
I sintomi dell’ipocondria sono riconducibili a preoccupazioni nei confronti di:
- funzioni corporee (per es. il battito cardiaco, la traspirazione o la peristalsi);
- alterazioni fisiche di lieve entità (per es. una piccola ferita o un occasionale raffreddore);
- sensazioni fisiche vaghe o ambigue (per es. “cuore affaticato”, “vene doloranti”).
La persona attribuisce questi sintomi o segni alla malattia sospettata ed è molto preoccupata per il loro significato e per la loro causa.
Nell’ansia di malattia (detta anche fobia delle malattie), le preoccupazioni possono riguardare numerosi apparati, in momenti diversi o simultaneamente.
Come combattere e superare la paura di ammalarsi
Molti sono convinti di essere malati e vivono con il costante terrore di contrarre una patologia grave e incurabile. Si sottopongono a frequenti visite ed esami, spesso cambiano medico di base, si rivolgono a specialisti e, malgrado le numerose rassicurazioni sulla propria salute, continuano a essere risucchiati dal vortice delle proprie fobie. Sei tra queste?
È arrivato il momento di fare un grosso lavoro interiore e uscire da questo imbuto.
I sintomi possono essere focalizzati su singoli organi o su singole patologie…
Le malattie più gettonate sono tumori; disturbi cardiocircolatori (ictus, infarto del miocardio); malattie autoimmuni (sclerosi multipla, sclerosi laterale amiotrofica, leucemia); malattie virali o batteriche (Ebola, Hiv, sifilide); malattie sconosciute.
Il cancro continua a rappresentare la più spaventosa e terribile tra le malattie.
Di essa si teme il dolore spesso associato alle cure e l’alto tasso di mortalità che spesso le viene attribuito.
Il patofobico ha paura di avere o poter contrarre una specifica malattia. Nella patofobia la paura è spesso focalizzata sulla possibilità di contrarre piuttosto che sull’idea di aver già contratto una malattia. Qualsiasi segnale inusuale proveniente dal corpo lo spaventa in modo esagerato perchè potrebbe essere un sintomo preoccupante. Quindi cerca di scacciare questo pensiero che però più viene scacciato più diviene presente e assillante.
Ciò che distingue il Patofobico dall’Ipocondriaco è che il primo usualmente si fissa su una singola e specifica forma di pericolo per la sua salute e la combatte in modo ossessivo. Nella maggior parte dei casi il Patofobico teme le sindromi fulminanti, ma talvolta può fissarsi anche su patologie a lenta progressione, come il tumore o le malattie degenerative.
Paura di ammalarsi: ipocondria e patofobia
Queste due parole difficili indicano due condizioni simili, ma sostanzialmente differenti per un aspetto: chi soffre di patofobia si “fissa” su una sola, specifica malattia, solitamente fulminante, come l’infarto o l’ictus. Invece, chi soffre di ipocondria si “iperascolta”, entrando in ansia per qualunque minimo, potenziale segnale.
L’ipocondriaco teme più malattie
Ogni piccola variazione nel proprio corpo è sicuramente indice di un male ineluttabile. Solitamente, la persona ipocondriaca è convinta di avere una patologia incurabile, come ad esempio un tumore o una malattia degenerativa (Alzheimer, sclerosi multipla, etc).
Sia i patofobici sia gli ipocondriaci consultano assiduamente il web, facendo auto- diagnosi che non lasciano scampo, ascoltano continuamente il proprio organismo, per individuare eventuali sintomi o segni rivelatori, parlano delle proprie presunte malattie con amici, parenti, conoscenti.
Talvolta, chi è patofobico o ipocondriaco può anche arrivare a evitare qualunque esame clinico per l’angoscia intensa di ricevere una conferma ai propri timori sulla propria salute.
Come combattere la paura di ammalarsi?
Ipocondria e patofobia possono seriamente inficiare la quotidianità, la propria serenità e le relazioni interpersonali.
Un percorso di psicoterapia è sempre consigliabile e utile quando ti accorgi che questa condizione mentale rischia di sopraffare la tua lucidità, le tue scelte, la tua visione delle cose. Tuttavia, c’è tanto che puoi fare nel tuo piccolo.
