E’ stato cantautore e compositore, musicista, regista e pittore. Ha spaziato tra una grande quantità di generi, dalla musica pop a quella colta, toccando momenti di avanguardia e raggiungendo una grande popolarità….
Franco era nato il 23 marzo 1945 a Riposto, allora Ionia, in provincia di Catania, ha sempre cercato di fare una musica rituale perchè la musica ha qualcosa di sacro quando si fà in un certo modo, e qualcosa di sacro ti fà entrare in zone dove l’attenzione si fà allarmante.
Il silenzio è una ricerca, è uno stato che bisogna raggiungere, non basta stare id fronte a un albero o un fiore per avere silenzio, a volte i pensieri sono cosi’ tumultuosi che fanno più rumore del traffico di New York.
“Franco Battiato unico nel suo genere, con una forte radice spirituale, più che religiosa, nella sua opera artistica.
La sua assoluta e completa apertura alla dimensione della spiritualità è una rarità nel mondo musicale italiano.” Antonio Spadaro.
Un maestro tout-court, di pensieri e musica: un grande precursore di tempi e mode, convinto, a ragione, della possibilità di una “terza via” che avrebbe potuto percorrere la musica italiana degli anni 70. Tra il cantautorato politico e la “bella canzone”, Battiato creò, rese importante e consacrò alla popolarità la musica culturale: la sua militanza è sempre stata intellettuale, la sua produzione è rimasta infinita perché ha sfidato lo spirito del tempo costringendolo alla tregua.
E così, brani straordinariamente pop, diventano manifesti di una rivoluzione fatta di misticismo, filosofia, ricerca e sperimentazione: la Bandiera Bianca, canzone simbolo che corre lieve su nervi e orecchie, è quella sollevata al suono della Voce del Padrone, che, oltre a essere un messaggio sociale chiarissimo è il titolo del primo album a vendere più di un milione di copie nella storia della musica italiana.
Disco di platino con oltre un milione di copie vendute, “La voce del padrone” consacra il successo di Franco Battiato.
È il 1981 e la raccolta con “Bandiera bianca”, “Cuccurucucù” e “Centro di gravità permanente” resta in cima alla classifica per 18 settimane, diventando l’album più venduto dell’autore esordiente.
A distanza di trent’anni, la rivista musicale Rolling Stone lo inserisce al secondo posto tra gli album italiani migliori di sempre.
Quel disco che dal 1981 ad oggi è stato in grado di scuotere e percuotere le particelle subatomiche di un panorama musicale ristagnante, creando onde d’urto che via via si sono andate amplificando, creando ascoltatori, appassionati, emuli, collaboratori, epigoni ed eredi.
VILLA DI MILO
La dimora che Battiato non ha quasi mai lasciato, e in cui era solito ritirarsi durante i lunghi periodi di meditazione e lavoro artistico, si trova a Catania, nel borgo turistico di Milo, alle falde dell’Etna.
A causa, sembra, di un errore, fu in vendita per un breve periodo nel 2019. Tramite l’annuncio si scoprì che Villa Grazia si estende per 800 metri quadri.
L’artista ha fatto parlare di sé per il grande numero di stili che ha approfondito e combinato tra loro in modo eclettico e personale: dopo l’iniziale fase pop degli anni sessanta, è passato al rock progressivo e all’avanguardia colta nel decennio seguente. Successivamente, è ritornato sui passi della musica leggera approfondendo anche la canzone d’autore.
Fra gli altri stili in cui si è cimentato vi sono la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica. Lungo la sua carriera, in cui ha ottenuto un vistoso successo di pubblico e critica, si è avvalso dell’aiuto di numerosi collaboratori fra cui il violinista Giusto Pio e il filosofo Manlio Sgalambro (coautore di molti suoi brani).
I suoi testi riflettono i suoi interessi, fra cui l’esoterismo, la teoretica filosofica, la mistica sufi (in particolare tramite l’influenza di G.I. Gurdjieff) e la meditazione orientale.
Il musicista si è anche cimentato in altri campi come la pittura e il cinema.
È uno tra gli artisti con il maggior numero di riconoscimenti da parte del Club Tenco, con tre Targhe e un Premio Tenco.
Franco battiato Il più grande di tutti, il più altero e prossimo, il più semplice e profondo, il più intenso e leggero, il più corporeo e astratto, del più irraggiungibile tra i grandi cantautori italiani.
Difficile incasellarlo, impossibile metterlo all’interno di un genere, dargli una pur semplice etichetta, e quindi se c’è un modo semplice per spiegare il suo lavoro è quello di chiamarlo “artista” e godere della sua musica senza tempo, ma anche del suo cinema, della sua pittura.
Nella sua lunghissima carriera ha consegnato brani indimenticabili come La cura, Centro di gravità permanente, Voglio vederti danzare.
