Con i gatti non si smette mai di imparare: sono creature piene di risorse caratteriali e fisiche e vivere con loro è una continua scoperta. Se da una parte è inutile illudersi di poter sapere tutto di questi antichi felini, è anche vero che chi aspira ad arricchire la famiglia con un micio domestico dovrebbe almeno sapere che…
I gatti non sono semplici animali domestici, ma compagni eccezionali di vita. Uno studio del College of Veterinary Medicine & Biomedical Sciences dell’Università A&M, in Texas, ha dimostrato come i gatti migliorino l’umore del padrone di casa e aiutino nella prevenzione di depressione e solitudine, sapendo ascoltare e “capire” il proprio proprietario.
Il gatto è esigente
Non è del tutto vero che il cane comporta maggiore impegno del gatto. Entrambi gli esemplari di amici a quattro zampe, infatti, hanno bisogno di molte cure e il micio, pur non necessitando della classica passeggiata per i bisogni, non è da meno in quanto al bisogno di attenzioni.
Il gatto è un animale notturno
Il felino caccia preferibilmente durante le ore notturne, mentre di giorno preferisce schiacciare frequenti pisolini. Nell’organizzazione domestica questo significa che non si può costringere un gatto a star fermo di notte, ma occorre organizzare la casa in modo da lasciarlo gironzolare indipendentemente da te.
Il tuo gatto comunica col naso?
E che adora far la vocina dei bambini? E che ama il sole? Ma anche che non capisce le punizioni come i cani? Anche se hai già un gatto, ci sono delle sue caratteristiche che probabilmente ancora ti sfuggono…
I GATTI PREFERISCONO FAR LA VOCE DA BEBÈ
Nei loro “purr” verso gli adulti adorano fare i piccoletti, modulando il suono proprio come un bimbo che emette vocine dolci per farsi coccolare. È una loro strategia, di certo vincente! Come resistere e non fargli altre coccole?
Non li chiudono solo per proteggersi dalla luce troppo forte, ma è il loro modo per dire: “Ok, sono rilassato” e per dimostrare che si fidano di te. La migliore risposta? Lo stesso gesto.
Una ricerca di inizio anno ha dimostrato come i gatti percepiscano gli esseri umani: saremmo per loro solo dei gatti enormi e niente più. D’altronde non potrebbe essere diversamente: per i gatti il mondo è… un mondo gatto!
Quanto sembrano solo sonnecchianti, con un occhio aperto e uno chiuso, in realtà spesso… sono nel mondo dei sogni! Se credete che abbiano sempre tutto sotto controllo, per una volta vi sbagliate: spesso non si tratta di pisolini lievi, ma di veri stati di sonno profondi e sognanti.
“Naso-naso” non è un gesto frequente da gatto a gatto. Ma ci sono casi in cui i felini adorano farlo: succede se tra i due gatti vi è già una conoscenza perché attraverso questo contatto raccolgono informazioni su dove l’altro sia stato e cosa abbia fatto.
Avete mai provato a sgridare o punire un gatto? Dopo poco avrà ripetuto il gesto condannato. Perché non è in grado di riconoscere il castigo, mentre funziona il contrario. Per insegnargli un comportamento, vale solo l’esempio positivo rafforzato e ripetuto.
I gatti sono animali notturni? Eppure adorano il sole! Sopportando perfettamente il caldo e amano crogiolarsi sotto i suoi raggi. E questo accade perché i loro antenati erano… creature del deserto.
Il ritmo cardiaco del gatto è velocissimo: passa da 160 a 240 battiti al minuto e più il gatto è giovane, più questo è accelerato. Anche tre volte più di quello dell’uomo, che è in media di 70 battiti al minuto.
Il gatto ama giocare
Il micio di casa è giocherellone e non potendo cacciare sul serio, ama replicare questo comportamento sotto forma di gioco. Aiutalo a sviluppare questa sua naturale tendenza offrendogli stimoli sempre nuovi.
Al gatto piace simulare
Non stupirti se, guardandoti, drizza il pelo, arcua la schiena e saltella sulle zampe irrigidite! Sta simulando una sfida con un altro gatto e quella è la posizione tipica che assume per sembrare più grosso e spaventare l’avversario. Visto che probabilmente non incontra altri gatti da tanto tempo, sta cercando di ingaggiare una (finta) sfida con te.
