Gli astronauti, a 400 km sopra le nostre teste, possono vedere l’alba e il tramonto sedici volte in 24 ore a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.… Cosa mangiano sulla ISS? Come dormono ? Come si lavano?… e molte altre curiosità Vlog e video sulla ISS intorno alla terra..
Tutte le cose belle devono finire, ma sarà comunque triste quando alzeremo lo sguardo al cielo notturno e non potremo più vedere la ISS che ci guarda con le palpebre.
La ISS rimarrà sempre un faro di speranza per una cooperazione internazionale pacifica e produttiva.
Dopo la lettura di questa pagina Mi auguro che tu ne esca non solo informato ma ispirato su tutte le possibilità che la ISS ha aperto per la razza umana… G. G.
Come è stata montata la ISS?
L’assemblaggio della Stazione Spaziale Internazionale ha costituito un imponente sforzo di architettura spaziale, iniziato nel novembre del 1998.
I moduli russi, con l’eccezione di Rassvet, sono stati messi in orbita tramite lanciatori senza equipaggio e agganciati in modo automatico.
Come si cucina sulla ISS?
La Stazione è dotata di due scaldavivande, un frigorifero e un distributore d’acqua.
I cibi solidi sono serviti su un vassoio magnetico dove sono attaccate le posate, mentre bevande e zuppe si sorseggiano tramite cannucce (per evitare la dispersione nella Stazione).
Gli astronauti hanno a disposizione il cosiddetto bonus food, una scorta di cibo aggiuntivo e personalizzato che possono portare con sé dalla Terra.
Luca Parmitano aveva scelto lasagna e tiramisù.
Samantha Cristoforetti ha scelto pietanze a base di pesce azzurro e carne bianca.
L’equipaggio a bordo della ISS può vedere l’alba e il tramonto 16 volte in 24 ore.

Ciò accade perché la ISS orbita attorno alla Terra una volta ogni 1,5 ore. Come puoi immaginare, questo può assolutamente devastare i programmi del sonno degli astronauti.
Poiché sulla ISS c’è solo la microgravità, gli astronauti non possono semplicemente sdraiarsi sul letto.
Invece, dormono in sacchi a pelo attaccati alle pareti delle cabine dell’equipaggio, minuscoli scomparti abbastanza grandi da contenere una persona all’interno.
La maggior parte delle ricerche condotte a bordo della ISS si concentra sulla vita nello spazio.

Quando gli astronauti non dormono, mangiano o non si rilassano, conducono esperimenti scientifici avanzati.
Gli esperimenti includono il tentativo di coltivare piante in microgravità, testare quanto bene i microbi possono sopravvivere nello spazio, studiare come lo spazio influisce sul DNA e persino se è possibile la normale riproduzione umana!
Quest’ultimo non è stato ancora testato sull’uomo, ma sono stati effettuati diversi test sugli animali, che non sembrano favorevoli.
Come si smaltiscono le immondizie sulla ISS?
Semplice: si disintegrano, l’inceneritore è la nostra atmosfera.
Feci e oggetti da buttare (per esempio indumenti sporchi e strumenti rotti) vengono accatastati nella stiva dell’Atv (Veicolo automatico di trasferimento) dell’Esa.
Quando è pieno, viene fatto tuffare nell’atmosfera a velocità ipersonica e si disintegra in circa 700 pezzi. “L’impatto sul nostro pianeta e sulla sua atmosfera”, precisa l’Esa, “è praticamente nullo”.
L’unico pezzo dell’Atv che sopravvive è il motore, ma la traiettoria di rientro è calcolata in modo tale che i residui solidi si tuffino in una grande area disabitata dell’oceano Pacifico.
La ISS è in continua evoluzione

