Andiamo a conoscere le caratteristiche dell’ortica che può darci una mano, anche se proprio alla protezione delle mani dobbiamo pensare mentre la raccogliamo.
L’ortica (Urtica dioica) grazie ai suoi aghi urticanti è la pianta più facilmente riconoscibile al mondo; la sua fama di erba infestante non le da il giusto ruolo tra le erbe da integrare nella nostra dieta, eppure il suo contenuto di vitamina C è tre volte superiore a quello del cavolo verde o dei broccoli.
Inoltre è ricca di minerali come magnesio, potassio, fosforo ma soprattutto calcio e ferro.
Tipica dell’Europa centrale, l’ortica si sviluppa in terreni ricchi di azoto e, per questo, viene definita una pianta nitrofila. In virtù di questa caratteristica, è meglio evitare di raccoglierla lungo i sentieri dei campi coltivati in quanto tende ad assorbire le sostanze chimiche usate in agricoltura dal terreno.
Meglio quindi ricercarla in zone dove la pianta può sfruttare la concimazione naturale, che deriva dalle foglie secche, oppure da legni marcescenti presenti nei boschi o nelle radure.
L’ortica è una pianta dioica, ovvero i fiori maschili e quelli femminili crescono su due piante diverse che, durante la loro fioritura, sviluppano delle spighe verdi pendule, entrambe commestibili.
Afine agosto poi, dai fiori femminili si sviluppano i semi che, una volta secchi, sfruttando il vento, l’acqua o semplicemente perché mangiati dagli animali, vengono disseminati, permettendone la riproduzione.
I germogli e le foglie di ortica sono un alleato prezioso durante tutto l’anno, visto l’alto contenuto di vitamina C e al buon tenore di minerali come magnesio, potassio, fosforo, ma soprattutto calcio e ferro.
L’ortica si può inserire nella dieta in vari modi: per esempio si possono preparare ravioli, lasagne o addirittura il pesto; per poter beneficiare al meglio delle sue caratteristiche nutrizionali è meglio consumarla appena raccolta, cruda, in un frullato oppure aggiunta in un’insalata.
Anche i suoi semi, dal sapore che ricorda quello delle nocciole, possono essere mangiati, aggiunti alla muesli per colazione per ottenere energia, vista la loro ricchezza in acidi grassi polinsaturi e minerali.
Dalle sue foglie essiccate, messe a macerare in acqua e alcol, si può ricavare una tintura con cui massaggiare il cuoio capelluto e rinforzare i capelli. Inoltre è buona da mangiare. Il consiglio è quello di usare sole le foglie più tenere e di lasciarle a bagno in acqua fredda per un po’ in attesa che il potere urticante svanisca – cosa che accade più difficilmente per i gambi – in ogni caso, una volta cotte, saranno innocue. L’ortica è ottima per le frittelle, i ripieni, le frittate:
Come neutralizzare i peli urticanti dell’ortica?
Lo sconveniente principale nella raccolta e nell’utilizzo dell’ortica è dovuto ai suoi peli urticanti che, una volta toccati, inoculano istamina, acido formico e acetilcolina creando un arrossamento e un’irritazione dei tessuti.
Esistono comunque diversi metodi per neutralizzarli, per esempio si possono mettere in ammollo in acqua per 12 ore, oppure schiacciare le foglie un paio di volte con un matterello, o ancora scottarle per qualche minuto in acqua bollente.
Indicazioni per la raccolta dell’ortica
Muniti di guanti e di forbici tra marzo/aprile fino a ottobre possono essere raccolti le foglie e i germogli, selezionando opportunamente solo le punte, che sono le uniche veramente saporite.
I semi, invece, possono essere raccolti tra inizio agosto fino a settembre e, una volta essiccati, possono essere conservati in un contenitore di vetro con coperchio, in modo da avere una scorta invernale da usare nei periodi di maggiore stanchezza.
Come conservare l’ortica?
Una volta raccolta (sempre con i guanti!) e pulita, l’ortica può essere conservata in frigorifero per un massimo di 2 giorni. Se invece non volete utilizzarla a pochissimi giorni dal raccolto dovete assolutamente procedere con l’essiccazione.
Con questa procedura, l’ortica manterrà nel tempo le sue proprietà senza andare incontro a decomposizione.
Dopo averla lavata, asciugate l’ortica utilizzando una centrifuga da insalata oppure della carta assorbente. Successivamente, sparpagliate le foglie sui vassoi dell’essicatore o su dei graticci (avendo cura di non sovrapporle).
Sistematele poi al buio, in un luogo secco e ventilato. Se usate l’essicatore impostatelo a 40 °C per circa 12 – 18 ore.
Terminata l’essicazione, conservatele al buio in scatole ermetiche o vasetti di vetro.
Un’altro metodo per essiccare l’ortica è “quello a mazzetti”. Appendetele con tutto lo stelo a testa in giù per qualche giorno, sempre al buio e in un luogo ventilato, fino a completa essiccazione.
