È PROBABILE: LO RIVELA UNO STUDIO CHE NE HA VISTO L’EFFETTO SUI METABOLITI DEI MOSCERINI.
L a prolungata esposizione alla luce blu emessa dagli smartphone e da altri dispositivi d’uso quotidiano potrebbe compromettere il funziona- mento di un’ampia gamma di cellule e, quindi, accelerare l’invecchiamento.
È stato accertato nei moscerini della frut- ta ma le sostanze chimiche interessate sono presenti anche nelle nostre cellule, per cui gli studiosi della Oregon State University (Usa), a cui si deve la scoperta, ipotizzano che i risultati possano essere, almeno in parte, estesi agli umani.
IPERILLUMINATI
Moscerini esposti per due settimane alla luce blu avevano li- velli alterati di alcuni metaboliti, mole- cole che derivano dalla trasformazione chimica di ciò che viene introdotto nel corpo (ad es. il cibo) o è prodotto dall’or- ganismo, affinché possa essere utilizzato o eliminato. Il che indica che le loro cel- Jule non funzionavano in modo ottimale.
E spiega l’invecchiamento precoce e la minore longevità dei moscerini colpiti ininterrottamente da questa luce.
Tutta via, come hanno precisato gli scienziati le persone sono esposte molto meno intensa una luce blu di quella con cui sono stati “trattati” gli insetti, per cui il supposto danno cellulare dovrebbe co- munque essere minore.
Fonte Focus
I settantenni di domani avranno i vasi sanguigni
precocemente invecchiati per i disturbi del sonno
legati all’uso eccessivo dei dispositivi mobili
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