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discarica di e-waste

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Discarica di ad Agbogbloshie, in Ghana, dove finisce buona parte dell’e-waste d’Europa: sono i nostri rifiuti elettronici, veleno e lavoro per la popolazione locale.

Agbogbloshie, la discarica di spazzatura più grande d’Africa, si trova in Ghana. Qui gli abitanti disperati di questa “città nella città” portano i rifiuti che raccolgono al porto e nelle varie abitazioni per poi smaltirli, bruciandoli a cielo aperto, così da poter recuperare le parti metalliche e poterle vendere a peso sotto forma di materiale di recupero.

Benvenuti ad Agbogbloshie, quartiere di Accra, la capitale del Ghana, dove sorge una delle discariche di rifiuti elettronici più grande del mondo.

In un’area pari a quella di undici campi di calcio, si trovano monitor, tastiere, tubi catodici, videoregistratori, telefoni, che provengono soprattutto dall’Europa e dagli Stati Uniti, ma anche dall’India e dalla Cina.

Vengono trasportati in grandi container e scaricati qui in maniera illegale, superando i controlli doganali grazie a un fitto sistema di corruzione.

La discarica è stata definita un «disastro sociale e ambientale». I rifiuti elettronici sono molto inquinanti e rilasciano sostanze tossiche come piombo, mercurio, cadmio, arsenico, che contaminano il suolo e le falde acquifere.

La conseguenza è un aumento del numero di tumori nella popolazione che abita nelle vicinanze.

Smartphone, tablet, pc, vecchi cavi e piccoli elettrodomestici dei ricchi Paesi d’Europa hanno spesso un destino comune: viaggiano per migliaia di km per approdare ad Agbogbloshie, in Ghana.

Il serbatoio di risorse del nostro pianeta è ormai in rosso. Purtroppo per la Terra non sembra esserci alcuna stazione di servizio in cui fare rifornimento e ripartire.
Non ci resta allora che fare del nostro meglio partendo dalle piccole azioni quotidiane. Contrastiamo lo spreco con il riciclo!

indice di riparabilità
Foto da Pexels

Non lo buttare via.. Aggiustalo riparalo! Riparare è un diritto che riscuote sempre più successo tra i  giovani, segno che la voglia di  risparmiare e di non buttare c’è. Ecco la pagina dei professionisti e non della della riparazione e riciclo creativo.

Obsolescenza programmata

In economia e design industriale, l’obsolescenza pianificata è una politica di pianificazione o progettazione di un prodotto con una vita utile artificialmente limitata o un design volutamente fragile, in modo che diventi obsoleto (cioè, fuori moda, o non più funzionante) dopo un certo periodo di tempo.

Esempi di obsolescenza programmata

Dalla cosiddetta durata artificiosa, in cui le parti fragili iniziano a cedere, alle riparazioni che costano più dei prodotti sostitutivi fino agli aggiornamenti estetici e di design: i produttori di beni di consumo non mancano di stratagemmi per incentivare la sostituzione di prodotti obsoleti.

Per un esempio a portata di mano, considera gli smartphone. Questi telefoni spesso vengono vengono rimpiazzati dopo solo un paio di anni di utilizzo. Schermate o pulsanti si rompono, batterie che si esauriscono, sistemi operativi che rallentano, app che non possono più essere aggiornate. Eppure una soluzione è sempre a portata di mano: nuovi modelli di microtelefoni pubblicizzati come “i migliori in assoluto”.

Un altro esempio di obsolescenza pianificata riguarda le cartucce per stampanti. Microchip, sensori o batterie possono disabilitare una cartuccia ben prima che tutto il suo inchiostro sia effettivamente esaurito, costringendo i proprietari ad acquistare unità completamente nuove e per niente economiche.

In questo modo, l’obsolescenza programmata sembra uno spreco, soprattutto se si considera che questi scarti non sempre vengono correttamente riciclati e finiscono per inquinare l’ambiente.

Riciclare significa riutilizzare le cose che non usiamo più.

Dargli una nuova destinazione in modo da tutelare le materie prime sempre più scarse in natura.
Tuttavia non tutti comprendono e condividono ancora l’importanza del riciclo. Per molti sembra essere troppo difficile e quindi non lo fanno ma, seguendo semplici consigli e video tutorials (a fondo pagina) vedrete come sarà più semplice riciclare e lo fare anche voi.

