’anticipazione delle interazioni uomo-macchina alla base delle neuroprotesi: i meccanismi collegati ai muscoli residui del paziente consentivano di attivare le protesi meccaniche della mano”.

Ormai, viviamo già in quel futuro che solo poco tempo fa era solo immaginato. Basti pensare che il primo ‘Blade Runner’, pellicola del 1982 di Ridley Scott sul rapporto tra umani e androidi, fu ambientata nel 2019.

A portare a Milano la relazione dell’uomo con il suo doppio artificiale ci ha pensato il MUDEC, che dal 1 Maggio ospita la mostra Robot.
The Human Project
, promossa dal Comune e prodotta da 24 ORE Cultura-Gruppo 24 ORE, in collaborazione con l’Istituto di Bio Robotica della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.

La fascinazione dell’uomo nel creare il suo doppio

Il percorso della mostra è un viaggio per adulti e bambini, realizzato da tre curatori: Alberto Mazzoni, fisico e bioingegnere, per il lato tecnico-scientifico; Antonio Marazzi, antropologo, per quello antropologico e Lavinia Galli, storica dell’arte, per quello artistico.

Perché l’uomo è così affascinato dal creare un proprio doppio? “Quella di diventare creatore è un’aspirazione antica”, dice Marazzi, “specchiarsi in un altro da sé suscitava meraviglia: in seguito la riproduzione ha virato verso funzioni utili, instaurando un rapporto uomo-macchina più funzionale”.

 
Copia dell’automa proveniente dal museo Manfredo Settala – ditta UNOCAD2015Milano, Civ. Racc. d’Arte Applicata, Castello Sforzesco. Credit: Civ. Racc. d’Arte/Foto Saporetti, Milano

L’androide: una minaccia o un simile?

Spesso nei film di fantascienza si parla di rivolte dei robot, perciò chiediamo a Marazzi la classica domanda che si pongono gli scrittori e gli sceneggiatori e i filosofi da sempre: se l’uomo non debba temere di essere superato dall’androide. “Quando l’elettricità illuminò per la prima volta le città, molti pensarono che saremmo diventati ciechi per l’eccesso di luce. Le reazioni estreme all’innovazione tecnologica ci saranno sempre, ma si deve considerare che si tratta di opere dell’uomo, che resta responsabile delle loro azioni”.

L’intelligenza artificiale può sviluppare “sentimenti”

“Il primo tentativo di creare dei robot simili a noi è del ‘700”, continua Lavinia Galli, “quando Pierre Jaquet Droz creò degli androidi meccanici con tanto di ciglia e movimento delle pupille. Un essere che si muove o parla a scatti però è inquietante, per questo i progettisti contemporanei preferiscono assecondare le nostre percezioni creando robot dalle forme arrotondate e ‘amichevoli’, per evitare la diffidenza”.

Le intelligenze artificiali svilupperanno anche dei sentimenti simili ai nostri? Mazzoni risponde che “ci sono ‘sentimenti’ che sono legati ad azioni: ad esempio, noi ci avviciniamo a ciò che desideriamo o che ci incuriosisce, e ci allontaniamo da ciò che è pericoloso. Questi ‘sentimenti’ possono essere provati senza dubbio dalle intelligenze artificiali. Poi ci sono stati interni non legati ad azioni, come la nostalgia o la speranza: quelli non potranno mai essere provati da un’intelligenza artificiale”.

 

Prototipo di Wall-e presente al Mudec

I consigli dei curatori

Abbiamo chiesto ai tre curatori quali sono gli esemplari da non perdere durante il percorso:

Aspetto tecnico-scientifico: Alberto Mazzoni

Dustbot “È il primo umanoide tra quelli che abbiamo sviluppato all’Istituto di Biorobotica con caratteristiche di design, come forme tonde e occhi grandi che ispirino fiducia e simpatia. È il futuro che ci aspetta, nel quale entreremo in contatto con robot senza farci caso, così come lo si fa con gli sconosciuti sul tram. Il progetto fa anche comprendere la mole di lavoro necessaria per raggiungere questi risultati”.

Aspetto antropologico: Antonio Marazzi

Hiroshi Ishiguro – “L’immagine dello scienziato Hiroshi Ishiguro col suo doppio da lui creato, inquietante perché quasi uguale a lui. L’identificazione può provocare diffidenza come prima reazione: questa viene poi superata, quando si realizza di trovarsi di fronte a una macchina che è ‘solo’ espressione della robotica mimetica”.

Aspetto artistico: Lavinia Galli

La sezione di robotica contemporanea – “Mostra il processo di ‘umanizzazione’ delle funzioni dei robot: ci sono robot che ‘imparano a imparare’, imitando i processi cerebrali, oppure arti artificiali in grado di reagire agli stimoli sfruttando le terminazioni nervose residue. Sono conquiste enormi ed impressionanti”.

 

Hannes – Protesi mano robotica sviluppata da IIT e INAIL 2019 – Genova. Copyright Istituto italiano Teconologia

Fonti e approfondimenti sui robots che potrebbe interessarti

ROBOT

MUDEC Museo delle culture Ufficiale su instagram – https://www.instagram.com/mudec_official/

https://it.mashable.com/5690/robot-mostra-mudec-androidi-tech-scienza

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