Pier Paolo Pasolini regista scrittore e intellettuale italiano a tutto tondo che ha rivoluzionato la letteratura italiana.
La sua figura, così come la sua morte, oggi fa ancora molto discutere ecco le curiosità blogs e video sulla sua vita opere letterarie films e morte carriera e curiosità sulla vita privata notizie recenti, i premi vinti foto e i video….
Poliedrico e versatile, il pensiero di Pasolini costituì un caso isolato nel suo tempo.
Le sue idee espresse sulla società italiana furono radicali e, spesso, in controtendenza ed è per questo che fu spesso demonizzato dai suoi contemporanei.
Pier Paolo Pasolini nasce a Bologna 5 marzo 1922 muore ammazzato a Ostia 2 novembre 1975) è stato un poeta, scrittore, regista, sceneggiatore, attore, paroliere, drammaturgo e giornalista italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi come pittore, romanziere, linguista, traduttore e saggista, non solo in lingua italiana, ma anche friulana.
I rapporti di Pasolini con la Chiesa furono sempre piuttosto complicati.
La personalità di Papa Giovanni XXIII colpì così tanto Pasolini che il regista lo inserì nei titoli di testa de Il Vangelo secondo Matteo con la seguente dedica: “Alla cara, lieta, familiare figura di Giovanni XXIII”.
Le riprese de Il Vangelo secondo Matteo erano pronte per il primo “ciak”, ma Pasolini non aveva ancora trovato l’attore che avrebbe interpretato Gesù.
Pier Paolo Pasolini è definito senza alcun dubbio come uno degli intellettuali più importanti del secondo dopoguerra oltre che il massimo interprete della nuova Italia repubblicana, verso la quale fu molto critico. Si scagliò contro la borghesia e a favore della classe operaia, dei poveri e degli oppressi.
Dal punto di vista politico Pier Paolo Pasolini era di orientamento marxista, ma il suo pensiero fu sempre indipendente. Criticò i movimenti studenteschi del ‘68 definendo i rivoltosi “figli di borghesi che giocavano a fare la rivoluzione con i soldi di papà”.

La sua vita fu difficile anche a causa delle discriminazioni per la sua omosessualità.
Pier Paolo Pasolini si affermò come scrittore, poeta e regista soprattutto dagli anni ’60 del Novecento. Pasolini è stato uno dei protagonisti della scena culturale del Novecento, nella letteratura e anche nel cinema.
La sua figura molto controversa fu all’epoca al centro di numerosi dibattiti e processi giudiziari, spesso dovuti alla sua omosessualità.
Uno dei luoghi in cui vive da bambino è Casarsa del Friuli, un posto al quale sarà molto affezionato e al quale dedicherà la sua prima raccolta di liriche, “Poesie a Casarsa”, scritte nel dialetto friulano.
Si appassiona subito alla letteratura, perciò si iscrive alla facoltà di Lettere all’Università degli Studi di Bologna.
Biografia di Pier Paolo Pasolini
1922: Nasce a Bologna.
1939: Si iscrive a Lettere e inizia a interessarsi alla scrittura
1942: Per sfuggire alla guerra si rifugia a Casarsa nel Friuli, paese della madre, dove apre una scuola e pubblica le prime poesie
1950: Si trasferisce a Roma, dove si inserisce nel mondo della letteratura e del cinema, vivendo in forti ristrettezze economiche
1955: Esce Ragazzi di vita, che ottenne grande successo ma subì un processo
1961: Esordio come regista con il film Accattone, che consacra il suo successo e lo rende un personaggio pubblico
1975: Muore assassinato a Ostia
La canzone in dialetto napoletano “Fenesta ca lucive” fu utilizzata più volte da Pasolini nei suoi film.
In primis la fece cantare ai “banditi” napoletani in Accattone, poi la inserì nuovamente sia ne Il Decameron (1971) che ne I racconti di Canterbury (1972).
