Niente è difficile per chi ama. Chi era cicerone? Curiosità vita, biografia, pensiero opere filosofiche di uno dei più importanti autori di epoca latina, dalla filosofia come consolatio alla religione…
Cicerone era noto per non avere peli sulla lingua. Ad esempio, nelle sue opere rappresentò Marco Antonio come un tiranno assoluto, un ladro di denaro pubblico, un ubriacone «che vomita in tutto il tribunale pezzi di cibo fetidi di vino».
Cicerone è considerato come uno dei più importanti uomini politici romani del I secolo a.C., ma la sua fama è giunta fino a noi grazie soprattutto alla sua straordinaria eloquenza e ai suoi scritti, che hanno costituito un modello per i posteri. Durante la sua vita, Cicerone si impegnò con costanza per la diffusione della filosofa greca a Roma: riteneva, infatti, la sua conoscenza di fondamentale importanza per la formazione della classe dirigente romana. Il suo impegno nel campo filosofico, dunque, fu orientato più alla divulgazione che alla definizione di posizioni teoriche.
A Cicerone dobbiamo non solo l’invenzione del linguaggio filosofico latino, ma anche la conoscenza della filosofia greca: per molto tempo, infatti, le sue opere furono le uniche fonti disponibili su di essa.
La filosofia greca, in una forma adattata alla mentalità latina, diventò così un elemento fondamentale della cultura romana. I romani, infatti, scelsero dalla filosofia greca gli elementi che meglio si adattavano alla loro mentalità, fondendoli in un unico pensiero: questa concezione unitaria è detta eclettismo. Vicino allo stoicismo e allo scetticismo, Cicerone è appunto considerato il principale rappresentante dell’indirizzo eclettico romano: per questo motivo, è stato spesso considerato poco originale dal punto di vista dell’elaborazione di un proprio pensiero.
Marco Tullio Cicerone nacque ad Arpino nel 106 a.C. da una ricca famiglia equestre, che però non aveva origini nobiliari.
Da adolescente si trasferì a Roma e studiò filosofia e retorica.
Tra il 79 e il 77 a.C. si recò in Grecia, dove frequentò diverse scuole di filosofia, tra cui quella epicurea. Tornato a Roma, grazie alle sue straordinarie doti di eloquenza, Cicerone iniziò una lunga e brillante carriera politica, durante la quale espresse posizioni conservatrici.
Nel 63 a.C., mentre Cicerone era console, soffocò nel sangue la congiura organizzata da Catilina, leader dell’ala più radicale dei popolari, nella quale era coinvolto anche Cesare.
Nel 58 a.C., per volere di Cesare (che intanto era diventato triumviro), fu però accusato di aver mandato a morte gli organizzatori della congiura senza processo e fu condannato all’esilio: i suoi beni furono confiscati e la sua casa fu distrutta.
Esponente di un’agiata famiglia dell’ordine equestre, fu una delle figure più rilevanti di tutta l’antichità romana. La sua vastissima produzione letteraria, che va dalle orazioni politiche agli scritti di filosofia e retorica, oltre a offrire un prezioso ritratto della società romana negli ultimi travagliati anni della repubblica, rimase come esempio per tutti gli autori del I secolo a.C., tanto da poter essere considerata il modello della letteratura latina classica.
Grande ammiratore della cultura greca, attraverso la sua opera i Romani poterono anche acquisire una migliore conoscenza della filosofia.
Tra i suoi maggiori contributi alla cultura latina ci fu, senza dubbio, la creazione di un lessico filosofico latino: Cicerone si impegnò, infatti, a trovare il corrispondente vocabolo in latino per tutti i termini specifici del linguaggio filosofico greco.
Tra le opere fondamentali per la comprensione del mondo latino si collocano, invece, le Lettere (Epistulae, in particolar modo quelle all’amico Tito Pomponio Attico) che offrono numerosissime riflessioni su ogni avvenimento, permettendo di comprendere quali fossero le reali linee politiche dell’aristocrazia romana.
Scetticismo filosofico
Lo scetticismo (dalla parola greca σκέψις (sképsis), che significa “ricerca”, “dubbio”, stessa radice del verbo sképtesthai che significa “osservare attentamente”, dunque “esaminare”) è una posizione filosofica, nell’ambito della gnoseologia, che nega la possibilità di raggiungere, con la conoscenza, la verità in senso assoluto.