L’azione dell’ortica è un’azione fondamentalmente stimolante che si esercita soprattutto a livello della circolazione del sangue e della sua depurazione. È considerata un cardiotonico e un regolatore della pressione arteriosa, migliora la circolazione periferica, arricchisce il numero di globuli rossi del sangue e ne aumenta il tasso di emoglobina.
Contemporaneamente stimola l’eliminazione delle scorie del sangue attraverso l’aumento della diuresi.
L’ortica è una pianta spontanea che si raccoglie in primavera. Usata in cucina, può dare vita a deliziose ricette. Le sue foglie sono grandi, a forma di ellissi con la punta all’estremità; i suoi bordi sono seghettati e il suo colore è verde intenso. La sua caratteristica è la presenza di “peli” sul fusto e sulle foglie che, una volta lavate e cucinate, tendono a sparire.
Ricette con le ortiche – Come cucinare l’ortica ricette e idee in cucina per preparare piatti deliziosi
Sono diversi i suoi impieghi in cucina: l’ortica è ottima come ingrediente da aggiungere all’impasto del pane, ma sfiziosa anche in antipasti come frittate e tortini, perfetta per preparare dei gustosi ripieni.
Gli impasti acquistano un sapore particolare grazie al gusto amarognolo simile a quello della rucola; per non parlare del tocco cromatico che dà alla pasta fresca.
Il decotto è una preparazione liquida che permette di sfruttare al massimo le proprietà delle erbe officinali impiegate. Può essere utilizzato per un uso interno (bevanda) oppure per uso esterno (impacchi, pediluvi, ecc.). I materiali utilizzati sono essenzialmente tre: colino, pentolino e tazza. Procedete aggiungendo le varie parti dell’ortica nel pentolino e ricopritele con dell’acqua. Portate il tutto ad ebollizione e lasciate sobollire per un periodo di tempo che va dai 5 ai 15 minuti. Una volta pronto, il decotto deve essere filtrato attraverso un colino e trasferito all’interno di una tazza.
Per seguire step by step la preparazione del decotto all’ortica cliccate qui!
La tisana all’ortica è un ottimo rimedio naturale per il benessere della prostata, dell’apparato genito-urinario, sistema vascolare, intestinale e renale.
Viene utilizzata anche come tonico e ricostituente, sfruttando il suo contenuto di vitamine e sali minerali.
Gli antiossidanti naturali presenti nell’ortica rendono la tisana un efficace rimedio contro l’invecchiamento cellulare.
Della tisana all’ortica vengono sfruttate soprattutto le sue proprietà drenanti e depurative. Quando associata ad altre erbe officinali, come la betulla e la gramigna, l’effetto benefico è assicurato!
Frittata. Per un aperitivo o un secondo originale provate a proporre una frittata con le ortiche. Sfogliate l’ortica, lessatela in poca acqua bollente salata e, una volta cotta, strizzatela bene. Sbattete le uova, unite del parmigiano e condite con sale e pepe. Fate saltare l’ortica tritata grossolanamente in una padella antiaderente con una noce di burro, poi aggiungete il composto di uova e procedete nella cottura un lato per volta, aiutandovi con un coperchio al momento di ribaltarla. Servite tiepida.
Pasta ripiena. L’ortica è un’ottima alternativa agli spinaci: si può usare per preparare gli gnocchi, nell’impasto delle tagliatelle o assieme ai formaggi per farcire la sfoglia.
Per preparare il ripieno di cannelloni o ravioli, lessate l’ortica, scolatela e strizzatela bene; poi sminuzzatela in modo si possa ben amalgamare con la ricotta.
Condite con sale, pepe ed eventualmente noce moscata.
C’è chi usa l’ortica a crudo, ma noi non abbiamo mai provato: nel caso abbiate cura di eliminare tutta la sostanza urticante e di tritarla molto finemente.
Polpette. Se amate le polpette, vi consigliamo di sperimentare quelle con l’ortica. Lessate l’erba per 10 minuti in acqua salata. Scolatela, strizzatela e tritatela. Lessate delle patate, schiacciatele e unitele all’ortica. Amalgamate il composto con delle uova e parmigiano, condite con sale, pepe e noce moscata. Formate delle polpettine, infarinatele leggermente e friggetele in olio caldo o, se preferite un piatto più leggero, cuocetele in forno.
Risotto all’ortica. Fate soffriggere dello scalogno nel burro e appena appassito aggiungete l’ortica. Cuocete qualche minuto, poi unite il riso e fatelo tostare, mescolando. Aggiungete del vino bianco e, una volta sfumato, continuate la cottura con il brodo. Appena pronto, togliete dal fuoco e terminate mantecando con burro e parmigiano. Seguite la nostra ricetta: otterrete un risotto profumato e dal sapore delicato.
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https://ricette.giallozafferano.it/ricette-con-le-Ortiche/
https://www.galbani.it/abcucina/come-fare/come-cucinare-le-verdure/come-cucinare-le-ortiche