Come combattere e superare le paure in generale?
Devi superare le paure e reagire, ma giustamente ti chiederai come.
Anzitutto, la paura va affrontata: evitare le situazioni che ti spaventano contribuirà a radicare la paura nel tempo, innescando il meccanismo di avere paura della paura (fobofobia).
Anzitutto, per sviluppare autostima e coraggio puoi seguire il mio corso Supera le tue paure: grazie alle ultime scoperte nel campo delle neuroscienze, potrai superare le tue paure una volta per tutte e vivere la vita che hai sempre sognato.
Tre consigli pratici per affrontare la paura
Ricorda che nella maggior parte dei casi non si concretizzeranno gli scenari apocalittici che hai paventato nella tua testa. Prova questi tre consigli pratici:
- Immagina il peggior scenario. No, non è uno scherzo. Evitare di pensare a ciò che ti fa paura è il modo migliore per pensarci continuamente. Al contrario, immaginare il peggior scenario è un “esercizio” utile ad affinare la tua capacità di affrontare brillantemente le situazioni.
- Affronta la paura “a pezzetti”. Ciò che puoi fare nella pratica è esporti gradualmente, a piccoli passi, a ciò che ti fa paura. Ad esempio, hai paura degli spazi chiusi? Inizia ad alternare l’utilizzo delle scale all’ascensore: ti accorgerai che la tua paura può essere notevolmente ridimensionata.
- Rafforzati emotivamente con i piccoli successi che avrai ottenuto passo dopo passo: le piccole conquiste rafforzeranno la tua tenacia.
Cosa fare concretamente per evitare di ammalarsi?
Dopo aver visto come affrontare e superare la paura, c’è ancora qualcosa che puoi fare per migliorare la tua salute e prevenire l’insorgenza di patologie (reali!): mangiare bene e fare attività fisica. Alimentarsi correttamente per vivere più a lungo e in salute è fondamentale, così come combattere i rischi della sedentarietà, allenandosi adeguatamente.
Infatti, una nutrizione sana e consapevole, così come un’attività motoria adeguata alla propria persona e alle proprie possibilità, può davvero rendere migliore la qualità della tua vita, allontanando il rischio di malattie croniche e favorire il buonumore: ricorda che una mente positiva è un’ottima premessa per tenere a bada anche il rischio di ipocondria o patofobia.
La psicoterapia è una disciplina molto poco omogenea; esistono decine di forme di psicoterapia individuale, familiare, di coppia e di gruppo.
Nella cura dell’ipocondria, la forma di psicoterapia che la ricerca scientifica ha dimostrato essere più efficace, nei più brevi tempi possibile, è la “cognitivo-comportamentale“.
Disturbo di Somatizzazione
Il Disturbo di Somatizzazione è una sindrome cronica costituita da sintomi somatici che non hanno cause di tipo organico, sono associati ad un disagio psicologico e sociale e sono comunque tali da indurre il paziente ad assumere farmaci, a consultare medici e ad alterare il proprio stile di vita.
Secondo il Manuale dei Disturbi Mentali, una persona è affetta da disturbo di somatizzazione (o più semplicemente tende a somatizzare) se lamenta nel corso della sua vita sintomi dolorosi (per es., cefalea, mal di schiena, articolazioni doloranti), due sintomi gastrointestinali (per es., colite, diarrea, nausea), un sintomo sessuale che non sia il solo dolore (per es., dolori mestruali, indifferenza sessuale, disfunzioni dell’erezione) e un sintomo pseudo-neurologico (per es., sintomi di conversione, come deficit della coordinazione o dell’equilibrio, vertigini, paralisi o ipostenia localizzate, difficoltà a deglutire o nodo alla gola).
Fobofobia
La fobofobia è la paura della paura stessa e coloro che soffrono di questa fobia sono talmente consapevoli dei modi in cui la paura può influenzare i loro comportamenti da sviluppare attacchi di panico e sperimentare quella che i ricercatori definiscono «ansia fluttuante»

Links alle fonti e approfondimenti
https://www.metodo-ongaro.com/blog/paura-malattie