Il timore di invecchiare è molto comune, ma in alcune persone diventa una vera fobia che spinge a cancellare ad ogni costo i segni del tempo
Il tempo passa, che tu lo voglia o no.
Ma ci sono due strade per affrontare questo dato di fatto: la prima è deprimersi, lasciarsi atterrire dalla paura dell’invecchiamento.
La seconda strada è approfittare del tempo a disposizione per scoprire le proprie risorse interiori e pensare al futuro in modo costruttivo.
A breve scoprirai come combattere la paura di invecchiare con alcune regole preziose.
Gerascofobia: cos’è e da dove deriva la paura di invecchiare?
Si manifesta con ansia e panico di fronte a segni fisici di invecchiamento (rughe, cedimenti cutanei, minore forza fisica), pensieri pessimistici sul futuro, polarizzazione su idee di decadimento e morte, ricerca spasmodica di arrestare o negare il processo di invecchiamento, anche con un ricorso massiccio alla chirurgia estetica. In altri casi, dominano sentimenti depressivi di apatia, vuoto, perdita di stimoli.
Non avere il controllo sullo scorrere del tempo e sulle modificazioni del corpo fa sentire impotenti e destabilizza soprattutto le persone più ansiose, i perfezionisti e i narcisisti. Rimpiangere il tempo passato può significare che non si sta vivendo il presente; la prospettiva di un tempo a disposizione che si riduce sempre di più e della maggiore vicinanza della morte mette in risalto la mancata realizzazione personale, gli obiettivi non raggiunti, i fallimenti.
Alcuni temono di perdere un ruolo sociale, un potere, di sentirsi esclusi da una comunità incentrata sul produrre beni e guadagni e che su questa efficienza produttiva basa gran parte del valore personale.
La paura di invecchiare (gerascofobia o gerontofobia) fa parte del nostro tempo. Siamo oggi abituati a sovraesporci o a subire la sovraesposizione di chi ci circonda. Apparenza e aspetto fisico sono determinanti per molti di noi, anche se le controtendenze e la sensibilizzazione a superare gabbie mentali e categorizzazioni viaggiano in parallelo.
Il tempo che passa lascia segni visibili. La paura di imbruttire, di non riuscire più a fare o a ricordare le cose ci fa vivere a mille allora nel presente, ma siamo sicuri che il tempo che viviamo sia tempo di qualità?
Tutto ciò ci intrappola in un circolo vizioso di aspettative (spesso disattese), inseguendo l’utopia di voler esaurire tutto il fattibile nei “tempi giusti”, perseguitati dalla minaccia di non riuscirci, rimanendo poi con rimpianti e frustrazioni: è l’ansia ad accelerare il processo di invecchiamento.
Per alcune persone, la paura di invecchiare si scaccia illudendosi di fermare il tempo biologico, che modifica il proprio aspetto fisico senza chiedere il permesso. Chi può e si sente di farlo, ricorre alla chirurgia estetica per contrastare la paura di non riconoscersi più. Ma quando somiglieremo troppo gli uni agli altri, ci riconosceremo ancora?
Vorrei spiegarti che le strade percorribili per rallentare l’invecchiamento non sono quelle sopra descritte.
Come gestire e combattere la paura in modo naturale? Ecco tre consigli utili
La saggezza non si raggiunge dall’oggi al domani. Avere paura è umano. La paura non va repressa, ma accolta, capita ed elaborata, per poterla superare. L’obiettivo di una vita serena è individuare un buon equilibrio tra l’accettazione del passato che non tornerà (non possiamo cambiare ciò che è stato, né crogiolarci nei ricordi) e la proiezione verso un futuro che puoi essere sempre tu a costruire, ripartendo con slancio e liberandoti della paura che ti blocca e ti tiene immobile. Nel mio videocorso Supera le tue paure ti aiuto a sviluppare coraggio e autostima per superare una volta per tutte le tue paure.
