Questa storia su Gesù di Nazareth e il giardiniere è una pura invenzione di fantasia, che prende spunto da alcuni elementi biblici sulla saggezza divina….spero vi piaccia.
Betlemme, anni dopo la nascita. Gesù, ormai uomo, si era allontanato dalla folla e dai discepoli, rifugiandosi in un giardino appartato.
Qui, tra le rose e gli ulivi, trovava pace e ispirazione.
Un giorno, mentre innaffiava un roseto, incontrò un anziano giardiniere, dai capelli brizzolati e gli occhi sereni.
“Belle rose, quelle che coltivi,” disse il giardiniere, ammirando i fiori.
Gesù sorrise. “Sono un dono di Dio, penso.”
L’anziano annuì, poi, con voce calma, chiese: “Ma chi è Dio per te, giovane?”
Gesù esitò un momento, poi rispose: “È amore, è luce, è la forza che muove il mondo.”
Il giardiniere sorrise ancora. “E tu, cosa sei?”
Gesù rimase sorpreso dalla domanda. “Io… sono un semplice uomo, che cerca di seguire la volontà di Dio.”
“E se ti dicessi che sei molto più di questo?”
Gesù alzò lo sguardo, incuriosito. “Cosa intendi?”
L’anziano si avvicinò, posandogli una mano sulla spalla. “Tu porti dentro di te un potere immenso, un potere che può cambiare il mondo.”
Gesù scossò il capo, incredulo. “Non sono degno di tanto.”
“Tutti siamo degni, giovane,” replicò l’anziano. “Ma pochi hanno il coraggio di accettare la propria divinità.”
In quel momento, una brezza leggera accarezzò i loro volti, e Gesù sentì un profondo senso di pace.
Capì che l’anziano giardiniere non era un uomo qualunque, ma una manifestazione della saggezza divina.
“Grazie,” disse Gesù, con gli occhi lucidi. “Mi hai aperto gli occhi.”
Da quel giorno, Gesù continuò a coltivare il suo giardino, ma con una nuova consapevolezza.
Capì che la sua missione non era solo quella di predicare, ma anche di prendersi cura di tutto ciò che lo circondava, con amore e compassione. e così, mentre innaffiava le rose, parlava con gli uccelli e accarezzava i gatti, sentiva la presenza di Dio in ogni cosa.
Note:
- L’umanità di Gesù: L’obiettivo è quello di mostrare Gesù non solo come figura divina, ma anche come uomo con dubbi, paure e bisogni.
- Il giardiniere come simbolo: L’anziano giardiniere può essere visto come una rappresentazione della saggezza divina.