Entro il 2011, la stazione spaziale aveva accumulato più di 150 diversi componenti e quattordici moduli pressurizzati, con gli astronauti che hanno registrato più di 1.000 ore nello spazio, collegando tutti i pezzi.
Altri cinque moduli sono stati aggiunti negli undici anni successivi, con altri moduli già in lavorazione.
Come fa la Stazione a comunicare con la Terra?
Le comunicazioni Iss-Terra sono possibili “grazie al sistema satellitare Tdrs (Tracking and Relay Data Satellites) che la Nasa si divide, per esempio, con l’esercito americano: questi satelliti sono in orbita geostazionaria (ovvero se si guarda il satellite dalla Terra sembra occupare in cielo sempre la stessa posizione) a 36 mila chilometri.
Vengono usati come ripetitori per le comunicazioni e l’invio di dati per i veicoli spaziali – tra cui appunto la Iss”. I dati della Stazione comprendono sei canali video, i flussi degli esperimenti a bordo e la telemetria, e i collegamenti avvengono via radio sulle bande S e Ku.
Gli astronauti a bordo della ISS devono fare intensi esercizi quotidiani

Stranamente, vivere nello spazio non fa bene al corpo umano.
Uno dei fattori più significativi è la quasi assenza di gravità , che può far perdere densità alle ossa di un astronauta e far svanire lentamente i muscoli.
È qui che entra in gioco l’esercizio, poiché può aiutare a prevenire questi problemi.
La Stazione Spaziale Internazionale è stata costruita tra il 1998 e il 2011.

La ISS non è stata creata da una sola nazione, ma da un’ampia collezione di diverse agenzie spaziali nazionali.
Alcuni moduli sono stati creati dagli Stati Uniti e altri sono stati creati da Russia, Europa, Giappone e Canada negli anni ’90 e all’inizio degli anni 2000.
L’assemblaggio vero e proprio iniziò nel 1998 quando il primo modulo, lo Zarya di fabbricazione russa, fu lanciato su un razzo russo Proton.
Il resto dei moduli sono stati tutti traghettati sulla ISS dagli Space Shuttle della NASA .
Che acqua si beve a bordo della ISS?
L’acqua che bevono gli astronauti a bordo della Iss è sempre la stessa – quella che si ottiene attraverso il sistema di riciclo della Stazione (sì, anche dall’urina e da quella evaporata dai capelli, per esempio).
Di tanto in tanto, però, i veicoli cargo che arrivano dalla Terra portano taniche da 400 litri di acqua fresca, prelevata dal Pian del Mussa della centrale di Venaria e dalla centrale di Grugliasco.
Il tempo più lungo trascorso sulla ISS da un astronauta è di 340 giorni.

Il cosmonauta russo Mikhael Kornienko e l’astronauta americano Scott Kelly sono stati i due fortunati che hanno potuto trascorrere il tempo da record a bordo della ISS.
L’esperimento più eccitante ha richiesto poco o nessun lavoro da parte degli astronauti, poiché hanno studiato gli effetti a lungo termine dell’essere nello spazio.
Gli scienziati sono stati in grado di fare confronti accurati, poiché sono stati in grado di studiare sia Scott Kelly che suo fratello gemello identico legato alla Terra, Mark.
Non rimarrà per sempre nello spazio.

Molti dei moduli sulla ISS sono già piuttosto datati poiché la tecnologia utilizzata è avanzata a passi da gigante da quando sono stati creati.
Ciò significa che mentre la ISS potrebbe teoricamente rimanere nello spazio molto più a lungo del previsto, alla fine diventerà inutile.
Il tempo della ISS nello spazio è già stato esteso alcune volte, ma la sua fine è ora in vista.
Nel gennaio 2022, la NASA ha annunciato l’intenzione di deorbitare la ISS nel gennaio 2031 e schiantarla in una parte remota dell’Oceano Pacifico meridionale.
Non fu abitato fino al 2000.

Il primo equipaggio a vivere a bordo della ISS è stato spedito lì sulla navicella spaziale Soyuz TM-31 di costruzione russa come Spedizione 1 nel novembre 2000.
L’equipaggio di tre persone era composto da due cosmonauti russi, Yuri Gidzenko e Sergei K. Krikalev, e un astronauta americano, Bill Shepherd, che fungeva da comandante della missione.
Tutti e tre avevano già una grande esperienza nello spazio, con Krikalev che aveva già trascorso un anno intero nello spazio a bordo della stazione spaziale sovietica MIR.
Alcuni degli esperimenti fatti sulla ISS guardano in profondità nelle stelle.