Il riciclaggio è uno dei mezzi per garantire che i prodotti che non utilizziamo più vengano trasformati in qualcosa d’altro di utile oppure vengano riutilizzati. Cosi facendo contribuirai a un maggior risparmio di materie prime ed energie. Con il riciclo si riduce anche la quantità di materiale destinato alla discarica, inoltre, cosi facendo contribuirai a ridurre l’inquinamento dovuto allo smaltimenti di rifiuti. 

Impegnati a riciclare in famiglia

Il riciclaggio può aiutare a ridurre la quantità di spazzatura settimanale contribuendo ad un impegno sostenibile. Praticandolo regolarmente potrai mostrare ad altre persone quanto sia facile, dando il buon esempio.

Se hai dei bambini parlane con loro. Si trovano ottimi libri sui benefici del riciclaggio, prova a cercarli nella sezione dei piccoli, in biblioteca o libreria.

Inizia a vedere i rifiuti come una risorsa. La spazzatura che non può essere riutilizzata può essere riciclata e riutilizzata sotto forma di un nuovo oggetto. Ad esempio, con il vetro si possono fare vasi, piastrelle ed altro. Gli oggetti di metallo possono essere trasformati in pentole, lattine, parti di biciclette ecc. Con le bottiglie di plastica è possibile fare innumerevoli cose. E naturalmente la carta può essere riciclata in nuova carta o cartone.

Alcuni oggetti come ad esempio le lattine, telefoni cellulari, cartucce, inchiostro ed altro possono essere riciclati restituendoli come reso in cambio di denaro.

Cosa si può riciclare?

Carta

Riciclare la carta sembra una abitudine ormai consolidata, ma spesso le persone nutrono dei dubbi su come smaltire correttamente questo materiale nella raccolta differenziataRiciclare la carta nel modo giusto è molto importante per ridurre l’abbattimento degli alberi; inoltre separare la carta dagli altri rifiuti riduce notevolmente i costi non solo ambientali, ma anche economici.

La carta è uno dei materiali più facili da riciclare. Può trovare mille impieghi. Con gli avanzi dei quaderni si possono creare dei post-it, oppure utilizzare i fogli come carta da imballaggio per trasportare bicchieri. Vecchi fogli di giornale possono essere uniti tra loro per realizzare particolari carte da regalo, mentre con il cartone si possono creare anche delle simpatiche formine per i biscotti.

Ci sono anche applicazioni più ingegnose e tecniche: sapevi che la carta può diventare materiale pacciamante e proteggere le radici delle piante in vaso o in campo aperto? Se non hai tempo e spazio per riciclare la carta in maniera fai-da-te, ricorda sempre di dividerla dagli altri rifiuti e gettarla nell’apposito cestino della raccolta differenziata.

Perché è importante riciclare la carta?

Un dato che dimostra quanto sia importante riciclare la carta correttamente è questo: per produrre una tonnellata di carta da cellulosa vergine occorrono 15 alberi + 440.000 litri di acqua + 7.600 kwh di energia elettrica, mentre per produrre 1 tonnellata di carta riciclata invece bastano 0 alberi + 1.800 litri di acqua + 2.700 kwh di energia elettrica.

Con il riciclo della carta, si evita di estrarre nuova cellulosa e in più, l’energia della lavorazione si riduce di circa due terzi e la quantità d’acqua richiesta nel processo di riciclaggio è pari a soli 1.800 litri.

Riciclare la carta inoltre permette di dimezzare le emissioni di anidride carbonica (CO2) nell’atmosfera rispetto alle emissioni generate dalla produzione di carta a partire dalle fibre di legno. Il riciclo della carta comporta quindi minori costi per il suo smaltimento, minori costi per la sua produzione e la garanzia di una difesa ecologica delle risorse boschive.

Plastica

Nella riflessione su cosa si può riciclare in casa non può certamente mancare la plastica.  È uno dei materiali più dannosi per l’ambiente che affolla sempre più i mari. Facciamo ancora troppo poco in Italia: la plastica riciclata supera a malapena il 60% di quella prodotta.

Nel tuo piccolo potrai utilizzare i rifiuti in plastica per dare sfogo alla tua creatività. I tappi delle bottiglie possono essere riutilizzati per creare delle vivaci tende facendoli passare in mezzo a fili di spago resistenti. I flaconi dei bagnoschiuma possono essere tagliati e trasformati in originali porta smartphone. Ci sono idee brillanti anche per i più piccoli: ritagliando i flaconi dei detersivi è possibile creare delle affascinanti casette per le bambole.