Lo scettico è dunque o colui che nega la possibilità di conoscere la verità, o colui che sospende il giudizio in attesa di migliori informazioni su cui deliberare.
Più in dettaglio sul piano gnoseologico, pur non negando di possedere l’idea della cosa pensata, lo scettico può dubitare che il pensiero della realtà sia una rappresentazione attendibile della realtà stessa, poiché la conoscenza si basa sui sensi, che danno percezioni ingannevoli e mutabili nel tempo.
Chi fonda lo scetticismo?
Pirrone di Elide è il fondatore dell’indirizzo scettico. Anche per Pirone il problema di fondo è la ricerca della felicità. La felicità per lui sta nell’imperturbabilità dell’anima, che si consegue con un atteggiamento di totale distacco da tutte le cose.
Stoicismo
Lo stoicismo è una corrente filosofica e spirituale, di impronta razionale, panteista, determinista, e dogmatica, con un forte orientamento etico e tendenzialmente ottimista, fondata intorno al 300 a.C. ad Atene da Zenone di Cizio. La morale stoica risente di quella dei cinici, mentre la fisica prende ispirazione da quella di Eraclito. Insieme all’epicureismo e allo scetticismo rappresentò una delle maggiori scuole filosofiche dell’età ellenistica
Epicureismo
L’epicureismo è la filosofia della scuola di Epicuro. Il termine ha nella storiografia filosofica due significati sovrapponibili ma non coincidenti. Da un lato esso sta a indicare “la filosofia originaria di Epicuro”, da un altro “la storia dei pensatori che, dalla sua enunciazione dal IV secolo a.C. al presente, si sono rifatti a Epicuro”: in altre parole, nel primo significa “il pensiero di Epicuro”, nel secondo “la storia del pensiero dei seguaci di Epicuro”, ed è questo il significato prevalente.
La dottrina epicurea, di ispirazione atomista, s’innesta nel clima culturale ed etico dell’ellenismo che dopo la delusione politica seguita alla caduta della democrazia ateniese «subordina tutta la ricerca filosofica all’esigenza di garantire all’uomo la tranquillità dello spirito»
Dossografia – Metodo Dossografico
La dossografia è un metodo che serve a confrontare le opinioni di uomini, studiosi e filosofi che sono venuti prima di chi scrive. L’opera dossografica di Aristotele costituisce una fonte preziosa di informazioni.
Alcuni Aforismi citazioni frasi e massime di Cicerone
Essere soddisfatti della propria posizione è la ricchezza più grande e più sicura.
Non mi pento di avere inimicizie mortali e amicizie eterne.
Le antiche virtù civili e le tradizionali doti di rettitudine del romano si sfaldavano e si annullavano dinanzi al dilagare delle enormi ricchezze che corrompevano tutto e tutti.
Prudenza è il saper distinguere quali siano le cose da desiderare, e quali da fuggire.
Il buon cittadino è quello che non può tollerare nella sua patria un potere che pretende d’essere superiore alle leggi.
L’amicizia comincia dove termina o quando conclude l’interesse.
La funzione della saggezza è distinguere tra il bene e il male.
La ragione dovrebbe dominare e l’appetito obbedire.
La pazienza è meglio del coraggio perché sa sopportare i mali che non si possono evitare.
Il bilancio deve essere equilibrato, il tesoro ripianato, il debito pubblico ridotto, l’arroganza della burocrazia moderata e controllata, e l’assistenza alle nazioni estere tagliata, per far sì che Roma non vada in bancarotta.
La leggerezza è propria dell’età che sorge, la saggezza dell’età che tramonta.
Non ho mai ammirato la fortuna di un altro così tanto da diventare insoddisfatto della mia.
Il volto è l’immagine dell’anima, gli occhi ne sono rivelatori.
Farsi ingannare una volta è scocciante, due sciocco, tre turpe.
La memoria diminuisce, se non la tieni in esercizio.
Per ma la mia coscienza vale più di ogni discorso.
Qualunque sia il prezzo, si compra bene solo ciò che è necessario.
Non essere avidi è una ricchezza, non avere la smania di comprare è una rendita.
Ignorare tutto quello che accadde prima che tu nascessi, equivale ad essere sempre fanciullo.
La giustizia non spera in nessun premio. Viene accettata per se stessa. E così sono tutte le virtù.
