Arrampicare è come andare in palestra, ma variando sempre il workout, grazie ai movimenti non omogenei che uno scalatore compie. A livello motorio sono tanti i benefici: sviluppa la forza, tonifica i muscoli, sopratutto schiena e avambracci, aumenta la flessibilità e la mobilità articolare.
L‘arrampicata sportiva è uno sport alla portata di tutti, dai bambini fino agli adulti in età avanzata.
Nel caso dei primi aiuta ad affinare gli schemi motori di base, la coordinazione oculo-motoria e a migliorare l’equilibrio; per gli adulti è un’attività fisica completa, un’alternativa valida ai classici monotoni cicli di esercizi in palestra, sostituiti da un’attività divertente e objective-oriented, in grado di regalare grandi soddisfazioni a tutti i livelli di pratica.
Si tratta di uno sport di destrezza, che richiede sforzo fisico e coinvolge praticamente tutti i maggiori gruppi muscolari del corpo umano.
Per questo motivo si può praticare sia in palestra, nei centri attrezzati, costituendo di per sè un allenamento full body completo, oppure in falesia.
Non ricade propriamente nella tipologia di allenamento che i trainer definirebbero “cardio”, ma sin dal primo approccio ci si rende conto che, proprio per il gran numero di muscoli coinvolti nell’attività, per praticare l’arrampicata è indispensabile possedere una buona preparazione atletica di base.
L’arrampicata sportiva è lo sport che sfida la gravità, dove la progressione è verticale.
L’arrampicata sportiva è in ultima analisi una pratica sportiva estremamente salutare per chi la pratica, in grado di portare benefici a tutto il corpo e anche di aiutare a gestire problemi psicofisici molto comuni legati all’ansia e allo stress.
Verso il cielo.
Non è solo una questione pratica, quella di salire verso l’alto per raggiungere la cima, ma anche spirituale: elevare lo spirito, purificarlo dalle tensioni quotidiane, per sentirsi leggeri, durante la pratica sportiva e non solo. Se siete scettici chiedetelo a chi arrampica assiduamente: rafforza l’autostima, così come la capacità di concentrazione, valutazione e risoluzione dei problemi. Questo perché durante l’allenamento l’obiettivo principale è ottenere dei risultati sempre migliori, aumentando il grado di difficoltà.
Arrampicare è come andare in palestra, ma variando sempre il workout, grazie ai movimenti non omogenei che uno scalatore compie.
A livello motorio sono tanti i benefici: sviluppa la forza, tonifica i muscoli (sopratutto schiena e avambracci), aumenta la flessibilità e la mobilità articolare. I benefici dell’arrampicata sportiva o del climbing sono molteplici e in tanti se ne sono accorti.
Quali sono le specialità dell’arrampicata sportiva?
L’arrampicata sportiva ha finalmente debuttato alle Olimpiadi di Tokyo. Sono state tre le prove sia per le donne che per gli uomini: lead (prova a difficoltà crescente), speed (prova di velocità) e boulder (vie basse e senza imbragatura, prove brevi e intense). A rappresentare l’Italia in questo debutto olimpico sono stati Laura Rogora, Ludovico Fossali (oro ai Campionati del Mondo 2019 nello speed) e Michael Piccolruaz.
Per Laura, arrampicata ed equazioni si assomigliano: che siano numeri o un tracciato sulla parete l’obiettivo finale è in entrambi i casi quello di risolvere il problema.
Per chi non ci è mai stato, entrare in una palestra di arrampicata indoor è sempre un momento affascinante. Gli spazi si sviluppano soprattutto in altezza e guardare dal basso verso l’alto stimola un recondito desiderio di conquista. L’arrampicata indoor sta vivendo un momento di estrema popolarità, dato confermato anche dall’impennata di ricerche su Google nel biennio 2019-20. «Regala le stesse sensazioni positive di essere in montagna, ma a portata di dopo lavoro», afferma Francesco Ratti, atleta Millet e guida alpina membro della storica Società Guide del Cervino.
Con lui abbiamo fatto il punto su come avvicinarsi a questo sport.
«L’arrampicata richiede di saper conoscere molto bene il proprio corpo. Non si comincia con un allenamento vero e proprio, i primi passi che si muovono in verticale sono focalizzati sull’equilibrio», spiega Francesco. «S’impara a spostare il baricentro in funzione dei piedi, un movimento che non viene subito automatico».