Come sempre anche la tecnologia offre importanti soluzioni per il riciclo. Un giovane ricercatore olandese, Dave Hackett, ha inventato una macchina per trasformare la plastica in casa. L’invenzione attraverso un estrusore riduce bottiglie e rifiuti vari in filamenti che poi vengono rimodellati in nuovi oggetti grazie ad una stampante 3D.

Vetro

Il vetro è un altro elemento comunemente presente nelle nostre case. In fase di smaltimento è necessario accertarsi che sia vetro al 100%. Ricordati che oggetti come le porcellane, le lampadine e i neon non possono essere gettati nelle campane verdi. Inoltre prima di buttare delle bottiglie in vetro non dimenticare di scartare i tappi e sciacquarle con un po’ d’acqua.

Il vetro come i prodotti di scarto visti fin qui può essere riciclato anche in maniera creativa. Uno degli impieghi più diffusi ed estrosi è quello di trasformare le bottiglie di vetro in originalissime lampade.

Oggetti che non possono essere riciclati

Alcuni oggetti non possono essere riciclati in quanto pericolosi. Specialmente i rifiuti tecnologici. Non metterli mai nei cassonetti della raccolta differenziata, poichè potrebbero creare problemi e contaminare i materiali facilmente riciclabili. Alcuni di questo oggetti sono:

Lampadine.

Plastica senza simboli di riciclaggio.

Bicchieri, stoviglie, pyrex, ceramica.

Carta carbone, fogli da imballaggio, carta plastificata, nastro da regalo.

Stickers.

I sacchetti delle patatine.

Specchi .

Oggetti sporchi di cibo.

Oggetti come: Tetra-Pak, batterie, latte di vernice, olio, polistirolo, carta stagnola devono essere smaltiti a seconda dei regolamenti comunali.

Gli oggetti che non puoi riciclare potresti sempre riutilizzarli cambiando il loro utilizzo.

Riparare e riutilizzare sono le nuove tendenze cui dobbiamo avvicinarci

L’ottica è quella di uscire dalle logiche dell’obsolescenza programmata, ma anche di salvaguardare oggetti prodotti che abbiamo acquistato dando valore economico e affettivo.

Proprio in merito alle tematiche di riparabilità che il webtalk Riparare è un diritto ha inteso porre l’attenzione. Dall’eco-design agli apparecchi digitali, dalla moda alle botteghe artigianali fino alle biciclette: tanti gli argomenti toccati in corso d’opera.

Come quello di Green Growth Generation: “Ci tenevamo a scrivervi per farvi i nostri complimenti per il webtalk. Io e Gabriella ci troviamo d’accordo nel dire che è stato un incontro pieno di interventi di qualità, che ci ha dato spunti molto interessanti da applicare alla nostra vita privata e alle nostre abitudini quotidiane e ci ha fatto scoprire realtà virtuose che non conoscevamo“.

Di questi argomenti ce n’è un gran bisogno di parlare e attuare, financo farne diventare una professione, di sicuro un hobby. A volte con ricadute sul collezionismo. Di certo è importante fare retrofit nel caso i macchinari antichi si dimostrassero inquinanti. Ma anche in questo caso c’è tanto spazio alla manutenzione.

Cerca di far capire a chi non è d’accordo con te l’importanza del riciclaggio

Potresti incontrare persone in disaccordo sulla rilevanza del riciclo alcuni potranno addurre motivazioni pseudo-scientifiche (percorrenza di lunghe distanze, uso di troppa energia ecc.) questo tipo di motivazioni dovrebbero essere sollevate in modo equilibrato comparandole con i benefici concreti del riciclaggio, in particolare i settori quali:

La creazione dei posti di lavoro, la riduzione dell’inquinamento ecc.

Il riciclaggio permette la conservazione di legno e acqua per le generazioni future.

Le guerre vengono combattute per le risorse, il riciclaggio riduce la necessità di belligeranza sulle risorse contribuendo alla dimostrazione del fatto che quello che già abbiamo potrebbe bastare per tutti (insieme ad una riduzione dei consumi).

