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XILITOLO dolcificante edulcorante naturale qualità benefici e curiosità sul sostituto dello zucchero

Lo xilitolo è una sostanza dolcificante che si presenta come un ibrido tra una molecola zuccherina e una molecola alcolica

Lo xilitolo è uno zucchero dal potere dolcificante molto simile a quello del saccarosio, ma dal contenuto di calorie più ridotto. Viene estratto soprattutto dalle betulle, ma anche da alcuni tipi di frutta, come le fragole e i lamponi, e dal grano.

 

Le caratteristiche dello xilitolo gli permettono di stimolare i recettori del sapore dolce presenti sulla lingua. Lo si trova in piccole quantità in frutta e verdura e anche il nostro organismo tramite il metabolismo ne produce un minimo.

Lo si impiega soprattutto in chewing-gum, caramelle, mentine e prodotti per l’igiene orale.

Mentre lo zucchero bianco contiene 4 calorie per grammo, lo xilitolo ne contiene 2,4 per grammo, dunque circa il 40% in meno. Lo xilitolo viene estratto soprattutto dalle betulle, oppure viene ottenuto grazie ad un processo industriale che trasforma le fibre vegetali chiamate xilani (dei polisaccaridi) in xilitolo.

Trovate lo xilitolo in vendita come dolcificante in polvere su internet e nei negozi di prodotti naturali.

Come additivo alimentare in Europa viene indicato con il numero E967.

Lo conosciamo soprattutto come dolcificante per i chewing-gum, ma i suoi utilizzi spaziano oltre questi prodotti e pare che lo xilitolo presenti anche alcuni benefici per la salute. Purtroppo però come lo zucchero raffinato – il normale zucchero bianco – lo xilitolo non contiene vitamine, sali minerali o altre sostanze utili. Nonostante ciò, lo xilitolo viene presentato come un’alternativa più salutare rispetto al saccarosio.

Lo xilitolo è uno zucchero appartenente alla categoria dei polialcoli ed è utilizzato principalmente come dolcificante.

A differenza di altri dolcificanti naturali o sintetici lo xilitolo è benefico per la salute dentaleriduce le carie ed aiuta la remineralizzazione dei denti.

Diversi studi che utilizzano la microscopia elettronica hanno stabilito che lo xilitolo è efficace nell’indurre la rimineralizzazione degli strati più profondi dello smalto ed è efficace nel ridurre l’incidenza di infezione dell’orecchio nei bambini.

Lo xilitolo si trova naturalmente in basse concentrazioni nelle fibre di molti frutti e verdure e può essere estratto da varie bacche, avena, funghi, bucce di mais, canna da zucchero e betulla.

E’ stato scoperto dai chimici tedeschi e francesi nel 19° secolo e fu reso popolare in Europa come dolcificante in grado di non influire sui livelli di insulina delle persone afette dal diabete.

betulla - xilitolo
Foto di sungmu heo da Pexels

Xilitolo, un altro dono della betulla, non solo è un valido sostituto dello zucchero comune ma previene la carie e l’otite media nei bimbi e aiuta i diabetici a controllare la glicemia. E lo si può produrre in casa

Nonostante il nome ricordi un composto di origine sintetica, lo xilitolo è una molecola naturale che si estrae principalmente dalle fibre della corteccia della betulla dove si trova allo stato puro.

È un edulcorante naturale, che, una volta legatosi ai recettori del dolce presenti sulla parte iniziale della nostra lingua, li stimola dandoci quella tipica sensazione di dolcezza.

In realtà, lo xilitolo è presente anche in fragole, prugne, grano e funghi, addirittura anche il nostro organismo ne produce piccole quantità giornaliere, circa 15 grammi dal metabolismo del glucosio.

Commercialmente, oggi giorno, lo xilitolo viene prodotto dai legni duri (corteccia del faggio e della betulla) oppure estratto dal mais; in quest’ultimo caso è assolutamente da sconsigliare per due motivi: le piantagioni utilizzate sono in maggioranza di origine cinese e impiegano spesso mais geneticamente modificato.

Inoltre non vengono seguiti protocolli di qualità e vengono utilizzati in maniera indiscriminata diserbanti, producendo così uno xilitolo contaminato chimicamente.

Quindi, la miglior qualità di xilitolo viene prodotta dalla betulla europea, nei paesi scandinavi dove vigono direttive e regolamenti molto stringenti.

Inoltre, in questi paesi si assicura una produzione sostenibile di xilitolo perché la sua estrazione ha un impatto sul riscaldamento globale inferiore al 90% rispetto ai metodi utilizzati per produrre lo xilitolo dal mais.

Benefici dello xilitolo

I vantaggi nell’utilizzare lo xilitolo al posto del comune zucchero da tavola sono tanti, in primis avendo un indice glicemico dieci volte inferiore al saccarosio si presta bene come edulcorante nella dieta diabetica, questo perché il nostro organismo non richiede l’insulina per metabolizzare lo xilitolo.

In secundis è un dolcificante naturale e non artificiale quindi, secondo uno studio del 2014 pubblicato sulla prestigiosa rivista Nature, non tenderebbe a modificare il nostro metabolismo e, di conseguenza, a far aumentare la glicemia.

Lo xilitolo poi, ha una serie di benefici sulla salute dei denti: fa diminuire la concentrazione di batteri pericolosi per la salute del cavo orale, in particolare non può essere metabolizzato dallo Streptococcus mutans, il batterio maggiormente responsabile della carie e placca dentale.

Lo xilitolo favorisce la rimineralizzazione dei denti, cosicchè questi sono sempre più sani e forti; combatte l’alito cattivo andando a riequilibrare il pH della bocca e stimolando la salivazione, allontanando così i batteri che producono composti solforati responsabili dell’alito cattivo.

Infine, è stato accertato che l’assunzione attraverso chewing-gum di xilitolo previene lo sviluppo dell’otite media nei bambini, inibendo la proliferazione dello Streptococcus pneumoniae principale patogeno dell’otite media e l’aderenza alle pareti di un altro patogeno dell’orecchio medio, l’Haemophilus influenzae.

Preparare lo zucchero di betulla in casa

Teoricamente è possibile preparare lo zucchero di betulla in casa, facendo evaporare l’acqua di betulla, ossia la linfa che risale la corteccia all’inizio primavera.

Per raccogliere in maniera sostenibile la linfa di betulla, bisogna scegliere un ramoscello cresciuto in orizzontale e di sera praticare un’incisione lunga circa 3 centimetri; in seguito lo si infila in una bottiglia dal collo largo come quelle dei succhi di frutta o del latte, attendendo la mattina successiva, quando la bottiglia riempita per due terzi verrà sostituita con una vuota.

Una volta raccolta la linfa, la si mette in una pentola e la si lascia bollire fino a ottenere uno sciroppo denso. Si versa quindi lo sciroppo su una teglia da forno e lo si lascia essiccare fin quando non si siano formati dei piccoli cristalli.

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