Al gatto piace stare in alto
Quella di accovacciarsi in punti alti di casa è una tendenza naturale del felino. Lo fa per avere sotto controllo il suo territorio. Cerca un punto in cui può godere di una vista ampia e, al contempo, sentirsi al sicuro da eventuali pericoli. Non stupirti quindi se lo trovi sull’armadio, sulla libreria o sopra al frigorifero.
I gatti creati con l’intelligenza artificiale
Provateci anche voi a trovare le differenze, Notate qualcosa di diverso dal solito? Davvero difficile riuscirci: i protagonisti sono identici a gatti veri. Perché no, non sono gatti veri. Le immagini in questione, tecnicamente, non sono nemmeno delle vere foto: sono prodotte dall’intelligenza artificiale, quindi dei fake.
Questi gatti non esistono, ma a breve potrebbero finire dovunque, un po’ come i bot degli account falsi di Instagram. Le loro foto vengono generate dal sito This Cat Does Not Exist grazie agli algoritmi dell’intelligenza artificiale.
Le intelligenze artificiali stanno imparando a riprodurre volti umani e animali, tra cui anche quelli dei gatti, attraverso l’accesso al mare di informazioni di internet che permette di apprendere le caratteristiche tipiche e ricorrenti dei soggetti imitati. In sostanza, grazie a un immenso numero di foto di gatti, le intelligenze artificiali sono in grado di creare in modo autonomo le proprie foto di felini.
È l’ultimo di una lunga lista di esempi di come la tecnologia possa riprodurre un mondo che all’apparenza, almeno attraverso uno schermo, non ha nulla di diverso da quello reale.
A dimostrarlo è un nuovo sito sul quale si può stare per ore chiedendosi come faccia a raggiungere risultati così realistici, sul quale è possibile vedere un numero potenzialmente infinito di gatti finti con un solo clic: si chiama This Cat Does Not Exist, che vuol dire, non a caso «questi gatti non esistono».
È nato da un’idea di due ragazzi australiani, Stephen Mott e Nathan Glover (lo stesso che c’è dietro a Selfie2anime, altro divertente sito che consente di scoprire che aspetto avremmo se fossimo un cartoon giapponese), che hanno pensato di mostrare l’ultima frontiera delle applicazioni del GAN.
Gan sta per Generative Adversarial Network, cioè rete generativa avversaria: è un sistema di apprendimento automatico in grado di riprodurre ex novo delle immagini accedendo all’immenso bagaglio di informazioni relative ai loro protagonisti presenti in rete. Possono essere immagini di qualsiasi tipo, ovviamente anche esseri umani, ma Glover e Mott si sono focalizzati sui gatti. L’obiettivo, come scrivono sul sito, era proprio «provare a spiegare in modo pratico e divertente a tutti» le possibilità di questo sistema.
Quale modo migliore delle foto più cliccate in rete?
Come è successo per tanti deepfake, un modo per smascherare i finti gatti c’è: come ha fatto notare The Verge, hanno generalmente il contorno della pelliccia sfocato, una colorazione degli occhi poco definita, e talvolta le orecchie sono sproporzionate. Che succederà se anziché riempire internet di foto vere dei gatti ci accontenteremo di quelle fake?
Nonostante i miglioramenti, ricorrono ancora alcuni elementi utili a distinguere l’artefatto dal vero: il gatto finto campeggia di solito su uno sfondo sfocato e ha i contorni del pelo poco definiti. Messe a confronto con le foto di gatti veri, anche la colorazione degli occhi dei gatto riprodotti dall’intelligenza artificiale risulta meno definita.
La sfida per distinguere i gatti veri da quelli falsi è aperta. Presto potrete ritrovarvi a condividere un adorabile felino… che non esiste
Continua a imparare tutto sul gatti e su quelli virtuali
https://thesecatsdonotexist.com/
5 curiosità sui gatti
https://www.purina-friskies.it/magazine/curiosita-info/10-cose-da-sapere-sui-gatti
https://it.mashable.com/cats/5603/gatti-creati-intelligenza-artificiale-social