La presenza di Pasolini come attore nei panni di Giotto ne Il Decameron inizialmente non era prevista. Infatti il ruolo doveva essere interpretato da Sandro Penna, il quale però si ritirò all’ultimo.
Il suo successo inizia nel 1955 quando comincia a far parlare di sè come scrittore, grazie alla pubblicazione di “Ragazzi di Vita”, pubblicato da Garzanti.
Il libro sarà escluso dal premio Strega e dal premio Viareggio nello stesso anno, visto anche l’intervento spietato della critica, che mal tollerava il tema, decisamente scabroso per l’epoca, della prostituzione omosessuale maschile.
Seguiranno altri successi e altre polemiche letterarie, da “Una vita violenta”, fino ad arrivare a “Petrolio” e alla sua raccolta di “Scritti Corsari”.
Il suo impegno nel mondo del cinema è cominciato invece con la collaborazione con uno dei più grandi registi italiani di sempre, cioè Federico Fellini.
I due realizzano insieme il film “Le notti di Cabiria”.
Pier Paolo comincia poi a camminare da solo sulle sue gambe realizzando film che hanno segnato la storia del cinema italiano, come “Accattone”, “Mamma Roma”, “Il Vangelo secondo Matteo”, “Il Decameron” e il tanto discusso “Salò o le 120 giornate di Sodoma”, che racconta gli ultimi depravati giorni della repubblica sociale lombarda. Purtroppo non finirà mai di girare l’incompiuto “Porno-Teo-Kolossal”, cominciato nell’anno della sua morte, cioè nel 1976.

Provocatore, per vocazione e necessità, Pier Paolo Pasolini ha espresso il suo estro nelle diverse forme che l’arte offre.
Tra la narrativa, la poesia, ma anche la saggistica, approda nel 1961 anche al cinema, dirigendo Accattone. Proprio nella sua progressiva scoperta della settima arte ha stretto un sodalizio, forse più personale che artistico, con un mostro sacro del grande schermo: Anna Magnani.
Pier Paolo Pasolini in un’intervista rilasciata a Il Giorno, nel marzo 1962, ammise ciò che più di tutto lo legava a Anna:
“L’angoscia. Siamo due esseri pietrificati dall’angoscia. Per questo il nostro incontro è così difficile: perché è l’incontro di due angosce, e quindi di due personalità non modificabili“. Un sentimento che, d’altronde, appartiene a chi l’arte la vive nella sua forma più passionale. Proprio in virtù della rispettiva passionalità, infatti, per molti l’incontro avrebbe potuto dare un esito infausto. Eppure, come Santangelo ricorda in Mamma Roma tigra ammansita, “la dolcezza e la calma del regista hanno conquistato il carattere difficile dell’attrice ottenendone un’inconsueta docilità“.
Pier Paolo Pasolini nel corso della sua vita venne denunciato e processato moltissime volte, così tante che non basterebbe un libro per raccontarle tutti.
Venne addirittura accusato di rapina! Qui ricorderemo solo il processo a Ragazzi di vita, libro accusato di essere pornografico. Da questa incredibile denuncia Pasolini venne assolto grazie alle testimonianze favorevoli di alcuni intellettuali italiani, tra cui Ungaretti.
Quel processo contro un libro era in realtà un processo contro la persona stessa di Pasolini, le sue idee e il suo impegno civile.
Ce lo conferma Moravia quando, riguardo la denuncia ad un’altra opera di Pier Paolo Pasolini, scrive con amara ironia:
«L’accusa era quella di vilipendio alla religione. Molto più giusto sarebbe stato incolpare il regista di aver vilipeso i valori della piccola e media borghesia italiana».
Alcuni Aforismi detti le frasi di Pier Paolo Pasolini
Presento una raccolta di frasi, citazioni e aforismi di Pier Paolo Pasolini.
La mia indipendenza, che è la mia forza, implica la solitudine, che è la mia debolezza.
Il successo è l’altra faccia della persecuzione.
Il mondo è dei bravi ma i cojoni se lo godono.