Alcuni degli strumenti della ISS sono progettati per guardare nell’universo per capire meglio cosa sta succedendo.
Uno strumento, NICER, studia l’oggetto più denso dell’universo, le stelle di neutroni.
D’altra parte, lo spettrometro magnetico alfa viene utilizzato per cercare di catturare e analizzare i raggi cosmici, che sono alcuni dei componenti fondamentali dell’universo.
Questo, a sua volta, viene utilizzato dai fisici per cercare di saperne di più sulle origini dell’universo .
La ISS è probabilmente l’oggetto più costoso mai costruito.

Nel 2010 il costo totale aveva già raggiunto i 150 miliardi di dollari, con gli Stati Uniti che contribuivano con 58,7 miliardi di dollari, 12 miliardi di dollari dalla Russia, 5 miliardi di dollari dal Giappone e dall’Europa e 2 miliardi di dollari dal Canada.
Il resto del denaro è andato a traghettare componenti e astronauti da e verso la ISS a bordo di vari veicoli spaziali, il che non costa poco!
Come si lavano i capelli gli astronauti sulla ISS?
Luca Parmitano non aveva di questi problemi, ma Samantha sì: lavarsi i capelli nello Spazio, come tutte le altre attività, richiede diversi accorgimenti. Karen Nyberg, una collega di Parmitano, ha spiegato come fare. Ci si cosparge dell’acqua sui capelli tramite un beccuccio (stando attenti a non far disperdere le gocce nella Stazione), bagnandoli fino alla punta e poi si friziona lo scalpo con shampoo che non necessita di risciacquo. Alla fine, niente phon: si attende semplicemente che l’acqua evapori da sola.
Come si fa il bucato sulla ISS?
Risponde l’astronauta Samantha Cristoforetti
“Sulla Stazione non c’è modo di lavare gli indumenti. Una volta usati, diventano immondizia”.
A bordo non ci sono troppe opzioni per il vestiario:
“Abbiamo soltanto sei paia di pantaloni”, continua Sam, “per tutta la missione, quindi un paio al mese. Fortunatamente per altri tipi di indumenti la dotazione è un po’ più generosa.
Questi sono raccolti in cosiddetti bricks (mattoni), che rappresentano la dotazione per due settimane.
Ciascun brick contiene 7 slip, 2 magliette, 2 pantaloncini e una maglietta da sport, 3 paia di calzini e, per le donne, un reggiseno (o canottiera, se preferita) e 2 reggiseni sportivi”. Il materiale più prezioso? I calzini: Samantha, prima di partire, ne ha spediti una dozzina sulla Stazione tramite un veicolo cargo.
La Nasa offre quattro opzioni agli astronauti per l’uso dei propri indumenti sporchi: indossarli di nuovo, buttarli via, farci crescere delle piante o darli in pasto ai batteri.
Come si dorme sulla ISS?
Non troppo comodamente.
La Stazione orbita attorno alla Terra ogni 90 minuti, tra il 57° parallelo Nord e il 57° parallelo Sud, e gli astronauti vivono, ogni giorno, 16 albe e 16 tramonti.
Non ha molto senso, dunque, parlare di notte e di giorno: per ogni astronauta sono pianificate circa 5-6 ore di sonno. Ciascun membro dell’equipaggio ha a disposizione un piccolo alloggio personale, nella zona della Stazione chiamata Tranquillity – l’unico ambiente in cui si possa godere di una certa privacy –, con un sacco a pelo ancorato al muro: molti astronauti raccontano che il sogno più ricorrente è quello galleggiare nel vuoto.
Links alle fonti ISS video Youtube Stazione Spaziale Internazionale e ricerche Google sulla ISS…
https://www.wired.it/scienza/spazio/2014/11/25/10-cose-astronauti-iss/