La produzione degli oggetti riciclati necessita di meno energia rispetto a quelli che partono dalla materia prima. Ad esempio il riciclo dell’alluminio necessita del 95% di energia in meno rispetto alla produzione.

Ricordati che se il tuo interlocutore anti-riciclaggio non sembra badare ai benefici elencati questo non deve essere motivo di disperazione, continua con quello che stai facendo dando il buon esempio.

Impara a separare bene la spazzatura

Riciclare non è cosa da poco. Occorre informarsi bene su dove vada ogni vostro singolo rifiuto. A volte pensiamo di sapere perfettamente dove andranno gettate alcune cose che, però, in realtà non è così.
Quindi informati bene prima di separare. Leggi sui cassonetti presenti in strada, oppure, richiedi al tuo comune una brochure informativa che possa spiegare nel dettaglio come riciclare.
Ricorda di utilizzare buste biodegradabili per il riciclo dei rifiuti e, nel cartone, evita di lasciare la busta. Svuota il cartone in modo da gettare solo la carta.
Man mano che la farai ti renderai conto che sarà sempre più agevole farla.

Il contest della riparazione: tenetevi pronti

È per questo che GreenPlanner.it – proprio in occasione del webtalk – ha lanciato un contest.

In occasione della Giornata dedicata alla terra (22 aprile) i riparatori potranno partecipare a una gara di riparazione. Le modalità di iscrizione saranno pubblicate online.

Riparare non è solo un gesto economico, ma anche ambientale come più volte abbiamo sottolineato. Dal webtalk è emerso con forza come in fase di acquisto non vada solo analizzato il prezzo ma anche l’indice di riparabilità del prodotto.

Acquista prodotti riciclati

Non occorre solo riciclare per garantire un riciclo di materie e salvare il pianeta. Occorre anche cercare di acquistare prodotto già riciclati in modo da evitare il consumo di altre materie prime. Non occorre a molto riciclare la spazzatura ed acquistare comunque prodotti che sono stati creati con l’impiego di nuove materie prime.
Esistono già tantissime cose riciclate.
I quaderni e tutto ciò che riguarda la carta, bottiglie di plastica con plastica riciclata, abbigliamento, penne, matite.. e chi più ne ha più ne metta.

Indice e diritto di riparabilità

Sono sempre di più le aziende che cercano di seguire la strada dell’economia circolare e che si allenano a riparare e a creare oggetti più longevi possibile. Ma come capire le possibilità di riparazione di un oggetto?

Siamo pronti a riparare?

La riparazione si radica  tra i cittadini

Oltre Oceano ma anche in Europa sono nati dei movimenti sensibili al tema, in particolare in riferimento al principio dell’obsolescenza programmata, secondo la quale le aziende di produzione, stimolano i consumatori ad acquistare e sostituire celermente i prodotti, in particolare quelli tecnologici.

La società civile si muove, quindi, consapevole dell’urgente necessità di divulgare la cultura della riparazione, contro l’obsolescenza programmata dei prodotti, a favore del riutilizzo consapevole degli oggetti tecnologici.

Repair.eu (di cui i Restarter italiani fanno parte) è una community di sostenitori europei sul tema della riparabilità. Rappresentano gruppi di riparazione, operatori economico-sociali e cittadini impegnati nel difendere il diritto alla riparazione.

Arrivare a consumare meno risorse ed evitare quindi la moltiplicazione dei rifiuti elettronici. Gli scarti elettrici ed elettronici sono le categoria di rifiuti che crescono più rapidamente a livello mondiale e in Europa nel 2017 sono stati in media circa 20 kg a testa.

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https://www.westwing.it/inspiration/lifestyle/sostenibilita/cosa-si-puo-riciclare/

https://www.wikihow.it/Riciclare

https://www.manomano.it/consigli/come-riciclare-i-rifiuti-domestici-7591

Dove finiscono i nostri rifiuti? Dove finiscono i nostri vecchi telefoni e pc? Viaggio in Ghana dove i bimbi giocano nella maxi-discarica…

Discarica di Agbogbloshie il cimitero mondiale

https://www.ohga.it/agbogbloshie-la-discarica-a-cielo-aperto-dei-rifiuti-elettronici-provenienti-da-tutto-il-mondo/

https://www.focus.it/comportamento/economia/ghana-accra-cimitero-mondiale-e-waste

https://it.wikipedia.org/wiki/Agbogbloshie

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