Io so perché sono un intellettuale, uno scrittore, che cerca di seguire tutto ciò che succede, di conoscere tutto ciò che se ne scrive, di immaginare tutto ciò che non si sa e che si tace; che coordina fatti anche lontani, che mette insieme i pezzi disorganizzati e frammentari di un intero coerente quadro politico, che ristabilisce la logica là dove sembrano regnare larbitrarietà, la follia e il mistero.
Era una caldissima giornata di luglio. Il Riccetto che doveva farsi la prima comunione e la cresima, s’era alzato già alle cinque; ma mentre scendeva giù per via Donna Olimpia coi calzoni lunghi grigi e la camicetta bianca, piuttosto che un comunicando o un soldato di Gesù pareva un pischello quando se ne va acchittato pei lungoteveri a rimorchiare.
Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura.
Nel tempo dell’inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario.
Certe cose sono sconvolgenti e inaccettabili alla comune coscienza. La comune coscienza è inadattabile alle atrocità. E ci sarà pure qualche ragione. Forse perché essa, in realtà, le vuole. La comune coscienza prima non ha accettato le atrocità naziste, e poi ha preferito dimenticarle.
Certe cose atroci architettate o comunque volute dal Potere (quello reale non quello sia pur fittiziamente democratico) sono comunissime nella storia: dico comunissime: eppure alla comune coscienza paiono sempre eccezionali e incredibili.
Vogliamo ridere, essere innocenti, aspettare
qualcosa dalla vita, chiedere, ignorare.
E io ritardatario sulla morte, in anticipo sulla vita vera, bevo l’incubo della luce come un vino smagliante.
Lo sapevi, peccare non significa fare il male: non fare il bene, questo significa peccare.
Amo ferocemente, disperatamente la vita.
E credo che questa ferocia, questa disperazione mi porteranno alla fine.
Amo il sole, l’erba, la gioventù.
L’amore per la vita è divenuto per me un vizio più micidiale della cocaina.
Io divoro la mia esistenza con un appetito insaziabile.
Come finirà tutto ciò? Lo ignoro.
Ma io sono un uomo che preferisce perdere piuttosto che vincere con modi sleali e spietati. Grave colpa da parte mia, lo so!
E il bello è che ho la sfacciataggine di difendere tale colpa, di considerarla quasi una virtù.
Finché l’uomo sfrutterà l’uomo, finché l’umanità sarà divisa in padroni e servi, non ci sarà né normalità né pace.
La ragione di tutto il male del nostro tempo è qui.
La verità non sta in un solo sogno ma in molti sogni.
La morte non è nel non poter comunicare ma nel non poter più essere compresi.
Solo l’amare, solo il conoscere conta, non l’aver amato, non l’aver conosciuto.
Chi si scandalizza è sempre banale: ma, aggiungo, è anche sempre male informato.
L’altro è sempre infinitamente meno importante dell’io ma sono gli altri che fanno la storia.
FILM PIÙ RECENTI DI PIER PAOLO PASOLINI
La rabbia di Pasolini Ruolo: Regista Anno: 2008
Salò o le 120 giornate di Sodoma Ruolo: Regista Anno: 1975
Il fiore delle mille e una notte Ruolo: Regista Anno: 1974
I racconti di Canterbury Ruolo: Regista Anno: 1972
La morte di Pier Paolo Pasolini
La vita di Pasolini si concluse con un tragico epilogo sulla spiaggia di Ostia: un omicidio che ha ancora alcuni risvolti insoluti.
Links alle fonti video Youtube poesie scene films la vita è la morte e ricerche Google su Pier Paolo Pasolini…
https://www.studenti.it/pier-paolo-pasolini-biografia-opere.html
https://www.comingsoon.it/personaggi/pier-paolo-pasolini/79786/biografia/
https://www.robadadonne.it/vip/pier-paolo-pasolini/
https://www.donnemagazine.it/pier-paolo-pasolini-chi-era/
Pier Paolo Pasolini: quel legame profondo con Anna Magnani
Pier Paolo Pasolini: vita, carriera, curiosità