Come occupavano il tempo libero gli uomini del Medioevo?
Anche se il concetto di “tempo libero” come lo intendiamo noi
non esisteva sino alla metà del Novecento,
tuttavia anche in quell’epoca, in cui vita e lavoro spesso coincidevano,
vi erano feste e passatempi e non solo
chiesa, lavoro, politica e guerra.
Il quadro storico dei divertimenti medievali presenta sfumature notevoli,
legate alla scala sociale, alle diversità tra regioni e tra città e campagna
e rivela una civiltà che sa compensare la durezza e la brutalità
del quotidiano, con una fantasia e una vitalità incontenibili,
oggi difficilmente immaginabili.
I contadini, i borghesi e gli artigiani si divertivano, nelle numerose feste religiose in cui non si lavorava e ci si abbandonava a bevute, scherzi e balli.
Non mancavano i giochi di società o i classici scacchi e i dadi,
così come erano diffusi sport di gruppo quali la soule,
antenata del nostro calcio, giocata fra squadre
di villaggi vicini o fra scapoli e ammogliati.
Il torneo, le giostre militari o popolari erano delle vere e proprie
battaglie fittizie, relativamente ben regolate, dotate
in genere di premi e soprattutto riservate
a schermidori montati a cavallo e muniti di armi cavalleresche.
Tali riunioni, la cui organizzazione implicava ingenti spese,
venivano tenute di tanto in tanto dai re o dai baroni in occasione
di grandi feste, vittorie, matrimoni principeschi e facevano accorrere
gli amatori da ogni parte del mondo.
Molti di loro erano cavalieri senza fortuna che trascorrevano la loro vita
di torneo in torneo, ma vi erano anche grandi signori.
Come nelle nostre competizioni sportive, i cavalieri
si raggruppavano di solito per regioni.
Le ferite e persino i colpi mortali non erano rari.
DETTAGLI SUI PASSATEMPI DEL MEDIEVO
http://ilmondodiaura.altervista.org/MEDIOEVO/GIOCHIEDIVERTIMENTI.htm
QUALI ERANO I GIOCHI DA TAVOLO PIÙ AMATI NEL MEDIOEVO?
Il cavaliere medievale europeo è una delle figure più facili da visualizzare nella nostra mente fin da bambini. Un uomo in armatura scintillante, orgogliosamente a cavallo e ricoperto dai colori della sua stirpe, magari circondato da un bel paesaggio di campagna con campi e castelli.
Il mestiere del cavaliere, in effetti, era fare la guerra: non è un caso se i primi passatempi che associamo alla cavalleria del Basso Medioevo – cioè nei cinque secoli successivi all’anno Mille, l’epoca in cui si colloca il nostro immaginario medievale – siano tornei, giostre e cacce. Tutte attività che tenevano allenati al combattimento, e non secondariamente appartenevano alla ritualità, alla celebrazione di un ceto che praticandole rinnovava il suo ruolo nella società.
Altalena erotica per donne
Ragazzi certo che nel medioevo ne avevano di fantasia per i giochi erotici.. O no?