Per prendere confidenza, fare un corso con un istruttore è sempre un buon metodo. «Serve per capire forze e debolezze, e impostare successivamente il giusto allenamento complementare». La guida che accompagna in palestra ma soprattutto outdoor è la figura che aiuta a superare i propri limiti e fidarsi di se stessi. «La cosa che mi dà più soddisfazione di questo lavoro è aiutare le persone a realizzare i propri sogni. Quando si è in cordata si crea un rapporto personale fortissimo basato sulla fiducia. Se c’è il giusto feeling, la relazione diventa esclusiva e dura nel tempo». La relazione one-to-one è importante anche in palestra: «Per chi non ha esperienza, è assolutamente normale salire in verticale, guardare giù e avere paura di buttarsi. Ma è una paura che piano piano si supera, anche grazie all’istruttore».
Il bello dell’arrampicata non è solo l’esercizio fisico, ma è il suo lato mentale. Non è fuorviante dire che in questo ha dei punti in comune con lo yoga e tutta la creatività artistica della danza: «A differenza di altri sport più veloci in cui non si ha tempo di pensare, mentre si arrampica la mente è concentrata solo sul momento presente e questo permette di allontanare qualsiasi altro pensiero, con un effetto benefico», dice Francesco. «Ovviamente alcuni passaggi possono diventare degli automatismi, ma se si ci si spinge oltre i propri limiti, si è costretti a cercare di rimanere sempre in equilibrio, e questo richiede concentrazione fisica e mentale».
Dopo aver preso confidenza con gli appoggi verticali, ci si concentra sulla forza: «Le prese grosse consentono di impostare un’arrampicata solo di forza, mentre con le prese piccole si allenano dita, tendini e nervi». I professionisti affiancano sempre la corretta preparazione atletica, importante anche per evitare gli infortuni: «Il bouldering è sicuramente un utilissimo allenamento complementare perché permette di lavorare sulla forza. Un atleta si prepara anche quelli che chiamiamo esercizio a secco, ovvero esercizi in sospensione su due, tre, quattro dita a seconda della difficoltà, alternati a esercizi in sospensione ma con trazioni e una strategia di carico progressiva».
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La scelta dell’imbrago: l’imbrago è morfologico, per questo prima di comprarlo è sempre meglio provarlo per vedere come si adatta alla forma del corpo.
Le scarpette non sono tutte uguali. Vi hanno sempre detto che le scarpette da arrampicata fanno male? Vero, ma per chi comincia ci sono quelle da approach, molto meno strette e dalla forma meno arcuata. Il mito del numero in meno: non dovete calcolarlo voi, scegliete il vostro numero abituale, la scarpetta è già studiata per calzare più piccola.
Si può andare ad arrampicare da soli. Si può praticare arrampicata in completa autonomia, cioè senza la necessità di avere un compagno che esegue le manovre di sicurezza a terra grazie all’avvolgitore automatico, un sistema che esercita tensione sulla corda durante la discesa in sicurezza.
Step by step. All’inizio si scala con la corda già fissata sull’ultima sosta in alto. Lo step successivo è andare da primi, ovvero partendo con la corda dal basso e fissandola agli split, i punti di ancoraggio.
L’arrampicata consente di mettersi in gioco nella massima sicurezza possibile e di scoprire i propri punti di forza.
L’arrampicata sportiva è uno stile di arrampicata che si basa su ancoraggi permanenti fissi alla roccia come protezione/sicurezza.
Il termine è usato in contrapposizione all’arrampicata tradizionale o trad, facente uso invece di protezioni amovibili come nut e friend.
Poiché l’equipaggiamento è usato esclusivamente per l’assicurazione, e non aiutare la progressione, l’arrampicata sportiva è considerato un tipo di arrampicata libera.
Per quanto riguarda le competizioni l’arrampicata sportiva è regolamentata a livello internazionale dall’International Federation of Sport Climbing.
Le gare di arrampicata sono generalmente divise in tre specialità:
DIFFICOLTÀ (LEAD), VELOCITÀ (SPEED) e BOULDER (arrampicata sui sassi/massi).
Le discipline hanno caratteristiche molto diverse tra loro, dal punto di vista fisico, emotivo e tattico.
La LEAD e la SPEED, per esempio, si praticano con la corda di sicurezza, mentre il BOULDER si esegue a altezze più basse e la massima altezza dell’ultimo appiglio (top) è a circa 4 metri. Per assicurare la pratica in sicurezza, sono presenti materassi adeguati ad assorbire le eventuali cadute degli atleti.
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Tutti i benefici dell’arrampicata sportiva, lo sport che fa bene tanto al corpo quanto alla mente
Federazione Arrampicata Sportiva Italiana sito ufficiale:
https://it.wikipedia.org/wiki/Arrampicata_sportiva
https://www.gqitalia.it/lifestyle/article/arrampicata-sportiva-benefici-e-consigli-di-due-campioni