Battiato nato a Riposto, allora chiamata Ionia, il 23 marzo 1945.
In occasione del suo 76esimo compleanno, lo scorso marzo, era stato ripubblicato La voce del padrone, album capolavoro del 1981.
Ma la sua grandezza è legata anche al numero di stili che ha frequentato e mescolato tra loro: il pop degli anni sessanta, il rock progressivo (tra i primi in Italia a introdurlo), la canzone d’autore passando per la musica etnica, quella elettronica e l’opera lirica.
La carriera di Battiato è nata negli anni Sessanta quando, assieme al compaesano Gregorio Alicata, forma il duo de «Gli Ambulanti».
Le loro sono canzoni di protesta e i due artisti si esibiscono davanti alle scuole. A scoprirli e farli conoscere al grande pubblico, Giorgio Gaber.
Ma la mutevolezza di Battiato era solo agli inizi. Nel decennio successivo l’artista si era dedicato completamente alla musica sperimentale, affidandosi alle sonorità elettroniche.
Gli anni Ottanta sono quelli del grande successo: nel 1981 Alice porta a Sanremo un brano co-firmato dal cantautore, Per Elisa: la canzone vince il Festival.
Alcuni dei suoi brani sono entrati ormai nella storia del costume: l`era del cinghiale bianco, prospettiva nevskij, centro di gravità permanente, bandiera bianca, cuccurucucù, voglio vederti danzare, la stagione dell`amore, e ti vengo a cercare, povera patria, la cura.
Battiato è stato un precursore della musica elettronica, era un cultore di musica classica e sinfonica che nei suoi racconti sembra essere praticamente l’unica musica che ascoltava.
Però la lista delle sue collaborazioni va da Claudio Baglioni ai CSI, da Enzo Avitabile a Pino Daniele, dai Bluvertigo a Tiziano Ferro, Celentano, Subsonica, Marta sui Tubi, senza contare il decisivo ruolo svolto nelle carriere di Alice e Giuni Russo.
I giovani vedono ancora oggi in lui un modello di originalità e di curiosità, quelli più grandi un difensore dell’intelligenza in un mondo che troppo spesso ne dimentica l’importanza.
Anche per Battiato è una consacrazione, confermata dall’album La voce del padrone, che contiene tra gli altri brani Centro di gravità permanente e Cuccurucucu.
Tra i suoi altri brani di grande successo, La cura, del 1996.
È morto Franco Battiato. Il cantautore si è spento oggi nella sua residenza di Milo, era malato da tempo. Dopo la frattura al femore e al bacino era riapparso sui social ma non più in pubblico. Era nato a Jonia il 23 marzo del 1945, aveva 76 anni.
La conferma è stata data dalla famiglia che fa sapere che le esequie si terranno in forma strettamente privata e ringrazia tutti per le innumerevoli testimonianze di affetto ricevute.
Leggi Articoli, scopri siti e blogs su Franco Battiato e le sue opere…
Sito Ufficiale di Franco Battiato https://www.battiato.it
Cerca tutti gli articoli siti e blog di Franco Battiato su Google
https://it.wikipedia.org/wiki/Franco_Battiato
La morte di Franco Battiato 18 maggio 2021
Qual era la sua malattia? Negli ultimi anni intorno al compositore e maestro c’era stato grande riserbo per quanto riguarda le sue condizioni di salute.
Nel novembre 2017, un incidente domestico nella sua abitazione a Milo gli aveva provocato la frattura di femore e bacino.
Battiato aveva dovuto annullare i quattro concerti che aveva in programma e iniziare un lungo periodo di convalescenza, durante il quale non aveva diffuso nessuna foto sui social network.
Solo nel 2018 Franco Battiato era riapparso in una foto pubblicata su Facebook dal cantautore Luca Madonia, nella quale il Maestro era immortalato con un bicchiere di vino bianco e il piatto ancora vuoto in attesa del pranzo.
Dopo quell’incidente domestico, Battiato non si era più fatto vedere in pubblico, ma solo in qualche rara apparizione sui social, alimentando la preoccupazione dei fan sulle sue condizioni di salute
Dal 2019 l’artista si era ritirato dalle scene.
Da quel momento hanno iniziato a rincorrersi diverse voci su una sua presunta malattia, corredate da scatti rubati della sua casa di Milo, alle pendici dell’Etna. Fino purtroppo alla tragica notizia di oggi della morte, a soli 76 anni.
Quasi nessuno può dire con certezza quale fosse il male contro cui lottava Battiato, una sorta di malattia misteriosa che rende enigmatico fino alla fine un personaggio che ha fatto del mistero la sua cifra essenziale.