Non rallentare la tua naturale evoluzione
La nostra interiorità sviluppa funzioni diverse crescendo: si cambiano i pensieri, le modalità di rapportarsi alle persone, i nostri comportamenti. Invecchiare bene e il più tardi possibile passa attraverso il tuo approccio positivo alla vita: non ancorarti al passato, alla persona che eri e che vorresti rimanere. L’esperienza insegna, ma non deve diventare una zavorra. Niente è immobile in natura. Cerca di sfruttare la capacità, che si acquisisce con l’età, di “sganciarti”, eliminare il superfluo e vivere con maggiore leggerezza.
Non rimandare le cose, cogli l’attimo
Approfitta del tempo che passa per non procrastinare le cose che desideri fare, trovando sempre nuovi pretesti. Impara, invece, a vivere appieno il presente per non accumulare insoddisfazioni. Cerca di coltivare la curiosità verso cose nuove, nutri i tuoi interessi, conosciti di più. Impara a riconoscere le tue nuove sfumature e a fare tesoro dei cambiamenti. In una parola: continua a crescere, uno tra i miei preziosi consigli anti- invecchiamento.
Ri- scopri la tua interiorità
Ogni età ha le proprie caratteristiche. È normale non essere più gli adolescenti impetuosi di un tempo. Col trascorrere del tempo si impara a razionalizzare e a misurare gli eventi della vita considerandoli nella giusta prospettiva. Accettare l’età che avanza significa individuare e utilizzare nuove risorse interiori che possono ampliare la tua visione e offrirti nuovi spunti di riflessione. Ciò è fondamentale per accettare la realtà e non rimanerne spaventati.
Come prevenire e combattere l’invecchiamento fisico
Un’alimentazione equilibrata riveste un ruolo importante nel rallentare il processo di invecchiamento precoce. Una dieta disordinata e il consumo di cibi di bassa qualità e di scarso valore nutrizionale non ha mai aiutato nessuno. Ecco perché ho scritto questo articolo su cosa mangiare per stare bene.
In generale, cerca di non farti mancare mai buone fonti di omega 3 (pesce azzurro, noci, alcuni oli vegetali, come ad esempio l’olio di lino), alimenti antiossidanti (frutta e verdura tra cui agrumi e pomodori, ma anche ribes, kiwi, bacche di goji e di acai…). Consuma cibi cotti a vapore o bolliti, con basso contenuto di zuccheri, per prevenire danni alla pelle e stress ossidativo.
Se desideri sfruttare al massimo il ruolo di un’alimentazione corretta qui ci sono le 10 regole che dovresti seguire. Dai anche un’occhiata al mio video corso sulla nutrizione potenziativa: un corso in grado di trasformare una volta per tutte la tua alimentazione e proteggere al meglio il tuo corpo e la tua salute.
Come prevenire e combattere l’invecchiamento cerebrale
Mantieni uno stile di vita dinamico, fai sport o anche una camminata veloce quotidiana di almeno 30 minuti. La sedentarietà è una tra le cattive abitudini che invecchiano il cervello e provocano danni alla salute fisica.
Non isolarti, coltiva le relazioni sociali, mantieni una connessione con le altre persone: il confronto allena la mente, sviluppa senso critico, mantiene lucidi e reattivi.
Riduci lo stress meditando. Imparare a meditare può apportare benefici psico- fisici tangibili. Contribuisce, infatti, a gestire lo stress, gli attacchi di ansia o panico, migliora la concentrazione, la memoria, le prestazioni mentali e tutto ciò che può concorrere a ottimizzare il tuo approccio alla vita. Qui alcuni consigli per ridurre stress e ansia.
Se non sai da dove iniziare, nel mio videocorso Impara a meditare troverai una guida preziosa per capire tutte le tecniche di meditazione e vivere una vita più serena e senza pensieri negativi.
L’arte zen di ottenere il massimo da ciò che si ha
I monaci buddhisti hanno una mentalità che amo profondamente: in qualsiasi ambito della vita, cercano di ottenere il massimo da ciò che hanno. È anche uno dei capisaldi del Minimalismo, uno stile di vita che ho adottato negli ultimi anni e mi ha letteralmente cambiato la vita.