L’amore è il desiderio di ottenere l’amicizia di una persona che ci attrae per la sua bellezza.
È meglio perire difendendo una buona causa che cedere a un’ingiustizia.
L’uomo non è mai così vicino agli dei di quando fa del bene al proprio prossimo.
La gratitudine è non solo la più grande delle virtù ma la madre di tutte le altre.
Gli studi rafforzano l’adolescenza, dilettano la vecchiaia, ornano le situazioni favorevoli, offrono sollievo e conforto nelle avverse.
Con la virtù come guida e la fortuna come compagna.
Quando ci sono le armi le leggi tacciono.
La legge è il giusto criterio di comandare e di proibire.
Dare consiglio è sempre più facile che aiutare.
Ogni male, al suo nascere, può essere facilmente soffocato; invecchiando, si fa più forte.
L’amicizia migliora la felicità e abbatte l’infelicità, col raddoppiare della nostra gioia e col dividere il nostro dolore.
Non c’è legame più certo di amicizia che una identità di comunione delle idee e dei gusti.
Come la stoltezza, anche se ha conseguito ciò che desiderava non ritiene mai di essere soddisfatta, così la saggezza è sempre contenta di ciò che è presente, né mai è insoddisfatta di sé.
Non può essere veramente onesto ciò che non è anche giusto.
È necessario scegliere dopo aver giudicato e non giudicare dopo aver scelto.
È da stolti il vedere i vizi altrui e dimenticare i propri.
I libri sono l’alimento della giovinezza e la gioia della vecchiaia.
La scienza che si discosta dalla giustizia, più che scienza deve chiamarsi astuzia.
Solo nell’uomo c’è la ragione, di cui niente può avere maggior valore.
Quando riguarda se stesso, chi si arrabbia per una calunnia, la rende vera.
In tutte le cose, ai più grandi piaceri è prossima la noia.
Spesso la sapienza sta anche sotto una sordida veste.
La storia è testimonianza del passato, luce di verità, vita della memoria, maestra di vita, annunciatrice dei tempi antichi.
Vi è un’arte del silenzio che vale quanto l’eloquenza.
Unico ornamento è la mancanza di ornamenti.
La mancanza di intelligenza è la madre di ogni male.
Fino a quando insomma abuserai, Catilina, della nostra pazienza?
Stiamo vivendo tempi duri, ma se ne preparano di peggiori.
Il diritto a tutti i costi diventa ingiuria
La ragione sia padrona e regina di tutti.
Il premio del dovere sia il dovere medesimo.
L’uomo vince in bellezza su ogni altra cosa vivente.
Una stanza senza libri è come un corpo senza anima.
Se presso alla biblioteca ci sarà un giardino, nulla ci mancherà.
Le vere amicizie sono eterne.
Il benessere del popolo deve essere la legge più importante.
Siamo schiavi delle leggi, per poter essere liberi.
Niente asciuga più velocemente di una lacrima.
Nessuno è tanto vecchio da non credere di poter vivere ancora un anno.
Non esiste dovere più indispensabile di quello che impone di restituire una gentilezza.
Ogni uomo può dire quante oche o quante pecore possiede, ma non quanti amici.
Niente è difficile per chi ama.
Quali gioie può avere la vita se le si toglie l’amicizia?
Di solito, parlando, si impara a parlare.
La vita dataci dalla natura è breve, ma la memoria di una vita ben spesa è eterna.
I saggi sono istruiti dalla ragione; le menti comuni dall’esperienza; gli stupidi dalla necessità; e i bruti dall’istinto.
Pensare è come vivere due volte.
Chi guarda un vero amico, in realtà, è come se si guardasse in uno specchio.
Links alle fonti approfondimenti consigli video youtube tutorials e ricerche Google…
https://it.wikipedia.org/wiki/Marco_Tullio_Cicerone
https://www.studenti.it/cicerone-vita-pensiero-opere-filosofiche.html
https://www.skuola.net/letteratura-latina-fino-cicerone/cicerone-opere-filosofiche96162x.html
https://it.wikipedia.org/wiki/Scetticismo_filosofico
https://it.wikipedia.org/wiki/Stoicismo
Frasi Massime Citazioni e Aforismi di Cicerone
https://aforismi.meglio.it/aforismi-di.htm?n=Marco+Tullio+Cicerone