A marzo del 2019, pochi mesi prima del suo ritiro a vita privata il cantautore aveva annunciato la lavorazione al nuovo disco rassicurando il pubblico circa il suo stato. “A chi mi chiede della mia salute – faceva sapere – dico che il peggio è passato. Ora va molto meglio, sono tornato a mio agio con la pittura e talvolta mi siedo al pianoforte. Oggi sto lavorando ad un brano nuovo”. In occasione dell’uscita di quest’ultimo disco, “Torneremo ancora”, era stato diffuso un video, ma con l’audio silenziato e solo qualche immagine vicino al suo manager, Franz Cattini, che aveva detto: “Non possiamo dire che stia male, quando lo sentiamo al telefono dice di stare bene. Ma non sta sufficientemente bene da poter essere qui a parlare con tutti noi”.
Ad allarmare i fan era stata in particolare l’intervista che l’amico del “Maestro” Roberto Ferri aveva rilasciato a Fanpage: “L’etichetta e il manager Franz Cattini hanno voluto tirare fuori qualcosa per tenere vivo quello che, purtroppo, è già morto”, riferendosi all’uscita dell’album “Torneremo Ancora”, considerata da Ferri una trovata commerciale, perché lo stato di salute del cantante sarebbe grave già da un anno.
Viene fuori un passaggio di “Io non sono più io”, provino di un brano che, secondo il magazine MOW, sarebbe l’ultimo inedito di Franco Battiato.
“Ho bisogno di sognare quello che non riesco a fare ed il mio sentirmi male mi fa credere anche in Dio”.
È un brano registrato alla Siae e che vede il maestro come autore delle musiche e Roberto Ferri del testo.
Battiato era gravemente malato da tempo. Sarebbe stata un lunga malattia a tenerlo lontano dalle scene.
Ad alimentare le foci sulle sue condizioni di salute fu Roberto Ferri, cantautore, paroliere e amico di Battiato, il quale in un post gli dedicò una poesia che secondo alcuni fu la conferma che Battiato soffrisse di Alzheimer. «Ode all’amico che fu e che non mi riconosce più», scrisse in quel post………..
il suo amico e collaboratore Roberto Ferri ha dichiarato: “Avevo saputo che Franco era alimentato con un sondino e si sa che quando si arriva a questo punto, il tempo di vita è agli sgoccioli. È morto nell’affetto e nell’amore, penso che sia stato amato fino alla fine dai suoi cari, ne sono convinto. E lo sarà ancora di più dal suo pubblico”. Purtroppo, ha proseguito Ferri, “alla sua morte ero ormai preparato, perché sapevo che soffriva di una malattia neurologica. Dopo che lui non mi riconosceva più, ho interrotto i rapporti perché non riuscivo più a parlarci, era da un’altra parte del mondo”.
Franco Battiato è morto senza accorgersene. Questo è quanto emerge dalle dichiarazioni rilasciate da Michele, fratello del celebre cantautore, al quotidiano “Il Corriere della Sera”, a cui ha raccontato gli ultimi istanti di vita del grande Maestro, rigorosamente con la “M” maiuscola. “Nelle ultime ore – ha asserito – non ha capito, non c’era più, per sua fortuna avvolto da un coma profondo… Franco cominciava da giorni a perdere le facoltà. Si è arrivati a un deperimento organico per cui, pian piano, si è quasi asciugato.
Non si è accorto del trapasso. Circondato da me, mia moglie, mio genero, i nipoti, i collaboratori e due medici che non ci hanno mai lasciato”.
Si è spento nella mattina del 18 maggio 2021 nella sua residenza Franco Battiato. Lo rende noto la famiglia che “ringrazia tutti per le innumerevoli testimonianze di affetto ricevute”. Saranno celebrati domani mattina in forma strettamente privata e riservata, nella sua villa di Milo (Catania), i funerali dell’artista.
Uno dei medici che era lì ha rivelato che le ultime parole di Battiato pronunciate con serenità sono state “Va bene così…”.
È un sacerdote amico dell’artista e della famiglia a presiedere la cerimonia.
Secondo quanto appreso, la salma viene cremata e le ceneri conservate nella cappella di famiglia….
Continua a leggere sulla morte di Battiato su questi siti e blogs…..
https://www.quotidiano.net/cronaca/franco-battiato-morto-1.6377030
https://www.tpi.it/spettacoli/franco-battiato-cause-morte-20210518785722/
https://www.vogue.it/news/article/addio-a-franco-battiato-cinque-canzoni-per-ricordarlo
https://www.rollingstone.it/musica/franco-battiato-grazie/561919/
https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2021/05/18/news/e_morto_franco_battiato-301522798/
Franco Battiato videoclip concerti canzoni musica aneddoti e interviste
RIP grande Franco sono accanto a te nel tuo “CENTRO DI GRAVITA’ PERMANENTE supererò le correnti gravitazionali” sei e sarai sempre un grande artista!
Grullo Grulli 18 Maggio 2021