Ottenere il massimo da ciò che si ha significa cercare di sprecare il meno possibile. I monaci buddhisti sono maestri in questa pratica.
In Giappone, ad esempio, esiste una varietà di ravanello che per secoli è andata in parte sprecata perché si credeva che le sue foglie non fossero buone da mangiare. Poi i monaci buddhisti, amareggiati all’idea di buttare via chili di foglie, hanno provato a valorizzarle. E hanno scoperto che tenerle sotto aceto per diverse settimane le trasformava in un delizioso contorno.
Questa impostazione si trova agli antipodi rispetto a quella più comune in Occidente, dove nulla è mai abbastanza e tutto va consumato per poi essere rimpiazzato, che si tratti di oggetti o delle relazioni. Ed è molto utile per smettere di aver paura di invecchiare.
Diventi vecchio solo quando smetti di essere felice e positivo
Una grande fonte di infelicità per molte persone si genera quando si rendono conto di non avere più la forma fisica e/o la “bellezza” (concetto astratto e fortemente soggettivo) che apparteneva loro da giovani. La paura di invecchiare è logorante.
Se sono infelici, però, è esclusivamente perché non riescono a fare proprio il concetto di “mitate“, per cui ogni cosa e ogni persona ha infiniti scopi. Da giovani ne abbiamo alcuni, da anziani ne avremo altri. L’importante è non convincersi di non averne più.
E infine ricorda sempre le parole di un uomo dalla saggezza infinita, il monaco buddhista vietnamita Thích Nhất Hạnh: “Essere belli significa essere se stessi“.
Prenditi cura della tua immagine, ma solo per far felice te stesso/a. Cura il tuo corpo e la tua mente, ma soprattutto mantieni vivo il tuo spirito di adattamento: non si smette di essere positivi quando si diventa vecchi; si diventa vecchi quando si smette di essere positivi.
Più consapevolezze = più obiettivi concreti = più felicità
Con la maturità diventiamo più consapevoli di noi stessi, dei limiti e delle nostre capacità. Siamo quindi anche più in grado di prefissarci obiettivi raggiungibili e concreti.
Questo ci evita di rimanere spesso delusi da aspettative non realistiche. Gli inglesi lo riassumono così: “near enough is good enough” – letteralmente: abbastanza vicino è abbastanza buono.
Spendiamo la giovinezza a cercare la perfezione assoluta, nell’estetica, nella carriera, nelle relazioni. Ma a un certo punto ci rendiamo conto che possiamo essere più felici se smettiamo di esserne ossessionati.
E questa consapevolezza viene solo con l’età che naturalmente fa il suo corso, ecco perché sorridere al tempo è cosa buona e giusta.
La paura di invecchiare, in psicologia, può prendere diverse connotazioni patologiche. In base ai sintomi correlati e al vissuto del soggetto, si può parlare di sindrome di Dorian Gray (riguarda principalmente i giovani), di geracoscofobia (riguarda soprattutto le persone più mature e può comparire tra i 40 e i 50 anni a seconda della percezione della propria immagine) o di un disagio legato al controllo (non conosce età) o legata alla paura di morire.
Partiamo dalla paura di invecchiare legata alla perdita di controllo… ma prima sfatiamo un luogo comune: la paura dell’invecchiamento non è una peculiarità solo femminile, riguarda l’uomo quanto la donna soprattutto quando si parla di geracoscofobia.
Come si fa a superare la paura di morire?

Altre fonti e approfondimenti sull’argomento invecchiamento e paura di morire:
https://psicoadvisor.com/paura-di-invecchiare-11642.html
Tanatofobia o paura della morte…
https://www.cozily.it/blog/paura-della-morte-o-tanatofobia-accettare-la-fine-della-vita/
Come abbracciare l’età, amare se stessi ed essere finalmente felici
https://www.elle.com/it/emozioni/psicologia/a23449137/invecchiare-bene/